CORDE DA MONTAGNA

 

Le prove richieste per ottenere il Label U.I.A.A. riguardano essenzialmente la resistenza in prove dinamiche, la deformabilita' e la annodabilita'. Nelle prime si riproducono approssimativamente le condizioni di sollecitazione di una corda che debba resistere alla caduta di un capo cordata, con massa di 80 Kg, da una posizione posta in verticale, con corda tesa, sopra ad un moschettone oltre il quale la corda sia ancorata ad un punto fisso, con un corto tratto di rinvio (nella prova il corpo, rigido, cade di 2x2,3 mt ed il tratto di rinvio verso il basso e' di 0,3 mt, ma resistenza e sforzo massimo sono poco influenzati dall'altezza di caduta; in particolare quest'ultimo risulta solo di poco inferiore allo sforzo che si raggiungerebbe nella corda ancorata ad un punto rigido senza rinvio).
La corda deve resistere a cinque successive cadute del corpo. La massa per le mezze corde e' ridotta a 55 Kg. Nella prima delle cadute si rileva lo sforzo massimo della corda, che non deve superare i 1200 Kg, nelle corde semplici, e 800 Kg nelle mezze corde.Per rientrare nei limiti le corde devono essere dotate di una sufficiente deformabilita' in allungamento. Alla sudetta deformabilita' e' imposto dall'altra parte unlimite massimo, oltre il quale si ritiene inaccettabile il disturbo che arrecherebbe alle manovre. L'allungamento indotto nella corda sospendendo mediante le stesse, per 10 sec, una massa di 75 Kg ( si opera variando la massa fra 5 e 80 Kg, senza provocare effetti dinamici che posono influenzare la prova ) non deve superare l' 8% per le corde semplici e il 10% per le mezze corde.
Quanto alle condizioni d'impiego, si nota che il suddetto sforzo di 1200 kg corrisponde all'applicazione al corpo dell'Alpinista ( la cui massa e' normalmente supposta di 80 Kg ) di una accelerazione, sia pure come valore istantaneo massimo, di 15 g, ovvero alla moltiplicazione per 15, come effetto istantaneo massimo del suo peso. ( 15g x 80 Kg = 1200 Kg ). Ovviamente ogni primo di cordata cerchera' di evitare il rischio di sottoporre il suo corpo a tale condizione-limite di sopravivenza, disponendo punti di rinvio intermedi per la corda.

 

Nello schema sotto riportato si e' voluto evidenziare e riassumere le qualita' di una buona corda:

Frenare la caduta dell' arrampicatore

Minimo allungamento sotto basse tensioni

Resistenza all' abrasione e al taglio

Impermeabilità all'acqua e alla neve

Flessibilita' e attitudine ai nodi

Colore e aspetto

 

Un dato da non trascurare e' la manutenzione e la durata . La durata e l'usura di una corda dipendono in primo luogo dalla frequenza e dalla modo in cui viene impiegata. La tabella che segue indica i periodi dopo i quali la corda va sostituita a secondo della frequenza d'uso, e ricordate che quando acquistate una corda guardate molto bene il foglietto illustrativo d'uso e manutenzione con le caratteristiche della corda.

 

FREQUENZA D' USO DURATA
Una volta all'anno 4/5 anni
Ogni fine settimana 2/3 anni
Molto frequente o quotidiano 1/2 anni

 

La corda va cambiata senza esitazione nei seguenti casi:

  • Dopo un volo lungo, specie se la corda ha lavorato su spigoli vivi della roccia.

  • Se e' stata danneggiata da punte di ramponi, piccozze, martelli, o cadute di sassi.

  • Se la guaina si presenta molto rovinata con spelature o sfilacciamenti.

  • Se e' venuta a contatto con sostanze acide,benzine, olii o detersivi un po' forti.

Le corde quando sono bagnate non vanno mai esposte al sole o a fonti di calore per asciugarle, ma disvolte e appese in un luogo ombreggiato e aereato. Nel periodo di non utilizzo e bene riporla al buio e al fresco

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