L’Istria
è un’incantevole penisola lambita dalle acque del Mar Adriatico,
un’immensa area dove trascorrere le proprie vacanze tra le onde di un
mare cristallino e un entroterra dai forti colori contrastanti. L’Istria
è una terra dove il grande turismo non ha ancora intaccato le tradizioni
secolari delle popolazioni locali. Certo il turista è arrivato pure qui,
soprattutto sulla costa, ed alla grande... è in Europa e molto vicina ai
“paesi ricchi”.
Lo
spettacolo lo si gusta già durante il viaggio. La cosa che più colpisce
il turista è il colore della terra caratterizzato da forti contrasti: il
verde intenso degli sterminati uliveti, la macchia mediterranea alternata
alla terra rossa e alle rocce carsiche sferzate dai venti di settentrione.
Prima
tappa del viaggio, anche se ancora in Italia, Trieste: un misto di
mediterraneo e mittel-europeo, vedi piazza dell’Unità che sembra una
copia di Vienna. I caffè, grandi e sontuosi, dove i borghesi amavano ed
amano tutt’ora, indugiare il pomeriggio davanti ad una tazza di thè e a
dei pasticcini, decine di differenti idiomi che si intrecciano sui
marciapiedi, nelle strade o sulle interminabili banchine del porto, un
poutpourri di stili architettonici, dalle leziose bifore veneziane alla
rigorosa geometria austro-ungarica, al semplice ed aggraziato stile
mediterraneo.
La
strada statale, inizialmente dritta, poco trafficata e interrotta solo da
incroci spesso privi di qualunque indicazione, scende verso sud,
attraversa la verde Slovenia, ricca di colline e boschi, e raggiunge la
Croazia. Qui diventa molto più tortuosa e costeggia il mare. Lungo la
strada, fuori dai paesi, diroccati chioschi di legno dove è possibile
acquistare grappe aromatizzate, il Kruskovac e il Maraschino, tipici
liquori croati.
A
circa 30 chilometri dal confine italiano, su un’isoletta unita alla
terraferma da un passaggio artificiale, sorge Umag. Si tratta di una
piccola città medioevale che conserva tutto il fascino del suo passato.
Il centro storico, con le sue viuzze, le case di varie epoche, le baie e
le piccole calle hanno fatto di questa zona un grande polo turistico che
vale la pena visitare.
Tappa
obbligatoria invece è Porec, un vero gioiellino, melange suggestivo di
vecchie case addossate che si sostengono le une alle altre sormontate da
stemmi patrizi bizantini o dal fiero cipiglio del leone di San Marco. Le
stradine strette sono lastricate di pietra, illuminate da lampioncini
gialli e pullulano di negozietti carini, gelaterie e locali vari.
Grazie al suo litorale, bellissimo e
frastagliato, alla fitta vegetazione, alla bellezza del mare e alle
innumerevoli possibilità di sport e divertimento Porec è ogni anno
visitata da centinaia di turisti.
Molto bella è anche Rovinj a
mezz’ora di strada da Porec. Rovigno, definita dalle guide turistiche
“la perla dell’Istria”, un po’ ligure un po’ veneziana a seconda
di come la si osserva. Fortificata e imponente da una parte, dolce ed
accogliente dall’altra. Cinta da spesse mura medievali, racchiude al suo
interno strette viuzze e case addossate dai portali riccamente decorati.
Percorrendo le strette stradine del centro si percepisce chiaramente la
vera anima della cittadina: tra l’odore stomachevole di pannocchie
bollite (Kukuruz) e fogne malsane si respira una povertà non antica ma
consolidata da anni di regime. Ecco il cuore di Rovigno: la cattedrale
settecentesca di Sant’Eufemia con il suo campanile stagliato verso il
nulla.
Dal piccolo porto costruito su una
punta, a cavallo di due insenature, si può ammirare tutta la cintura di
isole, più o meno grandi, che danno all’acqua una immobilità quasi
lacustre. Rovigno accoglie chi arriva dal mare con un muro di cinta
formato da abitazioni, quasi fossero sentinelle rivolte verso l’infinito
come a scoraggiare i nemici di un tempo... dimenticando che al giorno
d’oggi il nemico viene dall’interno... e si chiama turista. Tutta
l’atmosfera che si era creata secolo dopo secolo sta pian piano
scomparendo lasciando spazio a strade, grandi alberghi, villaggi turistici
e ristoranti. Durante l’estate orde di villeggianti invadono il paesino
ed il mare di fronte diviene invivibile. Quindi scordatevi di fare bagni
in acque limpide e cristalline. Tutto ciò che potrete vedere nei mesi
estivi sono barche e barchette sempre più veloci e inquinanti.
Fortunatamente Rovigno non si ferma qui... La terra attorno a Rovigno ha
un’anima misteriosa celata in grembo e se non vi fermate alla tintarella
turistica potrete ancora imbattervi in spiagge isolate e incontaminate, in
villaggi solitari e senza tempo. Collegamenti regolari uniscono la
cittadina di Rovinj alle isole prospicienti di Sv. Katarina e Crveni Otok,
su cui si trova un castello che ospita dipinti di Alexander Kirchner.
Un
centinaio di chilometri più a sud il capoluogo dell’Istria: Pola, città
di antiche origini situata sulla punta del promontorio istriano,
conosciuta per il suo anfiteatro romano e i suoi numerosissimi monumenti
tra cui l’arco dei Sergi, il tempio di Augusto e la più recente
fortezza austriaca. Pola è la meta preferita da moltissimi vacanzieri
soprattutto per le decine di chilometri di costa ricca di vegetazione e le
numerosissime mete di escursioni. Dal porto partono frequenti gite con
piccole navi turistiche lungo la costa, verso il parco nazionale delle
isole Brioni, il fiordo di Lemme (il più grande e lungo del
Mediterraneo), l’isola di
Krk e quella di Cherso. A bordo vengono organizzati gustosissimi
fish-picnic.
Pola
e le zone limitrofe (Medulin e Veruda in particolare) sono ricche di
possibilità per chi volesse fare sport, divertirsi in discoteche e
terrazze da ballo o gustare le specialità tipiche dei numerosi
ristoranti. Tutto questo sarà a vostra disposizione nel caso dovreste
annoiarvi di mare, spiagge di ciotoli bianchi e rocce annidiate in baie di
straordinaria bellezza.
Da
non perdere, se avete un po’ di giorni da spendere, i Laghi di Plitvice,
nell’entroterra, quasi al confine con la Bosnia. Questo parco naturale
è qualcosa di meraviglioso tanto da essere considerato patrimonio
dell’umanità riconosciuto dall’Unesco. Sono tanti laghi piccoli e
grandi che si gettano uno nell’altro formando miriadi di cascate di
acqua limpida e frizzante, circondati da prati, alberi, boschi, pace e
silenzio.
Nell’entroterra
istriano si possono trovare ancora numerosi paesini in cui sembra che il
tempo si sia fermato cinquant’anni fa. Carretti trainati da muli e
uomini dai visi stanchi e rugosi che zappano i campi sono scene di vita
quotidiana in questa terra di contrasti.
Sulla
via del ritorno, facendo una deviazione verso l’entroterra sloveno, è
possibile fare un magico viaggio attraverso il tempo. Il misterioso
sottosuolo di Postumia è quel pezzetto della Slovenia che è stato
scavato, modellato e tessuto dall’acqua e che nasconde in seno la famosissima
grotta di Postumia, conosciuta in tutto il mondo. Tutti i viaggiatori che
visitano la grotta vengono invitati, già da lontano e senza eccezioni
dalla scritta sopra l’ingresso: Immensum ad antrum aditus! Entra, o
viandante, nell’antro immenso! All’interno lo spettacolo è
indescrivibile: attraverso il tempo e da ogni dove, da vicino e da
lontano, risuona il metronomo che scandisce il tempo: l’eterno
gocciolio, silenzioso ma costante che, ripetendosi da 2 milioni di anni,
ha dato vita alle concrezioni calcaree formando stalagtiti e stalagmiti
dai colori e dalle dimensioni eteree.
Alla
grotta si accede con facilità; un trenino sotterraneo vi condurrà nella
grotta, mentre l’interno di questa vi verrà mostrato da guide esperte.
La visita dura circa 3 ore.
Alcuni
chilometri dopo Postummia si trova una delle costruzioni più pittoresche
della Slovenia. Il castello di Predjama, dimora del caparbio e ribelle
cavaliere Erasmo, pende letteralmente da una parete rocciosa alta più di 100
metri: è allo stesso tempo superbamente semplice, inespugnabile e pieno
di inflessibilità.
L’Istria
non può essere visitata senz’auto al seguito: le distanze sono
relativamente brevi ma i mezzi pubblici sono rari e concentrati sulle
rotte più commerciali.
Tutti
in Istria parlano italiano per cui non sussiste il problema della lingua.
Non abbiate paura per via degli sconvolgimenti politici degli ultimi anni,
questa zona è sicurissima e merita una ripresa del turismo: i paesi sono
bellissimi, il paesaggio incantevole, il mare pulito la cucina ottima (da
non perdere carne e pesce alla griglia).