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CARTE A 850 MB

Queste carte evidenzano la struttura termica alla quota isobarica di 850 hpa ossia circa 1500 metri sul livello del mare (quest'ultimo è comunque un valore medio). L'altezza di tale quota isobarica, varia infatti con la temperatura (e quindi con la densità) della massa d'aria considerata. Vale a dire che in presenza di aria fredda, e quindi più densa, l'altezza isobarica di 850 mb si collocherà a quote inferiori, mentre in una massa d'aria più calda (meno densa) a quote di geopotenziale più alte. La quota di geopotenziale non è una misura geometrica, ma fino alla Tropopausa si può considerare uguale a quella geometrica.

Informazioni deducibili dalle carte a 850 mb :

- masse d'aria fredde o calde ;

- avvenzioni calde o fredde ;

- posizioni dei fronti atmosferici ;

- aree di alta o bassa pressione ;

- limite delle nevicate ;

- temperatura massima prevista al suolo (in estate);

850 level

Esaminiamo ora la carta qui sopra riportata : innanzitutto possiamo identificare, tramite le linee bianche (isoipse), le quote di geopotenziale alla quota isobarica di 850 mb e quindi l'altezza alla quale si raggiunge la pressione di 850 mb.Come nell'analisi al suolo si possono individuare le aree di Alta e Bassa pressione. I venti, hanno andamento simile al suolo : antiorario intorno alle zone con geopotenziale più basso ed orario intorno alle aree con geopotenziale più alto. Nel nostro caso scorgiamo due distinte zone di alta, una sulla Russia meridionale ed una protesa dall'Atlantico verso l'Europa.Un' altra cosa che viene evidenziata in queste mappe è la temperatura a 850 mb. Colori che vanno dal giallo fino al viola identificano temperature via via crescienti, mentre dal giallo fino all'azzurro temperaturre via via decrescienti come dall'indice in fondo alla carta. Dal punto di vista termico si individua una discreta discesa fredda dalla scandinavia fin sul Mediterraneo centrale, con valori di temperatura abbastanza bassi per il periodo (12 agosto); questa discesa di aria fredda richiama, sul suo lato orientale un'onda calda dall'Africa settentrionale fino alla Russia meridionale. Come si può notare le aree dove le temperature sono più alte, l'altezza della superficie di 850 mb si trova ad una quota geopotenziale è più elevata, viceversa per le aree occupate dall'aria fredda. Nelle zone in cui la isoterme sono più ravvicinate e perpendicolari alle isoipse (regime baroclino) è molto probabile la presenza di un fronte e, di conseguenza avvenzioni di masse d'aria con caratteristiche differenti. Nella mappa qui sopra riportata si nota la presenza di un'avvenzione calda, associabile ad un fronte caldo, a ridosso delle coste norvegesi (isoipse (linee bianche) perpendicolari alle isoterme (linee colorate)), ed un'avvenzione fredda sull'Italia.

Altezza delle eventuali nevicate : volendo avere una stima della quota di una nevicata si procede in questo modo : consideriamo per esempio la zona dell'arco alpino tra Italia ed Austria. Prendiamo in esame la linea bianca che passa lungo l'arco alpino (isoipsa) e leggiamo la quota di geopotenziale = a 1560 mt. Ora leggiamo i gradi centigradi presenti sulla carta = 4° C. Sappiamo ora che sull'arco alpino centro orientale vi sono 4°C a 1560 mt. Basta togliere ora circa 0,6°C ogni 100 mt di quota ed otteniamo la quota alla quale la temperatura arriva a 0°C : nel nostro caso ~700 mt. più in alto, ossia 1560 + 700 = 2260 mt. La quota del limite della nevicata si colloca generalmente 300 mt più in basso dello zero termico in condizione di precipitazione debole, 700 mt più in basso in caso di precipitazione moderata e fino a 1000 mt più in basso in presenza di forti rovesci. Ovviamente quanto detto, deve essere avvallato considerando la presenza e l'intensità di precipitazioni osservando con attenzione la carta delle precipitazioni previste.

 

CARTE A 700 MB

700 mb level

Salendo di quota, esaminiamo ora un altro livello standard dell'atmosfera, quello dei 700 mb. posto approssimativamente alla quota di circa 3000 mt. Questa è la quota dove maggiormente sono sensibili i movimenti vericali dell'atmosfera e quindi lo sviluppo di nubi e precipitazioni. Questa carta, infatti, evidenzia le velocità verticali dell'atmosfera espresse in hpa/h ossia la variazione che subisce una particella d'aria in termini di pressione, in un'ora. Se una particella subisce variazioni pressorie negative significa che essa si è mossa da pressioni più alte, verso pressioni più basse (aumento di quota e quindi variazione di pressione esercitata sulla particella stessa : movimento della particella dal basso verso l'alto). Viceversa se la particella subisce variazioni pressorie positive, significa che essa si è mossa da pressioni più basse verso pressioni più alte (diminuzione della quota con variazioni della pressione esercitata sulla particella stessa : movimento dalle quote superiori, verso quote inferiori). Considerando che la formazione di nubi su ampia scala è dovuta ai movimenti verticali dell'aria, con conseguente condensazione dovuta al raffreddamento per espansione della massa d'aria, individuando tali movimenti sulla carta a 700 mb si possono individuare le aree dove saranno possibili sia la formazione di nubi che la presenza di precipitazioni.Velocità vericali positive (movimento della particella dal basso verso l'alto) nell'ordine di pochi hpa/h, individuabili sulla carta con colori che vanno dal verde all'arancione, stanno a significare movimenti ascensionali dovuti a fronti caldi, mentre velocità vericali superiori a 10 hpa/h possono significare movimenti ascendenti dovuti a temporali e/o sollevamenti forzati tipo stau.

Altre informazioni deducibili dalla carta a 700 mb sono il geopotenziale e il campo del vento. I valori di geopotenziale ci danno un'idea della densità, e quindi della temperatura, della massa d'aria, secondo il ragionamento fatto per le carte a 850 mb. Anche in questo caso è possibile individuare facilmente le aree di alto o basso geopotenziale e, di conseguenza, le aree di alta o bassa pressione.

 

CARTE A 500 MB

500 mb level

Ed eccoci arrivati alla quota isobarica di 500 mb, corrispondente alla quota media di circa 5500 metri. Questo livello si trova a metà stada tra il suolo ed il limite della troposfera (ricordiamo che alle nostre latitudini si trova alla quota media di 10/12000 metri). Esso riveste quindi una particolare importanza dal punto di vista meteorologico per capire gli spostamenti dei centri di alta e bassa pressione e dei fronti atmosferici. Se compariamo la carta al livello del mare con quella a 500 mb possiamo notare come quest'ultima sia molto più "semplice" della prima. Al livello di 500 mb, infatti, la zone di alta e bassa pressione non sono influenzati dagli scambi di calore con il suolo e tantomeno dalle eventuazi catene montuose. Il risultato è che le aree di pressione sono più definite e meno "confuse" rispetto alla carta al suolo. Nelle carte meteo al livello di 500 mb vengono messe in evidenza le aree di vorticità presenti. Esse possono essere positive (vorticità ciclonica - colori dal verde al giallo) e negative (vorticità anticiclonica - colori dall'azzurro al viola). La vorticità è una zona avente velocità angolare (ciclonica o anticiclonica) doppia rispetto alle zone circostanti. E' quindi ovvio che essa "esalta" l'instabilità o la stabilità atmosferica nella zona sulla quale essa agiscie. Come nell'analisi dei precedenti livelli, anche qui è possibile individuare la zone di alta o bassa pressione : valori di geopotenziale bassi corrispondono a zone di basse pressione colme di aria fredda, valori alti di geopotenziale a zone di alte pressioni ed aria calda. Osservando la cartina sopra riportata possiamo notare una zona di bassa pressione sull'Islanda, contenente diversi nuclei di vorticità positiva. Un'altra zona depressionaria è individuabile sul Mar Egeo. Alta pressione invece sulle zone mediterranee con vorticità negativa (zone blu). Forte vorticità anticiclonica individuabile nell'entroterra algerino e tunisino, interessate dall'anticiclone sub-tropicale.

 

 

CARTE A 300 MB

300 mb level

Questo livello si trova ad un'altezza di circa 9500 metri a seconda della stagione e della latitudine. Questa è la quota del Jet Stream e, questa carta, mette in evidenza i venti che soffiano a tale altezza. Oltre alla potenza del Jet Stream, un altro elemento deducibile da questa carta è il geopotenziale. Come abbiamo già visto, tramite esso è possibile individuare la aree di alta o bassa pressione. Torniamo però all'elemento più significativo : il jet stram. Questo poderoso fiume d'aria, della lunghezza di svariati migliaia di chilometri, riveste una particolare importanza per lo sviluppo del tempo ai livelli inferiori dell'atmosfera. Esso è il responsabile dello sviluppo e del sostentamento dei centri di bassa pressione e dei fronti ad esso associati. La divergenza che si genera principalmente sul ramo ascendente dello stesso (parte ad oriente dell'asse di saccatura) è la causa principale della formazione di basse pressioni di origine dimanica. Senza la divergenza prodotta dal jet stesso le basse pressioni, con le annesse condizioni di tempo perturbato, non sarebbero sostenute e la pressione al centro del vortice stesso aumenterebbe inesorabilmente. Osserviamo la mappa : la cosa che ci balza subito all'occhio è il jet stram presente dall'Atlantico verso la Scozia e la parte sud della Scandinavia (colora azzurro chiaro) e uno molto più debole dall'Egeo alla Russia meridionale. Esso è la zona di massimo gradiente termico (differenza di temperatura) tra due masse d'aria differente. Il jet sull'Atlantico infatti divide aria temperata oceanica da quella più fredda di origine sub-polare nord atlantica. E' ragionevole pensare che tra le due masse d'aria, e quindi lugo il jet stesso, vi siano sviluppi frontali con tempo perturbato. La zona di colore fuscia, invece, denota calme di vento e scarsità di contrasti termici. Queste zone le ritroviamo sul Mediterraneo centro-occidentale, sull'Atlantico al largo del Portogallo e verso l'Islanda. Alcune mappe (per esempi le COLA/IGES) mettono in evidenza anche le divergenza orizzontali d'aria, in seno al jet.

 

CARTA AL LIVELLO DEL MARE CON PRECIPITAZIONI E SPESSORI

La carta riportata qui sopra, raffigura la distribuzione barica al livello del mare, l'intensità delle precipitazioni e lo spessore (in metri geopotenziali) tra il livello di 1000 mb (livello del mare) e il livello di 500 mb. Considerando la pressione al suolo si può stimare la velocità e la direzione del vento, nonchè individuare i centri di alta o bassa pressione. Le aree colorate, invece, rappresentano le precipitazioni cunulate nell'arco di 12 ore. Tramite un indice posto nella parte inferiore della mappa si possono conoscere i valori della precipitazione stessa. Le linee gialle rappresentano lo spessore dello strato atmosferico tra l'altezza isobarica di 1000 hpa con quella dei 500 mb in metri geopotenziali con un intervallo di 60 metri. Le linee (isoipse) di 5100, 5400, 5700 sono continue. Più lo spessore dello strato atmosferico è ridotto più la massa d'aria tra i due livelli è fredda e quindi densa. Viceversa valori spessori alti, denotano che la massa d'aria è calda e quindi meno densa.

 

CARTA UMIDITA' TRA I LIVELLI 850 E 500 MB E L.I. (Lifted Index)

La carta evidenzia due parametri : l'umidità presente tra i livelli 850 mb (circa 1500 mt.) e 500 mb (5500mt.) e il valore LI ovvero Lifted Index, un parametro molto utile per capire il grado di instabilità dell'aria. Il valore dell'umidità (espresso in percentuale) è rappresentato dalle aree colorate, mentre i valoti di L.I. (espresso in gradi centigradi) dalle linee bianche. Comparando i due parametri forniti dalla carta è posibile dunque fare una buona diagnosi sullo sviluppo di eventuali fenomeni temporaleschi. Se l'umidità è elevata, con valori superiori all' 80% ed il corrispondente valore del parametro L.I. assume valore negativo < 0°C sono da aspettarsi fenomeni termoconvettivi (temporali).

Per un'analisi più approfondita dell'instabilità è consigliabile fare maggior affidamento ai diagrammi termodinamici della città più vicina, in quanto più precisi e con maggior contenuto di informazioni.

 

CARTA AL SUOLO

Le aree colorate rappresentano la temperatura al livello di 1000 hpa ossia al livello del mare, le eventuali aree ombreggiate le zone di convergenza del vento, i vettori l'intensità del vento e le linee (rosse o bianche), le diverse temperature di rugiada in intervalli di 5°C. I parametri utili per stilare una previsione sono convergenza e temperatura di rugiada. Il primo (aree ombreggiate), indica ove vi è una convergenza del vento con maggiori chance di annuvolamenti e precipitazioni. Il secondo (linee colorate) identifica i vari range della temperatura di rugiada e quindi l'umidità assoluta presente nella massa d'aria. La linea bianca grossa identifica la la zona con temperatura di rugiada pari a 15°C, quella rossa grossa, il valore di 0°C. Più la temperatura di rugiada è elevata, più essa contiene umidità e, di conseguenza, le probabilità di sviluppo di nubi sono maggiori.

 

 

 

 

Andrea Toffaletti 2001