IL FIUME PO


IL FIUME PO


Il PO, massimo dei fiumi italiani, e' in pari tempo l'unico che costituisca, insieme con la numerosa serie dei suoi tributari un vero e proprio complesso sistema fluviale.

L'attuale nome deriva dall'antico PADUS, attestatoci per la prima volta da PLOBIO un secolo e mezzo A.C., ed e' di radice ignota (certo, pero', veneto o celtico originato dal nome dei pini detti "padi" che crescevano lungo le sue rive;).

Il PO si origina dal fianco Sud Orientale del gruppo del MONVISO presso il "PIAN del RE" a 2020 metri di altitudine, e sbocca nel mar ADRIATICO formando un ampio DELTA di 14 bocche dipartendosi a loro volta da 5 rami:

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Di questi il MEDIANO (PO di TOLLE) scarica da solo l'87% delle acque del fiume attraverso le due bocche della PILA e del BASTIMENTO, che assorbono rispettivamente il 53 e il 24 % della portata. La distanza tra le sorgenti e la foce e' di 420 Km, mentre la lunghezza dell'alveo di e' 672 Km.

Il bacino idrografico del Po.

Il bacino del fiume Po è il bacino idrografico più grande d'Italia.
La sua superficie si estende per oltre 71.000 chilometri quadrati, un quarto dell'intero territorio nazionale, interessando 3.200 comuni, sei regioni: Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, e la Provincia Autonoma di Trento.

La popolazione che vive nel bacino è di circa 16 milioni di abitanti.
Se si considera la densità del territorio, le attività produttive insediate, le infrastrutture e il grado di utilizzazione della risorsa idrica, il bacino del Po rappresenta una realtà eccezionalmente varia, un punto nevralgico dell'economia nazionale.
In quest'area infatti si forma il 40 per cento del prodotto interno lordo; il 37 per cento dell'industria nazionale, che sostiene il 46 per cento dei posti di lavoro; il 55 per cento della zootecnia in sole 5 province; il 35 per cento della produzione agricola. Il consumo di energia elettrica è pari al 48 per cento del consumo nazionale.

I valori medi delle precipitazioni si mantengono in tutto il bacino abbastanza elevati, dovunque superiori ai 700 mm annui, giungendo in alcune zone marginali a oltre 2000 mm.

La sua evoluzione nei secoli.

       

       

Dati generali sul bacino
Superficie: 71.057 Km²
Aree interessate: Regioni Piemonte,Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Provincia Autonoma di Trento.
Abitanti residenti: 15.764.600
Addetti alle attività industriali: 3.171.000
Addetti alle attività terziarie: 2.791.000
Capi bovini presenti: 4.188.000
Capi suini presenti: 5.232.000
Massima densità abitativa: (Area Lambro) 1.478 ab./km²
Minima densità abitativa: (Sub-bacino Trebbia) 25 ab./km²
Prelievi idrici da acque sotterranee: 5,3 miliardi di m³/anno; 1,3 miliardi di m³/anno (potenziale residuo)
Prelievi idrici da acque superficiali: 25,1 miliardi di m³/anno
Carichi inquinanti: 114 milioni di abitanti equivalenti a 15% civile, 52% industria e 33% agrozootecnico

 

Ora cercheremo di fare un viaggio lungo il suo percorso, osservando:

AFFLUENTI

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AMBIENTE

 

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