GIORDANIA

Raccolta fotografica

 

Amman- la moschea

 

 

Amman - Teatro Romano

 

 

Jerash - i templi

 

 

Jerash - il colonnato

 

 

Monte Nebo

 

 

Mar Morto

 

 

Mar Morto

 

 

Petra - il Tesoro

 

 

Petra - il Siq

 

 

Petra - il Tesoro

 

 

Petra - le Tombe Reali

 

 

Petra - le Tombe Reali

 

 

Wadi Rum

 

 

Aqaba - diving center

 

 

Aqaba - Mar Rosso

 

 

Il reggente

Una sorpresa! E’ la definizione più ricorrente tra gli ospiti che visitano la Giordania ed è stato così anche per noi.

Prima della partenza la Giordania era solo sinonimo di Petra, lo splendido tesoro culturale e archeologico, il biglietto da visita che ha fatto conoscere questa regione al mondo. Ma la sorpresa nasce proprio da qui: il Paese che si rivela ai visitatori è inaspettato.

Arrivare all’aeroporto di Amman per iniziare un viaggio turistico è veramente disarmante!

Caldo, sabbia, pietre e deserto farebbero pensare a un luogo inospitale. Eppure la Giordania è da secoli il punto di incontro di numerose civiltà che affondano le loro radici nella storia.

In Giordania convivono il passato storico millenario e il dinamismo del futuro, il rispetto delle differenze e l’eredità dei tanti popoli che fin dall’epoca preistorica hanno abitato le sponde del fiume Giordano.

Amman è tutto questo: il passato e il futuro che si intrecciano in una città che racchiude i grandiosi resti romani e allo stesso tempo nuovissime costruzioni rivestite di marmo bianco che assumono le forme più strane, simili a vecchi castelli o a nuove residenze hollywoodiane. Si presenta come una città ordinata troppo tranquilla per essere una capitale medio orientale: rispettano i semafori, non usano motociclette perché fanno rumore, non tengono cani perché sporcano. Tutto ciò rispecchia l’atteggiamento dell’amatissimo re Hussein che ha portato il suo paese ad uno sviluppo economico simile a quello di un paese occidentale.

Certo guardarsi intorno nei quartieri residenziali e commerciali è stupefacente: l’ordine, la pulizia, il candore delle costruzioni affascinano. Ma per conoscere la vera anima della città è necessario fare una visita al centro storico con le sue miriadi di turisti, di taxi e di mercatini che fanno da contorno al meraviglioso e conservatissimo Teatro Romano (170 d.C.) la cui cavea si apre nel fianco della collina utilizzando un supporto naturale come accadeva per i teatri greci.

 

Antipasto di tutto quello che si vedrà in seguito sono i Castelli del deserto, in diverso stato di conservazione e di epoche diverse. Si tratta per lo più di fortezze crociate e di costruzioni di epoca araba, realizzate per motivi distinti, con stili architettonici diversi e in aree distanti tra loro, usati dagli Arabi e dai Crociati. In ottime condizioni è il caravanserraglio di Kharaneh, interessante soprattutto per la struttura imponente delle sue mura. Amra, uno dei più famosi monumenti di tutta la Giordania, unico nel suo genere per gli affreschi che decorano i suoi interni. Azraq, si tratta di una fortezza costruita in pietra basaltica di colore scuro famosa per essere stata Quartier Generale di Lawrence d’Arabia.

 

Spostandosi a nord di Amman si trova la città di Jerash, con i suoi templi, i fantastici teatri, il foro, le terme e le sue strade porticate, è considerata la Decapolis meglio conservata delle dieci città romane erette nel I sec. a.C.. Città fondata da Alessandro Magno (332 a.C.) e poi portata al massimo splendore dalla civiltà romana può essere paragonata alla nostra Pompei.

La zona archeologica che oggi si può visitare corrisponde solo a una minima parte dell’intero sito che potrà ritrovare il suo splendore originario tra circa vent’anni solo alla fine dei lavori di scavo.

 

Spostandosi verso sud si passa dalle testimonianze del mondo mussulmano e ottomano a quelle legate agli albori del cristianesimo e dell’ebraismo. A Madaba si trova la Chiesa di S. Giorgio. Al suo interno vi è custodito uno dei mosaici più celebri e ben conservati al mondo. E’ conosciuto come la "Mappa della Palestina" (VI sec. d.C.) e rappresenta la più antica riproduzione geografica dei territori che si estendevano ad est a ad ovest del fiume Giordano. Essa raffigura chiaramente una grande parte della Terra Santa. Inconfondibile è la città di Gerusalemme, posta al centro della mappa come a voler rappresentare il centro del mondo.

A soli pochi chilometri da Madaba, su un balcone naturale si trova il santuario del Monte Nebo. La tradizione dice che sulla sua sommità Mosè potè vedere la Terra Promessa prima di morire. Il panorama è fantastico: si scorge tutta la valle del Giordano, dal lago di Tiberiade al Mar Morto e nelle giornate limpide persino la città di Gerusalemme. In pochi chilometri si possono abbracciare tutti i luoghi descritti nei Vangeli. Sulla spianata una piccola chiesa costruita dai Francescani sulle rovine di edifici precedenti, raccoglie una serie di mosaici riportati da vari siti della Giordania.

 

Dall’alto lo si vede e in mezz’ora si possono raggiungere le sue coste: è il Mar Morto. Venne così chiamato in quanto in esso non esistono forme di vita a causa della sua elevatissima salinità. La costa del Mar Morto ha un fascino particolare: al verde smeraldo delle sue acque fanno da cornice i bianchi cristalli di sale accumulatosi lungo la riva. La bellezza di questo luogo è determinata anche dal fatto di trovarsi nel punto più basso della terra. Una strana sensazione! La depressione del Mar Morto occupa infatti la parte centrale del Rift: la grande spaccatura siro-africana che attraversa la Giordania fino al golfo di Aqaba. Trovandosi 450 metri sotto il livello del mare, l’afa ti distrugge: pensate che d’inverno con la neve ad Amman, qui è possibile fare il bagno.

E che dire dell’incredibile sensazione di immergersi nelle sue salatissime acque e galleggiare a pelo dell’acqua? Attenzione agli occhi anche una piccola goccia può causarvi forti bruciori. Infine per la cura della vostra pelle è possibile applicare i salutari fanghi del Mar Morto: se non vi fanno schifo!

 

Eccoci finalmente nell’incantevole città nabatea di Petra. Entrata da una decina di anni nell’immaginario collettivo di tutto l’occidente, grazie ad un film di Steven Spielberg "Indiana Jones e l’ultima crociata", Petra non aveva in realtà alcun bisogno di pubblicità. Città importantissima nell’antichità è giunta quasi intatta fino a noi perché protetta dall’anfiteatro naturale che la circonda. Scavata nelle rosse pareti di arenaria che la nascondono agli occhi degli stranieri, Petra è il maggior sito archeologico di tutta la Giordania. Passare uno o più giorni nella antica città nabatea lascia il segno, è il ricordo e l’emozione più grande di tutto il viaggio. Il paesaggio, gli edifici scavati nell’arenaria, i colori che la città assume nelle diverse ore del giorno la trasformano in un luogo magico, quasi incantato.

Dopo aver percorso a piedi il Siq, una stretta gola racchiusa tra rosse pareti di arenaria, compare all’improvviso, lasciandoci senza fiato, il monumento più famoso di Petra: il Tesoro (Al Khazneh), che anche da solo può valere l’intero viaggio in Giordania. Oltre all’emozione per l’incomparabile spettacolo la prima cosa che colpisce il visitatore è la perizia tecnica dimostrata dai Nabatei, capaci si scavare nella roccia, anche se molto friabile, fantastiche costruzioni che vantano una conoscenza architettonica e geometrica molto accurata.

Sulla destra del Tesoro ha inizio quella che viene chiamata la Via delle Facciate che porta sino al Teatro anch’esso totalmente scolpito nella roccia.

Procedendo lungo la strada, sulla destra, si può ammirare il complesso delle Tombe Reali che purtroppo non posso apparire in tutto il loro originario splendore perché rovinate dagli agenti atmosferici. Al termine di una estenuante salita fatta di strada sterrata e scalini sconnessi si raggiunge un’altura dove si trova il monumento più grande di Petra: il Monastero. Lo spettacolo è davvero impressionante: quarantacinque metri di larghezza e cinquanta di altezza conferiscono al tempio un aspetto austero e poderoso.

Emozione unica è salire sulle cime che racchiudono la valle (Wadi Araba) per poter scorgere un panorama fantastico e per carpire la vera essenza della città.

 

Il cuore non si calma con le emozioni date dall’altra grandissima tappa del nostro viaggio: il deserto di Wadi Rum, conosciuto come la "valle della Luna": un susseguirsi di maestose formazioni rocciose che si innalzano tra dune e distese di sabbia bianca, arancio, rossa, rosa, dando così vita a giochi cromatici spettacolari che mutano col cambiare della luce del giorno. Arenaria, granito, basalto sono le rocce che compongono le montagne di Wadi Rum e che danno luogo ad una vera e propria meraviglia geologica.Vari itinerari si snodano nella regione desertica per poter assaporare l’aria e i fantastici colori della zona. Da non perdere sono le escursioni in Jeep che si noleggiano sul posto. Queste sono davvero caratteristiche. Più che jeep si tratta di furgoni fuoristrada un po’ sgangherati guidate dai beduini locali che hanno un’età che varia dai 10 agli 80 anni. Le mete classiche del circuito sono: la sorgente di Lawrence d’Arabia, il sito di Khazali, all’interno del quale si possono ammirare gli splendidi graffiti preistorici, gli archi naturali scavati dal vento nelle rosse roccie granitiche e la zone delle dune di sabbia rossa dove è stato girato il famoso film "Lawrance d’Arabia". Per i più temerari una notte in una tenda di beduini è il massimo, indescrivibile il rumoroso silenzio che esala il deserto!

 

La Giordania è il maestoso deserto di Wadi Rum, è la Terra Santa attraversata da Abramo, Cristo e Maometto, ponte mistico tra Gerusalemme, Betlemme e La Mecca. E’ stata la terra conquistata dai grandi imperatori romani, terra abitata da califfi omayyadi, percorsa da eserciti crociati e ancor oggi da migliaia di pellegrini delle tre grandi religioni monoteistiche ma la Giordania è anche l’acqua cristallina del Mar Rosso, famosa per le barriere coralline, le spiagge incontaminate e i pesci multicolori. E allora cos’altro poteva mancare al nostro viaggio se non un rilassante tuffo nelle calde acque di Aqaba, unico porto della Giordania. Cercatevi un diving center lontano dalla città ed immergetevi nelle coloratissime acque del mare o semplicemente lasciatevi bruciare dal sole.

 

Una settimana può bastare per conoscere la Giordania, fermarsi più giorni in una o più città sarebbe deleterio in quanto non offrono molti svaghi, se progettate una vacanza più lunga potrete dirigervi verso la vicina Siria o verso la penisola del Sinai.

Comunque non perdetevi qualche pranzo o cena nei loro locali caratteristici, tutto a base di agnello e pollo accompagnati da verdure, riso, pane e salsine varie come antipasto. Bevetevi un buon caffè turco e fumatevi una pipa d’acqua (narjilè); fermatevi nei locali della strada dei Re e provate la pajella del deserto e i deliziosi dolci.

Attenti la Giordania è molto cara e le varie guide fanno di tutto per intascarsi qualche dollaro in più, inoltre compaiono spesso costi aggiuntivi molte volte diretti ai beduini, la spina nel fianco del turista, perciò calcolatevi una buona riserva di denaro per le vostre spesucce!

Non perdetevi l’opportunità di visitare la Giordania, il turismo è ancora agli albori e ogni anno che passa i commercianti si fanno sempre più furbi e il turista ormai sta assumendo la figura del "pollo da spennare".

Comunque occhi sempre aperti e rispetto della cultura, resta sempre un paese arabo e in particolare mussulmano inoltre adorano il loro re, le foto del compianto re Hussein e di suo figlio fanno da sfondo a tutti i negozi, ristoranti, case e palazzi, non lasciatevi scappare frasi improprie, non ve lo perdonerebbero mai!

La Giordania con il suo enorme patrimonio archeologico, ma anche per l’incanto dei suoi paesaggi e il fascino delle sue tradizioni popolari è oggi una meta di grande interesse. Ve la consigliamo...

 

 

                            

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Aggiornato il 25/05/2002