Incantato


Tutto torna.
E tutto resta nella stanza segreta del senso, camuffato nella bruma.

Ognuno di noi ha una stanza segreta del senso.
E' una piccola radura, in mezzo al nulla.
Il senso non esiste da nessun'altra parte.
Gli astri enormi, sono senza senso.
Gli insetti più microscopici, sono senza senso.
Il senso, a guardare da occhi più indietro dei nostri, è senza senso.
Il senso è questo mondo qui, e la collina dove sediamo e lo contempliamo.

Senza senso il mondo sarebbe perfetto, e immobile.
Non ci sarebbero queste forme, queste parole, questi baci che ora tu mi dai.
Quell'uccello non identificato che ci vola davanti nella distanza.
Le piroette che ci fanno desiderare essere lui e questo non essere altro che ci fa desiderare.
Questo cielo di caldo azzurro e quest'Estate che ancora deve arrivare ma è come se fosse qui. Sento il suo calore sulla pelle, che mi arriva sull'onda invisibile di un pensiero. Non avrei mai creduto che un'assenza potesse essere così dolce.
Confondere i tuoi baci e quelli del sole; fondermi con la tua ombra e quella del salice che, mosso da carezze invisibili, ci veglia distrattamente.

Non ho mai sperato che un giorno avrei potuto accogliere tutto il mondo nel mio cuore.
Non avrei immaginato di poter desiderare così disperatamente questo pugno di mosche, e stringerlo ancora più forte.
Che avrei potuto sedere sull'erba sentendola respirare.
Sono vivo, mio dio, adesso. Ho aperto gli occhi, ed è stato come chiuderli.

Ho dovuto star lontano a lungo, per poter tornare.
Son tornato, e ripartirò ancora.
Come un pensiero che non si smette di pensare, andrai e verrai; lascerai di giorno e tornerai di notte, sarai e non sarai. Sarai dimenticata e poi, all'improvviso, troverò il tuo cantuccio nascosto dietro la siepe e saprò che mi spii da tanto.

Ci sono ancora mille cose che già sappiamo e che dobbiamo ancora scoprire.
Nessuno celebra mai ciò che ha già.

Io oggi torno.


 

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