ogmgeneticamenteorganismi

modificati
INDICE

 

·      INGEGNERIA GENETICA

 

·      VANTAGGI E RISCHI

 

·      OGM (CAMPO ANIMALE)

 

·      OGM (CAMPO VEGETALE)

 

·      GENETICALLY MODIFIED FOODS

 

 

 


introduzione

 

 

 

 

 

INGEGNERIA GENETICA 

 


 

 

 

 


L'ingegneria genetica o scienza del DNA ricombinante è I'insieme delle tecniche utilizzate per modificare in modo predeterminato le caratteristiche ereditarie di un organismo, alterandone il materiale genetico[T1] . Tra i fini che si vogliono ottenere con queste procedure vi sono la sintesi da parte di microrganismi quali batteri[T2]  e virus[T3]  di specifici composti, che altrimenti verrebbero prodotti in quantità minori o non verrebbero prodotti del tutto. Con tecniche di ingegneria genetica si può anche indurre l'adattamento di una specie di microrganismi a condizioni di vita diverse da quelle selvatiche. Sulle tecniche di ingegneria genetica è basata la terapia genica[T4] , un promettente approccio sperimentale con il quale forse un giorno si riusciranno a curare alcune malattie genetiche  e patologie come la sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) [T5] o il cancro.[T6] 

L'ingegneria genetica viene anche detta tecnologia del DNA ricombinante, poiché comporta la manipolazione dell'acido desossiribonucleico o DNA (vedi Acidi nucleici[T7] ). Gli strumenti fondamentali per operare questo tipo di manipolazione sono i cosiddetti enzimi di restrizione, prodotti da varie specie di batteri; la loro azione consiste nel riconoscimento all'interno di una molecola di DNA di una sequenza specifica, sulla quale viene operato un taglio. In questo modo vengono generati frammenti di DNA, originari di specie diverse e contenenti geni o sequenze di particolare interesse, che possono essere uniti ad altre molecole di DNA tramite enzimi chiamati "ligasi". Pertanto, gli enzimi di restrizione e le ligasi permettono, con un procedimento di "taglia e incolla", di costruire molecole di DNA ricombinanti. Dal momento che a fini sperimentali è essenziale disporre di notevoli quantità dei frammenti di DNA d'interesse, per ottenere la loro replicazione in multipla copia è necessario inserirli con il metodo enzimatico del "taglia e incolla" nei cosiddetti "vettori", pezzi di DNA in grado di autoreplicarsi molto rapidamente all'interno di una cellula ospite.

Esempi di vettori sono il materiale genetico modificato di alcuni virus e di alcune specie di lievito [T8] e particolari molecole[T9]  chiamate plasmidi. Il classico processo di produzione di una molecola ricombinante, costituita dal vettore e dal frammento di DNA in esso inserito, prende il nome di "clonazione" poiché, in seguito all'introduzione in una cellula ospite (comunemente un batterio o una cellula di lievito) della molecola ricombinante, vengono prodotte multiple copie identiche alla molecola originaria. Da qualche anno è possibile ottenere questo stesso risultato con un nuovo metodo, chiamato reazione a catena della polimerasi, grazie al quale è possibile evitare il passaggio della clonazione del frammento di DNA in un vettore.[1]

 

 

Vantaggi

 

Le potenzialità offerte dalle tecniche di ingegneria genetica sono enormi. Ad esempio, il gene che codifica per l'insulina[T10]  è presente in natura solo negli animali superiori. Oggi può, tuttavia, essere clonato in un vettore ed essere inserito insieme a esso in una cellula batterica. Dalla coltura dei batteri contenenti la molecola di DNA ricombinante si ottengono grandi quantità di insulina. Prima che venissero sviluppate queste tecniche, l'insulina veniva ricavata con un metodo molto più complesso e costoso, che consiste nella purificazione di questo composto dal pancreas di animali d'allevamento. Un'altra importante applicazione dell'ingegneria genetica è la produzione del fattore VIII, una proteina coinvolta nei processi di coagulazione del sangue che è assente nelle persone affette da emofilia.[T11]  La somministrazione agli emofiliaci della proteina ricombinante, prodotta con la clonazione nei batteri del gene che codifica per il fattore VIII, consente, infatti, di evitare di somministrare ai malati la proteina purificata dal sangue umano; quest'ultimo, infatti, nonostante i controlli più accurati, potrebbe comunque essere contaminato da microrganismi patologici e dunque trasmettere malattie infettive, quali ad esempio la sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) o varie forme di epatite. [T12] Le tecniche di ingegneria genetica vengono anche utilizzate dai ricercatori del settore agroalimentare, ad esempio per aumentare la resistenza di specie vegetali alle malattie o per modificare il patrimonio genetico del bestiame, ad esempio al fine di incrementare la produzione di latte; l'industria farmaceutica utilizza questi metodi per generare vaccini ricombinanti o per cercare di fare produrre a razze bovine selezionate alcuni tipi di farmaci insieme al latte materno.

 

 

Rischi

 

Le tecniche di ingegneria genetica non sono prive di rischi e pertanto devono essere utilizzate con cautela. Infatti, spesso vengono introdotti a scopi sperimentali geni potenzialmente pericolosi, come quelli che causano il cancro, nel DNA di microrganismi infettivi, quali ad esempio il virus dell'influenza[T13] . Per evitare che dai risultati di queste manipolazioni si producano effetti indesiderati o imprevisti, gli esperimenti sul DNA ricombinante sono sottoposti a regole e a controlli molto severi.

 

q       O.G.M

                                                       

 

Domande e risposte sugli ogm

 

Cosa sono gli organismi geneticamente modificati (OGM)?

Sono piante e animali ai quali è stato modificato il DNA. Il DNA contiene i geni, che determinano le caratteristiche dell’essere vivente (colore, forma, sesso...). Un esempio di OGM sono le fragole in cui è stato immesso un gene di pesce artico per renderle resistenti al freddo

Quali sono i principali campi di applicazione e gli OGM più diffusi?

Gli OGM trovano applicazione soprattutto in campo alimentare, agricolo, zootecnico e medico. In Italia sono già in commercio notevoli quantità di mais, sola, colza, radicchio e tabacco geneticamente modificati, provenienti soprattutto dagli Usa. I derivati della soia (olio, farina e lecitina) sono presenti nel 600/o dei prodotti confezionati dall’industria alimentare.

Quali sono i rischi per la salute umana?

Allergia e abbassamento delle difese immunitarie sono fenomeni già accertati in numerosi casi. Ma, poiché molti geni introdotti negli OGM a uso alimentare non sono mai stati consumati dagli animali o dall’uomo (es. gene di scorpione nelle patate, batterio nel mais), non è prevedibile la reazione dell’organismo che li consuma.

Quali sono i rischi per l’ambiente e per il nostro futuro?

Poiché gli OGM sono organismi del tutto nuovi, inesistenti in natura, la loro immissione nell’ambiente provoca reazioni impossibili da prevedere. Le piante geneticamente modificate resistenti a insetti ed erbicidi, ad esempio, rischiano di diffondersi incontrollatamente, sostituendosi alla vegetazione naturale, con effetti su tutta la catena alimentare, risultato dì un lento processo avvenuto in milioni di anni.

Gli OGM possono essere una soluzione per la fame nel mondo?

No, soprattutto se si considera che a produrli sono quelle stesse multinazionali che, con lo sfruttamento delle risorse naturali, della manodopera e del lavoro minorile, schiacciano per il loro interesse economico le nazioni più deboli. La fame nel mondo nasce dall’attuale impostazione economica e finanziaria. E’ necessario quindi affrontare il problema della distribuzione delle risorse e dei consumi: il 20% della popolazione mondiale (gli abitanti dei paesi ricchi) consuma l’80% delle risorse disponibili.

Sono una reale alternativa all’uso di pesticidi e fertilizzanti in agricoltura?

Difficile crederlo, visto che la buona parte degli OGM è progettata per essere più resistente ai pesticidi e ai diserbanti, in modo da indurre a utilizzarne maggiori quantità. Quanto agli OGM progettati per crescere più in fretta (es. alberi da taglio), tanto maggiore è la velocità di crescita, tanto più velocemente il terreno si esaurisce, richiedendo a parità di tempo maggior quantità di fertilizzante.

Possono gli xenotrapianti risolvere il problema della carenza di organi?

Gli xenotrapianti sono trapianti sulla specie umana di organi di animali ‘modificati’ con inserimento di geni umani. Questa aberrante operazione può diffondere in maniera incontrollata nell’uomo virus presenti nell’animale, oltre che parte delle sue cellule: rischi enormi che vengono taciuti dalle multinazionali farmaceutiche, che in questo settore hanno investito ingenti capitali.

In definitiva, a chi conviene la produzione di OGM?

Alle multinazionali (Monsanto, Novartis, Dupont...), che producono e vendono OGM anche per far aumentare il consumo di altri loro prodotti (fertilizzanti, pesticidi, etc.). Inoltre le sementi OGM progettate per produrre piante sterili (come il Terminator della Monsanto) costringonO ogni anno i contadini a ricomprare i semi dalla multinazionale, che ne controlla e impone il prezzo.

L’azione delle multinazionali è compatibile con la democrazia dell’informazione e il diritto dei popoli?

E’ risaputo che le multinazionali esercitano pressioni sugli scienziati, sui mezzi di informazione e addirittura sui governi, perché i loro prodotti con OGM vengano immessi sul mercato anche quando la loro dannosità per la salute umana è praticamente accertata (come per l’ormone della crescita bovina, rBGH, sviluppato da Monsanto per aumentare la produzione di latte, che provoca tumori, cisti alla tiroide e alla prostata).

E’ giusto manipolare e brevettare la materia vivente?

La manipolazione genetica di esseri viventi (piante e animali) è eticamente inaccettabile oltre che rischiosa per le conseguenze che può provocare. La manipolazione genetica è solo un aspetto di un più generale tentativo delle multinazionali di brevettare ogni materiale vivente (anche quelli già esistenti in natura) e impadronirsi della ricerca medica e del mercato mondiale dell’alimentazione. Ciò è inaccettabile, perché l’eredità biologica è patrimonio comune dell’umanità e nessuno ha il diritto di appropriarsene in esclusiva. Inoltre, una volta ammessa la sua legittimità, la porta è spalancata per brevettare un intero essere umano al quale sia stato cambiato anche un solo gene.

Come possiamo difenderci?

Ognuno di noi ha pieno diritto di pretendere chiarezza, dunque di sapere se sta assumendo o venendo a contatto con OGM. Per questa ragione si chiede l’approvazione di leggi che impongano: la chiara etichettatura di cibi e farmaci, che consenta di sapere se contengono OGM; la moratoria sulla commercializzazione di OGM in Europa; limiti legali alla brevettazione della materia vivente.

 

 

 

 

Animali clonati e organismi transgenici

 

Negli ultimi anni la ricerca genetica ha compiuto importanti scoperte nel campo della clonazione. In particolare, i ricercatori dei laboratori dell'Istituto Roslin di Edimburgo, in Scozia, sarebbero riusciti a clonare un mammifero a partire da una cellula adulta.

 

 

In natura gli organismi superiori si riproducono grazie alla fusione di una cellula di provenienza maschile, lo spermatozoo, con una di provenienza femminile, l'ovocita. A seguito di questo evento si origina una cellula, lo zigote, definita totipotente, da cui hanno origine tutti i tipi cellulari che formano i tessuti e gli organi di un individuo adulto. Nelle fasi embrionali e fetali il ruolo delle cellule è sottoposto a processi di differenziazione e specializzazione finora considerati irreversibili. Ciò significa che quando questi processi sono completati, la capacità di ciascuna cellula di regredire allo stadio totipotente è praticamente nulla.

 

Nel febbraio del 1997 i ricercatori dell'Istituto Roslin hanno però annunciato sulla rivista scientifica "Nature" la nascita di una pecora, chiamata Dolly, ottenuta mediante clonazione a partire da una cellula completamente differenziata. La clonazione consiste nella sostituzione del nucleo di un ovocita non fecondato con quello di una cellula somatica e nell'impianto dell'embrione così ottenuto nell'utero di un altro individuo, che partorirà una copia fisicamente più o meno fedele all'organismo da cui proveniva la cellula somatica. Nel caso di Dolly, il nucleo della cellula somatica sostituita a quello dell'ovocita non fecondato proveniva da una cellula della ghiandola mammaria di un altro ovino. La nascita di Dolly dimostrerebbe che anche una cellula ormai differenziata come quella della ghiandola mammaria può, in condizioni opportune, ripercorrere tutte le tappe dello sviluppo embrionale e fetale. L'esperimento dei ricercatori scozzesi ha suscitato perplessità in parte del mondo scientifico: diversi studiosi hanno infatti avanzato dubbi sul fatto che si sia trattato di una vera clonazione, cioè che il nucleo della cellula somatica sostituito a quello dell'ovocita non fecondato fosse di una cellula completamente differenziata.

 

In seguito, gli esperimenti si sono moltiplicati e altri casi di clonazione sono stati annunciati, quasi tutti a partire da cellule fetali. L'obiettivo degli esperimenti di clonazione partendo da cellule ormai specializzate è lo studio dei fenomeni di differenziazione e in particolare della loro eventuale reversibilità. La possibilità di clonare partendo da individui adulti può consentire inoltre la produzione in serie di animali transgenici, dotati cioè di un patrimonio genetico modificato a seguito dell'introduzione di tratti provenienti da altri organismi.

 

Nel 1998 l'Istituto Roslin ha reso nota la nascita di una pecora, chiamata Dolly, clonata a partire da cellule fetali ovine. Dolly possiede nel proprio genoma un gene umano che contiene l'informazione genetica per la produzione del fattore di coagulazione IX, necessario a curare l'emofilia di tipo B. I ricercatori intendono verificare se nel latte di questa pecora sarà presente il fattore di coagulazione IX , poiché uno degli obiettivi primari di questo tipo di esperimenti è la produzione su scala industriale di sostanze utili nel settore farmaceutico e in quello alimentare.

 

Prima di Dolly, la manipolazione genetica aveva permesso la produzione di piante transgeniche con caratteristiche di resistenza a diversi insetti. Si tratta di vegetali nel cui genoma è stato inserito il gene che codifica la tossina prodotta dal batterio Bacillus thuringiensis. Uno degli scopi è far produrre alla pianta stessa le difese che di solito le vengono fornite mediante il trattamento con pesticidi, ottenendo così l'eliminazione dei costi e dei danni ambientali legati a questa voce e una difesa più efficace contro l'azione nociva degli insetti.

 



 



 

 

 


Organismi geneticamente modificati in agricoltura

di Roberto Bandieri
Responsabile agricoltura WWF Italia

 

 

Secondo dati recentemente pubblicati (Agrisole anno 2, n. 18) le semine del 1997 di prodotti biotech raggiungeranno i 12 milioni e mezzo di ettari, localizzati in prevalenza negli Stati Uniti (quasi l'89%), seguiti da Canada e Australia.

Il mais è diventata la principale coltura ottenuta con tecniche di ingegneria genetica, superando la soia; rispetto al 1996 la superficie è quadruplicata e, a conferma delle previsioni degli ambientalisti, buona parte delle semine riguarda colture resistenti a molecole di erbicidi (tab.1).

 
Altro dato allarmante è che negli USA oltre 80 case di sementi hanno acquisito i brevetti utili a produrre soia tollerante ad erbicidi (cosiddetti "Roundup ready").

 


L'ingegneria genetica è una branca delle biotecnologie. Le tecniche "tradizionali" di fermentazione per produrre pane, birra, vino, formaggi, yogurt, la microbiologia (la realizzazione dei primi antibiotici come la penicillina), le tecniche di clonazione, la fusione cellulare e l'ingegneria genetica sono tutte biotecnologie.

L'ingegneria genetica è la più recente e può essere comparata all'introduzione di animali, piante o microrganismi da altri e diversissimi ambienti. Per la prima volta, infatti, è possibile superare i confini tra le specie fino a ibridare piante con animali. L'ambiente in senso lato si trova così a dover fare i conti con dei nuovi caratteri, che rendono difficile ogni previsione; come reagirà l'ambiente a questi nuovi input è un interrogativo che impone grande cautela (da qui la richiesta di una moratoria generale avanzata da più parti).


Questa semplice definizione di ingegneria genetica ci fa comprendere come siamo lontani dalle tradizionali tecniche di selezione. L'ingegneria genetica ha un enorme potenziale che potrebbe, ovviamente, essere usato anche in modo distorto. Con ogni probabilità si avranno grandi difficoltà a contenere lo svantaggio che il consumatore avrà dalla ingegneria genetica.

 
Mentre oggi le produzioni genericamente definite come "bio" sono ricercate e ben accette dai consumatori perché realizzate nel rispetto dell'ambiente e libere da pesticidi, nel futuro potremmo trovarci a consumare una ipotetica "biopizza" che, nata dall'incrocio tra farine di grano resistente agli erbicidi e pomodori geneticamente modificati per resistere a certe malattie, non necessita dei tradizionali interventi ritenuti dannosi all'ambiente.

Prodotti agricoli vegetali geneticamente modificati hanno già raggiunto i mercati europei: pomodori, insalate, cereali e soia; di questo tipo sono già venduti, e spesso all'insaputa dei consumatori.


Lo scorso 18 dicembre la Ciba Geigy ha ottenuto l'approvazione della Comunità europea ad importare dagli USA per consumo umano il mais geneticamente modificato (GM).

 
Tre commissioni scientifiche operanti per conto della Commissione europea hanno respinto le rivendicazioni addotte per dimostrare che il mais GM possa essere in qualche modo dannoso per gli esseri umani, gli animali o l'ambiente; la Commissione Europea ha perciò deciso di autorizzare l'importazione di questo nuovo prodotto, ma l'Austria per prima ha reagito bloccando e rendendo illegale per tre mesi il mais transgenico della Ciba Geigy. Svezia, Danimarca e Lussemburgo potrebbero seguire l'esempio dell'Austria; l'Italia, attraverso una risoluzione della Commissione Affari Sociali, ha ribadito il no alla vendita del mais transgenico già disposto dal Ministero alla sanità.

         
La Monsanto ha immesso sul mercato soia GM miscelata con la produzione del 1996 di soia statunitense, rendendo di fatto impossibile la riconoscibilità tra i due prodotti. Gli agricoltori svizzeri e le Associazioni dei consumatori hanno chiesto al loro Governo di bloccare la soia, 26 NGO (Organizzazioni Non Governative) si sono attivate per ottenere un bando totale della liberazione nell'ambiente di organismi GM e dei brevetti per gli organismi viventi e per la produzione e il commercio di animali transgenici.

La direttiva n. 220/1990 della Comunità Europea ­ che attualmente regola il rilascio di organismi GM per motivazioni commerciali ­ deve essere rivista nel corso del 1998. Vi sono forti azioni di lobbing affinché vengano indeboliti i test preliminari richiesti attualmente prima dell'autorizzazione.

È evidente che alcuni forti interessi commerciali ed economici stiano tentando di forzare l'Europa ad accettare prodotti GM prima che tutti gli aspetti di questa forma di biotecnologia siano stati sufficientemente considerati e analizzati. Al momento, il rilascio di licenze commerciali su larga scala è relativamente modesto, ma la tendenza è verso una decisa accelerazione del fenomeno: è pertanto tempo di reagire, prima che il fenomeno sia troppo vasto per essere fronteggiato.

Ma abbiamo già gli strumenti informativi per poter scegliere se respingere tale fenomeno o se accettarlo, pur con tutte le cautele?


Il campo dell'ingegneria genetica può apparire a prima vista riservato agli scienziati. Tuttavia la produzione di organismi modificati ha un importante impatto sulla salute umana, sul benessere animale, l'ambiente, l'agricoltura e i processi agroindustriali. Vi è inoltre un aspetto etico di grandissima importanza che deve essere tenuto nella dovuta considerazione per non perdere mai di vista il generale, arrovellandosi nel particolare del dettaglio interpretativo.

 

Aspetti scientifici

 

Da questo punto di vista l'ingegneria genetica è un campo di ricerca estremamente affascinante e dinamico nel suo divenire. Tuttavia, come spesso accade, un approccio troppo specialistico a un problema porta a sottovalutare, quando non a ignorare del tutto, l'aspetto più generale della questione, con il rischio di imprevisti effetti negativi che possono risultare anche superiori a quelli positivi. Semplificando, il maggiore problema pare essere l'inadeguatezza delle prove scientifiche cui vengono sottoposti gli organismi GM: essi sono testati con prove pilota, su ridotte superfici e in scala molto ridotta rispetto alla grande variabilità che si può verificare in natura. In questi casi, non è scientificamente corretto parlare di test e, tantomeno, concludere che non essendovi apparenti effetti sull'ambiente, gli organismi GM sono sicuri anche commercializzati in grande scala o, ancora, dedurre che tutti gli organismi GM saranno innocui per l'ambiente solo perché un ridottissimo campione, nel breve periodo, non ha dato effetti negativi.

È preoccupante notare come, una volta rilasciati in natura, gli organismi GM non siano più controllabili. Alcuni possono migrare, altri possono mutare ulteriormente o moltiplicarsi in maniera incontrollata con conseguenze difficilmente valutabili.


Va altresì aggiunto che moltissimi scienziati lavorano alle dipendenze di grandi compagnie private che producono organismi GM, con tutti i rischi di correttezza che ciò comporta.


Sin dal 1995 infatti un gruppo di scienziati indipendenti ha chiesto a Governi e Organizzazioni Internazionali una moratoria nel rilascio di organismi GM nell'ambiente, ritenendo necessario un tempo di valutazione più lungo per indagare a fondo i possibili effetti sull'uomo e sull'ambiente.

 

Aspetti sanitari

 

Di fatto non si è a conoscenza di quanto sia tutelata la salute umana nell'impiego di sostanze e prodotti provenienti da organismi GM. È noto che cibi GM possono provocare allergie negli adulti e, soprattutto, nei bambini (per esempio la soia modificata usata nei cibi per infanti); è anche appurato che il mais geneticamente modificato può provocare resistenza nei confronti di sostanze analoghe alla penicillina.

Altro pericolo grave, e di precisa "competenza" agricola, riguarda la resistenza ai pesticidi delle piante coltivate, che consente all'uomo un maggior uso di prodotti chimici che possono poi fermarsi sulle parti commestibili delle piante con effetti nocivi sulla salute dei consumatori.


In altre parole, i rischi veri e potenziali sono ancora in parte sconosciuti; è necessaria una più ampia sperimentazione per comprendere a fondo i meccanismi che regolano questi processi.

 

Aspetti ambientali

 

Una volta rilasciato, un organismo diventa parte di un sistema (agro-ecosistema o ambiente naturale che sia) realizzando una complessa interazione tra clima, suolo, aria, acqua e altri viventi. Il rischio ecologico include anche la possibilità, per esempio, di contaminazioni di altri organismi o dell'apparizione di nuovi virus per i quali non esiste una "riserva genetica" dell'ecosistema in grado di combatterli. Per rimanere in campo strettamente agricolo, è noto che in natura diverse specie coltivate possono ibridarsi con quelle selvatiche e, in un futuro di commercializzazione di prodotti e sementi transgeniche, potranno esservi involontari rilasci in natura di organismi GM sfuggiti al controllo da parte dell'uomo, che andranno a loro volta a formare ibridazioni incontrollate in natura.


Inoltre, un impiego diffuso delle tecniche di ingegneria genetica può significare lo sviluppo di monocolture e un impoverimento della diversità in agricoltura, con i conseguenti noti effetti anche economici.

 

Effetti sul settore agricolo
 

L'impiego di organismi geneticamente modificati può portare a:

·         ­ un incremento nell'uso di pesticidi e di erbicidi;

·         ­ una maggiore dipendenza degli agricoltori dall'industria, soprattutto per quanto concerne i presidi chimici e le sementi;

·         ­ un repentino cambio delle regole di mercato, provocato dalla introduzione dei brevetti per piante e animali che minaccerà i diritti degli agricoltori, soprattutto nelle regioni meno evolute del pianeta;

·         ­ il settore agricolo, che già sta muovendosi verso una industrializzazione dei processi produttivi, diventerà una branca di altri settori, perdendo la sua identità.

 

In breve, l'agricoltura potrà divenire sempre più intensiva e, di conseguenza, allontanarsi decisamente da quelle pratiche di sostenibilità che sono l'obiettivo della maggior parte delle azioni portate avanti, da tempo, sia dalle maggiori NGO ambientaliste sia, recentemente, dalla Unione Europea. Il settore primario, afflitto sino a oggi da problemi legati alla sovraproduzione, non ha certo la necessità di organismi GM volti all'ottenimento di maggiori introiti per l'industria, maggiori produzioni e minore autonomia degli agricoltori.

 


                       

 


NOTE STATISTICHE

Per rispondere alle domande:

1-Quali sono le principali caratteristiche che vengono inserite negli OGM in agricoltura?

2-Quali sono le nazioni del mondo che operano più  modifiche sugli animali o sui vegetali?

Basta cliccare su questa immagine e troverete ciò che cercate.

 

 

GENETICALLY MODIFIED FOOD


 


What are

 genetically-modified food?

What are some of the advantages of GM foods?

Pest

resistance

The term GM foods or GMOs (genetically-modified organism) is used to refer to crop plants created for human or animal consumption using the latest molecular biology techniques. These plants have been modified in the laboratory to enhance desired traits such as increased resistance to herbicides or improved nutrtional content. The enhancement of desired traits has traditionally been undertaken through breeding, but conventional plant breeding methods can be very time consuming and are often not very accurate. Genetic engineering, on the other hand, can create plants with the exact desired trait very rapidly and great accuracy. For example, plant geneticists can isolate a gene responsible for drought tolerance and insert that gene into a different plant. The new genetically-modified plant will gain drought tolerance as well. Not only can geneses be transferred from one plant to another, but genes from non-plant organism also can be used. The best know example of this is the use of B.t. genes in corn and other crops. B.t., or Bacillus thuringiensis, is a naturally occurring bacterium that produces crystal proteins that are lethal to insect larvae. B.t. crystal protein genes have been transferred into corn, enabling the corn to produce its own pesticides against insects such as the European corn borer.

The world population has topped 6 billion people and is predicted to double in the next 50 years. Ensuring an adequate food supply for this booming population is going to be a major challange in the years to come. GM foods promise to meet this need in a number of ways.

Farmers typically use many tons of chemical pesticides annually. Consumers do not wish to eat food that has been treated with pesticides because of  potential health hazards; moreover, excessive use of pesticides and fertilizers  can poison the water supply and cause harm to the environment. Growing GM foods such as B.t. corn can help eliminate the application of chemical pesticides and reduce the cost of bringing a crop to market.

Herbicide

tolerance

Disease

Resistance

Cold

tolerance

Farmers will often spray large quantities of different herbicides (weed-killer) to destroy weeds. However, the herbicide can harm the crop plant or the environment. Crop plants genetically-engineered to be resistant to one very powerful herbicide could help pervent environmental damage by reducing the amount of herbicides needed.

There are many viruses, fungi and bacteria taht cause plant diseases. Plant biologists are working to create plants with genetically-engineered resistance to these diseases.

Unexpected frost can destroy sensitive seedlings. An antifreeze gene from cold water fish has been introduced into plants such as tobacco and potato. With this antifreeze gene, these plants are able to tolerate cold temperatures that normally would kill unmodified seedlings.

Drought tolerance/salinity

tolerance

Nutrition

Pharmaceuticals

As the world population grows and more land is utilized for husing instead of food production, farmers will need to grow crops in locations previously unsuited for plant cultivation. Creating plants that can withstand long periods of drought or high salt content in soil and groundwater will help to grow crops in formerly inhospitable places.

Malnutrition is common in third world countries where impoverished people rely on a single crop such as rice for the main staple of their diet. However, rice does not contain adequate qmounts  of all necessary nutrients to prevent malnutrition. If rice could be genetically engineered to contain additional vitamins and minerals, nutrient deficiens could be alleviated (e.g. blindness due to vitamin A deficiency, a common problem in third world countries).

Medicines and vaccines often are costly to produce and sometimes require special storage conditions not readily available in third world countries. Reserches are working to develop edible vaccines in tomatoes and potatoes.

Phytoremediation

What are some of criticism against GM foods?

Environmental hazards

Unintended harm to other organisms

Not all GM plants are grown as crops. Soil and groundwater pollution continues to be a problem in all parts of the world. Plants such as poplar trees have been genetically engineered to clean up heavy metal pollution from contamineted soil.

Most concerns about GM foods fall into three categories: environmental hazardss, human health risk, and economic concerns.

For example, B.t. toxins kill many species of insect larvae indiscriminately; it is not possible to design a B.t. toxin that would only kill crop-damaging pests and remain harmless to all other inscts.

Reduced effectiveness of pesticides

Gene transfer to

non-target species

Human health risks

Allergenicity

Just as some populations of mosquitoes developed resistance to the now-banned pesticide DDt, many people are concerned that insects will become resistant to B.t. or other crops that have been genetically-modified to produce their own pesticides.

Another concern is that crop plants engineered for herbicide tolerance and weeds will cross-breed, resulting in the transfer of the herbicide resistance genes from the crops into the weeds. These “superweeds”would then be herbicide tolerant as well.

Many children in the US and Europe have developed life-threateing allergies to peanuts and other foods. There is a possibility that introducing a gene into a plant may create a new allergen or cause an allergic reaction in susceptible individuals.

Unknow effects on

Human health

Economic

Concerns

 

There is a growing concern that introducing foreign genes into food plants may have an unexpected and negative impact on human health. However, on the hole, with the exception of possible allergenicity, at present scientists believe that GM foods donot present  a risk to human health.

Bringing a GM food to market is a lengthy and costly process, and of course agri-biotech companies wish to ensure a profitable return on their investment. Many new plant genetic engineering technologies and GM plants have been patented. Yet consumer advocates are worried that patenting these new plant varieties will raise the price of seeds so high that small farmers and thirdd world countries will not be able to afford seeds for Gm crops, thus widening the gap between the wealthy and the poor

 

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   GLOSSARY

·         Afford: permettersi

·         Antifreeze: anti-gelo

·         Breeding: coltivazione basata sulla selezione

·         Blindness: cecità

·         Cause harm: danneggiare

·         Challange: sfida

·         Concerns: preoccupazioni

·         Consumer advocates: difensori dei consumatori

·         Corn: ceraeale, grano, mais

·         Corn borer: piralide del mais

·         Crop plants: piante coltivate, prodotti agricoli

·         Cross-breed: incrociarsi, ibridarsi

·         Drought: siccità

·         Edible: commestibile

·         Enhance: aumentate, migliorare

·         Environment: ambiente

·         Food supply: approvvigionamento di cibo

·         Frost: freddo

·         Geneticists: genetisti

·         Groundwater: acque sotterranee

·         Harmless: innocuo

·         Lethal: letale

·         Life-threatening: che mettono in pericolo la vita

·         Non-target species: specie che non si intendono colpire

·         Nutrien deficiens: carenze nutrizionali

·         Patented: brevaettati

·         Peanuts: arachidi

·         Pest: insetti nocivi

·         Phytoremediation: bonifica tramite piante

·         Poison: avvelenare

·         Pollution: inquinamento

·         Poplar: pioppo

·         Readily avaliable: facilmente disponibili

·         Rely on: fare affidamento su

·         Return: ricavo

·         Seedlings: pianticelle

·         Seeds: semi

·         Soil: terreno

·         Staple: cibo base

·         Storage:  immagazzinamento

·         Tons: tonnellate

·         Traits: tratti, caratteristiche

·         Undertaken: intrapreso

·         Unsuited: inadatto

·         Water supply: approviggionamneto d’acqua

·         Weed: erbacce

·         Wees-killer: erbicida, diserbante

·         Widening the gap: allargare il divario

·         Withstand: sopportare

 


                 BIBLIOGRAFIA 

MATERIALE  MULTIMEDIALE

 

     *      Enciclopedia microsoft encarta 1999

      *     Tutto leonardo 95’ enciclopedia multimediale

           http://digilander.iol.it/compagnofabio/domande_e_risposte_sugli_ogm.htm

           http://reteambiente.it/agricoltura/genet6.htm

           

 



 


Genetico: relativo alla genetica. Scienza dell’ereditarietà. La genetica, il cui nome è stato coniato da Batenson nel 1906, si fonda su ampie basi sperimentali sia nel campo zoologico sia in quello botanico, mentre nel campo antropologico vale l’osservazione dell’esperimento realizzato in natura. Gli studi compiuti da Mendel sugli ibridi vegetali hanno dato una visione dei meccanismi dell’ereditarietà dei caratteri e hanno posto le basi di questa scienza. Lo sviluppo della genetica è connesso alla biologia moderna: basti pensare alle nozioni di morfologia cellulare e infracellulare nonché di biologia molecolare. Fra gli orientamenti presenti della genetica si possono individuare: la genetica morfologica; la citogenetica la biologia molecolare; la genetica fisiologica: la genetica evolutiva e delle popolazioni: Accanto all parte sperimentale esiste un’importante genetica tecnica. La genetica applicata utilizza i risultati scientifici per migliorare le colture agricole e gli allevamenti zootecnici, mentre la genetica umana studia l’ereditarietà della specie umana.  

Classe di microrganismi, detti anche schizomiceti. I batteri, identificati da Leeuwenhoeck, costruttore del primo microscopio, divennero oggetto di studi solo nel XIX secolo, dopo le scoperte di Pasteur.

·         Morfologia. Sono tutti unicellulari, ma più cellule sono unite in colonie, ed è in base alla forma di queste che si differenziano i batteri. Infatti esistono forme diritte, a piccoli bastoni (batteri), forme ricurve a mezza luna (vibrioni e spirilli ), forme tondeggianti (cocchi).

·         Fisiologia. Esistono specie che possono vivere solo in presenza dell’ossigeno atmosferico, altre che non lo sopportano affatto, nonché specie che possono vivere sia in presenza sia in assenza di questo gas. Per quanto riguarda l’assunzione del nutrimento, i batteri sono eterotrofi, ossia metabolizzano sostanze organiche già sintetizzate e anche autotrofi capaci di sintetizzare le sostanze organiche nel proprio protoplasma, oppure sfruttata l’energia liberata dall’ossidazione di composti inorganici. La riproduzione dei batteri avviene di norma per via asessuata, mediante scissione e anche mediante spore.

·         Riconoscimento. Il riconoscimento dei batteri si avvale di: caratteristiche morfologiche; caratteristiche tintoriali; esame delle colonie; esame del potere antigene; esame del potere patogeno.

·         Diffusione e classificazione. I batteri sono gli agenti della fermentazione e delle putrefazione che scindono le sostanze organiche in composti inorganici atti nel rientrare nel ciclo vitale; fissano i gas atmosferici, arricchiscono il suolo in azoto e forniscono ai vegetali composti inorganici utili per lo sviluppo. I batteri patogeni rappresentano solo una piccola frazione dell’universo batterico

Microrganismo patogeno, parassita obbligato ultramicroscopico, caratterizzato dalla proprietà di riprodursi soltanto in cellule viventi

Branca della medicina che si occupa delle conoscenza degli agenti curativi e del loro impiego razionale per curare o migliorare i malati attraverso appunto i geni.

 

Sigla di Acquired Immune Deficiency Syndrome malattia caratterizzata da una deficienza dell’immunità cellulare. Le prime segnalazioni negli Stati Uniti risalgono al 198. Oltre agli omosessuali e ai tossicodipendenti risultano affetti da AIDS gruppi omogenei di individui appartenenti a classi sociali diverse, quali: bisessuali, eterosessuali, donne partners di soggetti affetti da AIDS, emofiliaci, politrasfusi, bambini figli di donne affette da AIDS e tossicodipendenti, carcerati. Il contagio avviene per mezzo di ripetuti rapporti omosessuali e bisessuali in condizione di scarsa igiene e intensa promiscuità, favorito da fattori che diminuiscono le difese dell’organismo, come la droga, l’alcool e il fumo.

Termine usato genericamente per indicare i tumori, in particolare maligni, e cioè tutte le proliferazioni abnormi dei tessuti o delle cellule che comportano l’aumento e la diffusione di questi elementi al di fuori delle loro sedi abituali; il fenomeno porta a situazioni morbose di varia gravità, la cui evoluzione spontanea è, per tutti i tumori maligni la morte. Il termine cancro non delimita uno stato morboso uniforme . la diversità dei segni clinici è grande: la lesione può essere manifesta sia sulla superficie cutanea, sia tramite endoscopia o un intervento chirurgico d’esplorazione. La radiologia fornisce dati diretti e pure molto importanti, precisando le anomalie di contorno di organi cavi (stomaco, colon, vescica). L’esame citologico della forma e della quantità delle cellule ha importanza notevole nello studio di quelle particolari forme di cancro del sangue che sono le leucemie. L’esame istologico, determinante nella diagnosi dei tumori maligni dei tessuti, richiede un prelievo, effettuato con puntura o biopsia. Quest’ultimo è fondamentale per la diagnosi in quanto è la struttura istologica che definisce, almeno in  gran parte, il cancro, permettendone la classificazione e determinandone il trattamento. La terapia del cancro è attualmente limitata alla chirurgia di exeresi che coglie i successi migliori quando la lesione è locale o localizzata; alla radioterapia (raggi X, radium; cobalto radioattiva) efficace solo nella maggior parte dei cancri aggrediti precocemente o come completamento della chirurgia d’exeresi; e i nuovi farmaci: ormonici, cariolitici, radiomentici, che talora hanno successi di lunga durata (10 anni), spesso però molto più brevi. Attualmente esistono forme incurabili di cancro; la maggior parte però può essere sottoposta alla terapia chirurgica o radiante. Un’attiva propaganda viene svolta da enti come l’Associazione italiano per la ricerca sul cancro; soprattutto allo scopo di realizzare una diagnosi precoce della malattia e di convincere la popolazione che il cancro non sempre è incurabile.       

Gli acidi nucleici son dei codificatori che “codificano” le informazioni che regolano le strutture dell’enorme varietà di molecole proteiche negli organismi viventi. Negli organismi viventi esistono due tipi di acidi nucleici: nell’acido ribonucleico (RNA) lo zucchero del nucleotide è il ribosio; mentre nell’acido deossiribonucleico (DNA) è il deossiribosio.

Fungo microscopico unicellulare capace, generalmente di produrre fermentazione

Particella elettricamente neutra composta  da uno due o più atomi che rappresenta la più piccola parte di qualsiasi sostanza capace di esistenza fisica indipendente.

Ormone peptidico prodotto da pancreas dei vertebrati; abbassa la concentrazione del glucosio nel sangue

Sindrome emorragica, dovuta ad alterazione della coagulazione del sangue. Si trasmette come un carattere recessivo legato al cromosoma X. Le femmine sono portatrici sane mentre metà dei loro figli maschi risultano ammalati.

Infiammazione del fegato di varia natura. Può essere acuta o cronica. Le forme acute sono rappresentate dall’e. virale e dall’e.suppurata. L’e. virale può essere provocata da due distinti tipi di virus: 1. L’e. epidemica, provocata dal virus A; l’e. da siero, provocata dal virus B. La malattia inizia con inappetenza, disturbi digestivi, malessere, spesso febbre, dolenza in sede epatica. Le forme croniche dell’e. si identificano negli stati di cirrosi epatica.

Malattia infettiva epidemica, caratterizzata il più frequentemente da catarro naso faraningeo e da notevoli sintomi generali. L’incubazione varia da poche ore a uno o due giorni; il periodo di invasione inizia bruscamente, quasi sempre con cefalea, brividi, spesso rinite e mialgie diffuse. Il periodo di stato varia da quattro a cinque giorni, nei casi in cui si verificano complicazioni. Le complicazioni più gravi e frequenti sono le affezioni dell’apparato respiratorio.