Cannes 2002
Incontro con Bellucci-Cassel-Noé

Il regista e i protagonisti di "Irreversible" uniti e compatti contro la critica.

Non si respirava un'aria molto rilassata alla conferenza stampa di presentazione del film "Irreversible": un po' perché la presenza di Monica Bellucci ha richiamato scatti e riprese video e autografi a go-go, un po' perché il cast è stato ricevuto da qualche applauso, ma anche da fischi 'a scena aperta'. Il film non è piaciuto quasi a nessuno, solo in pochi ne hanno parlato bene qui da Cannes: comunque sia, la 'contestazione' ha prodotto l'effetto di rendere i tre artisti del tutto compatti, di fronte ai giornalisti, un po' come i tre protagonisti (due uomini, una donna) del film. Con le proprie diversità, naturalmente: Vincent Cassel duro come un guascone e pronto a vendicare ogni affronto (soprattutto nei confronti della moglie, Monica Bellucci); Gaspar Leò nervoso, ma in modo nascosto (fatta salva quella voce che non veniva fuori, e il suo parlare a raffica ...); Monica Bellucci, infine, sorridente e calma e disinvolta (e pure brava a destreggiarsi fra inglese e francese, davvero). Tante dichiarazioni, eccovele.

MONICA BELLUCCI :
"Ho usato alcuni aspetti del mio rapporto reale con Vincent nell'interpretazione della parte, ci conosciamo così bene... Il resto è pura recitazione ed è stato un grande piacere recitare con mio marito" "E' stata un'esperienza incredibile, con quella macchina da presa che girava vorticosamente... Ho cercato di concentrarmi più che potevo, di essere forte, molto. Mi sono poi preparata tantissimo, vedendo anche diversi film sul tema: ad esempio "Sotto accusa", con Jody Foster" "La scena della violenza? Mi ha fatto male girarla, però Gaspar è stato bravissimo: non c'è il minimo autompiacimento, anzi, lo stile è realistico, quasi documentaristico" "Il film divide, lo sapevamo. Fa discutere: o piace o lo si detesta. Ma è meglio così piuttosto di un semplice film che rilassa, fa ridere..." "Sono europea, voglio continuare a fare film europei, il cinema statunitense non è un mio obiettivo" "La scena in cui i tre protagonisti chiacchierano nel metrò (lui, lei e l'altro, che è l'ex compagno di lei e il migliore amico di lui, ndr) è molto improvvisata: si parla di sesso e di amore, di cose che appartengno a tutti quanti."

VINCENT CASSELL :
"Visto che il film non ha avuto un lancio in termini scandalistici e invece, qui sulla Croisette, lo si considera tale, è perché è la Croisette ad essere scandalistica!" "Il problema è suo, che è uscita dalla sala prima della fine del film: il regista non deve 'giustificare' il proprio lavoro" (ad una giornalista che si è scagliata contro il film, ndr)

GASPAR NOE' :
"Il feticismo da immagini esiste da sempre, non l'ho inventato io. Il mio film poi, non si basa su questo meccanismo" "La sceneggiatura è stata molto importante per decidere come realizzare il film: poi, una volta sul set, ci siamo concessi tutti più libertà realizzativa" 'Il fatto che la scena più violenta si consumi in un locale gay non vuol dire nulla: tantomeno che gay è sinonimo di violenza" "Ho visto "Memento" prima di realizzare "Irréversible", ma non mi ha influenzato: la struttura di quel film è molto più complessa"



Irrèversible : durezze visionarie


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