A Marco Matteini e Stefano Bigazzi, ciao e grazie

 

 

Fragili, luminose, eteree appaiono le delicate “crisalidi” che l’artista genovese Piergiorgio Colombara ha installato alla galleria Balestrini (via Isola 40, Albissola) per la mostra “Oggetti bugie”.

Crisalidi a parete e a tutto tondo - appese con fili invisibili al soffitto della galleria – da intendere come privilegiato luogo di nascondimento e di ri-velazione.

Luogo di nascondimento (pari alle bugie) perché racchiudono al loro interno (quindi negano alla vista) i frammenti di un’antica armatura, ricostruiti in vetro, ferro e terra dipinta. Ma un leggero spostamento d’aria può farli riaffiorare alla visione poiché la crisalide è costituita da sottilissimi fili di vetro e ottone che si possono spostare al minimo soffio d’aria.

Luogo di ri-velazione perché tali frammenti possono appunto ri-apparire e mostrare, tra il luccichio del vetro e dell’ottone, tutta la loro fisicità.

Ma al contempo assistiamo ad un’altra assenza: i frammenti di armatura vuoti evocano, richiamano cioè in vita, la presenza del corpo che li ha vestiti.

Una presenza che qui mette in evidenza proprio l’assenza di questo ipotetico corpo.

Un sottile gioco concettuale sta alla base dell’intera, felice operazione.

 

                                                            Miriam Cristaldi