Gillo Dorfles

   QUATTRO ELEMENTI NELL’OPERA DI                       CLAUDIO COSTA

 

 

Un’opera criptica – e al tempo stesso solare – come quella di Claudio Costa non poteva trovare un’esegesi piu’ limpida e partecipe di quella che Miriam Cristaldi gli ha dedicato nel volume ‘Claudio Costa attraverso i quattro elementi’.

Terra, acqua, aria, fuoco, sono appunto indissolubilmente alla base d’ogni ricerca alchemica e l’artista se ne e’ valso sin dagli anni ’69, nella costruzione di opere – anzi di espressioni – che sfociano sempre in una complessa presenza di materiali appartenenti ad ognuno dei quattro elementi, identificabili per l’affinità della loro sostanza con quella trasfigurata dall’operazione artistica.

E, davvero, chi legge e mediti le pagine dedicate dall’autrice al racconto di come gli elementi primordiali s’incarnino nei materiali – spesso ‘trovati’, anzi ‘cercati’ – dall’artista, non può non rimanere colpito per il fatto che quasi sempre – una volta ultimati – questi lavori assumano una perentorietà che solo attraverso un ‘opus magnum’ (recondito forse allo stesso autore) poteva realizzarsi.

Miriam Cristaldi analizza con molta efficacia e anche molto pathos, le diverse fasi di questo lavoro: quella soprattutto appartenente ai periodi dedicati all’aria e al fuoco (che vanno dall’85 al ’95, anno della scomparsa dell’artista) e – proprio per la sua partecipazione alle diverse fasi lavorative – e’ in grado di dare alle stesse un quadro , non solo minuziosamente descrittivo, ma anche esemplicativo dell’impegno e della capacità euristica con la quale Costa riusciva a ‘inventare’ (nel senso etimologico del ‘trovare’) i materiali spesso nascosti e segreti sui quali lavorare.

E’ cosi’ che viene descritta la ricerca di brandelli perduti nei casolari liguri, oppure l’installazione di opere concluse negli ambienti espositivi e viene chiarita la ragione per cui l’operazione dell’artista assume sempre la qualita’ di un processo  misterioso – e forse misteriosofico – ma decisamente ‘reale’  e materico nella sua definitiva incarnazione.

Il libro, in definitiva, costituisce un indispensabile strumento ermeneutico per chi voglia accostarsi alle difficili opere di Costa senza rimanere sconcertato dalla loro cripticità e imparando per contro a capirne - e a ‘viverne’ - l’intima e misteriosa qualita’ espressiva.

 

 

 

tel.Miriam Cristaldi 010/215300;e-mail responsabile sito :  spartaco552000@yahoo.com