La perfidia con la quale i comunisti tramano contro Silvio Berlusconi, non conosce limiti o pudori.

L’ultima trovata speculativa, volta a metterlo in cattiva luce presso gli italiani, è stata quella di far arrivare in tutte le case una copia del cosiddetto "libro di Berlusconi". Ciò è falso.

Quel libro si deve ascrivere alla campagna di odio e di denigrazione verso un uomo che è il più saldo baluardo contro il cattocomunismo, attraverso l’uso disinvolto della perfidia e della bugia.

QUEL LIBRO E’ IL FRUTTO AVVELENATO DELLA PROPAGANDA CATTOCOMUNISTA!

SONO LORO CHE LO HANNO MESSO IN GIRO PER DARE DI BERLUSCONI UN’IMMAGINE DEFORMATA.

Silvio Berlusconi non è un megalomane e non avrebbe mai pensato ad una cosa così orribile quale inviare a casa di tutti gli italiani una copia di un suo libro auto celebrativo, manco fosse una nuova edizione della Bibbia, così spudoratamente falso e ritoccato in tutte le foto, così pieno di bugie, inserite ad arte dai comunisti.

I comunisti del PCI-PDS-DS sono così abili nell’instaurazione del regime dittatoriale, che hanno messo in circolazione un "libro" frutto di una mentalità paranoica, delirante al limite del folle, tanto che vi hanno inserito, per seminare la maldicenza, la diceria secondo la quale Berlusconi avrebbe addirittura elogiato la pazzia, facendola passare per una prefazione ad un libro di Erasmo da Rotterdam e dimostrando in maniera subdola quanto siano falsi e tendenziosi.

Inoltre sono stati così antidemocratici da inserire tali assurdità, che anche un bambino, leggendole, si sarebbe reso conto della loro strumentalizzazione:

Leggendo quel libro sembra che Berlusconi sia sposato due volte. Questo è un tentativo di metterlo in cattiva luce presso l’elettorato cattolico, verso il quale Berlusconi condivide gli stessi valori, e pertanto dichiarare che è divorziato e risposato, è un’altra calunnia comunista.

Si vuole far credere agli italiani che Berlusconi sia una specie di superuomo, che lavora 36 ore su una giornata di 24, e che quando si gode le meritate ferie, le passa alle Bermuda, circondato dai suoi fedeli seguaci… a leggere le opere dei grandi del pensiero filosofico! Cose da pazzi, appunto.

Inoltre i comunisti insinuano che Berlusconi avrebbe iniziato il suo impero con i soldi della liquidazione del padre, contabile e uomo di fiducia di una banca lombarda che durante il fascismo avrebbe addirittura lasciato in Italia la famiglia per rifugiare in svizzera…lasciando intendere tra le righe che aveva preferito portare con sé il contante piuttosto che gli affetti.

E poi il tentativo di far credere che Berlusconi sia un ingrato, che non apprezza gli amici…vi pare che Berlusconi, se avesse veramente prodotto lui quel libro, avrebbe dimenticato Bettino Craxi, l’amico che gli ha consegnato metà dell’etere e della pubblicità italiana in mano e che lo ha sempre protetto dai comunisti ?

O che Berlusconi non avesse ricordato la grande e lontana amicizia con il suo avvocato Cesare Previti, quello che era anche tutore dei beni dell’orfana minorenne erede della Villa di Arcore e che l’ha venduta (guarda caso) al suo amico Silvio ad un prezzo di convenienza?

E poi il fratello Paolo, che tutti ritengono il fratello scemo perché gli si intestano le proprietà di comodo…perché non c’è traccia di lui nel libro ? Perché i comunisti vogliono denigrare Berlusconi, facendo pensare alla gente che lo scemo Paolo, alle Bahamas, sta in compagnia con Natalia Estrada, mentre il furbo Berlusconi, in Italia, deve sorbirsi la compagnia di gente come Casini, Bossi, Fini e Buttiglione e così facendo insinuano il dubbio su chi sia il vero fratello scemo.

E il Milan ? Si vuole far credere che Berlusconi sia tanto tifoso del Milan da esserne il Presidente…Ma via! Anche questo è un tentativo dei cattocomunisti, per fare perdere a Berlusconi il voto dei tifosi di tutte le altre squadre, altro che balle!

E il suo governo del 1994 ? Vi sembra logico che Berlusconi non ne abbia fatto nemmeno un accenno ? Solo i comunisti potevano dimenticare i brillanti risultati da lui ottenuti: oltre un milione di posti di lavoro in più, pensioni più ricche e per tutti, risanamento del debito pubblico, sanità gratis, nemmeno un immigrato clandestino entrato in Italia…solo la propaganda del regime filosovietico poteva dimenticare questi fatti.

Anche la sconfitta del 1996: tutti sanno che è avvenuta per i brogli del regime cattocomunista, che in realtà ha vinto Berlusconi e che la dittatura ha cancellato la volontà popolare. Come mai non se ne parla? Perché il libro è stato messo in giro dai suoi nemici.

E poi questo sfoggio di lusso, questa ricchezza ostentata…la nave, gli aerei, le convention faraoniche…tutta propaganda comunista per dimostrare che Berlusconi sarebbe ricco.

Assurdo. Assurdo e falso. Berlusconi, se fosse così ricco, così potente, se avesse veramente tutte quelle televisioni, quei giornali, se controllasse veramente tutta quella pubblicità, quelle banche, quelle assicurazione ecc. non potrebbe nemmeno candidarsi, se non in una di quelle repubbliche delle banane del sud america. Figuriamoci. Come se, una volta al governo, potesse rendere ricchi tutti gli italiani…magari dando loro del suo.

Ma i comunisti raggiungono la perfezione nella loro propaganda in maniera sottile e scaltra, , che se fossi io, sarei un mago della comunicazione, mentre loro sono solo esperti nell’indottrinamento di regime: non fanno il minimo accenno, nel libro, alle disavventure giudiziarie di Berlusconi: non c’è traccia di processi subiti, di condanne patteggiate, di assoluzione per scadenza dei tempi di indagine…dei processi in corso e delle rogatorie internazionali.

Vedete? In questo modo i comunisti fanno pensare che il libro sia VERAMENTE di Berlosconi, mentre noi sappiamo che si tratta di un espediente dei comunisti del PCI-PDS-DS per metterlo in cattiva luce verso gli italiani.

In realtà Silvio Berlosconi non è come appare dal libro; Lui è operaio, contadino, commerciante, imprenditore, casalinga insieme e contemporaneamente. Anzi…Silvio Berlosconi non esiste…è una proiezione fantastica degli italiani, è un nome e un volto collettivo che gli italiani si sono costruiti per sognare di essere ricchi, avere ville, barche e belle donne, cosa che notoriamente i comunisti vogliono impedire, sempre con quei loro dati di fatto, con quei conti da risanare…

Quel libro non è di Silvio. Per favore, non apritelo, non leggetelo, anzi…mandatelo al macero.

Antonio Ricchi