ragnonero . . . il..........R.....A.....G.....N.....O.....N.....E.....R.....O... (pag. 3)

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21 giugno 2000: Continua la pacifica convivenza tra i piccoli RN, sempre più grassi, e i loro microscopici parassiti (qualcuno sa dirmi cosa potrebbero essere?) che non riesco a fotografare decentemente e quindi provo a farne un disegno che credo mi sia venuto abbastanza realistico.

Ormai le uova del secondo bozzolo stanno finendo e credo che non basteranno per sfamare tutti i ragnetti usciti da primo bozzolo visto che i più prepotenti si sono succhiati almeno 2 uova a testa. Quindi ho deciso di fare un mini allevamento di larve di mosca e in un contenitore (fuori dalla finestra…. che puzza!!!) ho messo a 'macerare' scarti di pesce crudo .

E intanto (udite … udite) provo a dar loro una piccola goccia di tuorlo d'uovo di gallina che incredibile ma vero, gradiscono moltissimo. NON SI FINISCE MAI DI IMPARARE !!

Ho provato a dargli in pasto delle mosche appena uccise, ma sembrano spaventati e appena arrivano a contatto con il cadavere del dittero, fuggono via. Strano, strano! Forse perché sono ancora piccoli e questo cibo non è stato avvolto con la seta dalla loro madre.

22 giugno 2000: I piccoli RN continuano a riempire il contenitore con i loro fili di seta che al momento non sembrano avere un disegno preciso ma si limitano ad andare dall'alto verso il basso. Sembra quasi che si stiano esercitando nell'uso delle loro filiere.

La loro convivenza è pacifica ed essendo quasi tutti sazi tendono a rimare il più possibile raggruppati e a contatto diretto l'uno con l'altro quasi per trovare sicurezza ne gruppo. Gruppo che ora sembra formato da circa 100 unità anche se è molto difficile contarli, e credo che ormai siano tutti usciti dal bozzolo iniziale.

In questa fase sembrano quasi infastiditi dalla luce e tendono a nascondersi dietro qualunque cosa faccia ombra rispetto alle fonti luminose.

Questo è quello che accade nei primi giorni alla covata in cattività ma credo sia abbastanza simile a ciò che si verifica in libertà ma non so di preciso quale sia il ruolo della madre in questo periodo, probabilmente si limita a proteggere la tana da altri ragni predatori, vespe cacciatrici e magari a catturare cibo per la prole.

Attualmente non dispongo di foto decenti di questa fase e dovrete accontentarvi di questo disegno.

23 giugno 2000: Finalmente stamane verso le 9:00 il primo ragnetto RN ha deciso di fare la sua 1° muta.

Era di sicuro uno di quelli più gonfi e senza preoccuparsi dei fratellini si è messo a testa in su e in una quindicina di minuti e sgusciato fuori dalla sua vecchia pelle. Per prima cosa si è staccato come un coperchio, un pezzo di esoscheletro del cefalotorace e da lì lentamente è venuto fuori tutto il resto del corpo. L'ultima cosa ad uscire dal vecchio involucro è stata la punta delle zampette che già a metà operazione apparivano di un colore praticamente trasparente e di una lunghezza quasi doppia rispetto a prima. L'addome gonfio ha cominciato a ridursi probabilmente dopo aver pompato liquidi negli arti in estensione. Dopo un minuto di immobilità con le zampe tese in una posizione innaturale, forse per riacquistare le forze, il ragnetto ha cominciato a fare una specie di esercizi di stretching. Quindi praticamente la fase di muta serve a scrollarsi di dosso la vecchia corazza ormai troppo stretta e ad aumentare le dimensioni del corpo in quei pochi minuti in cui la nuova pelle è ancora tenera. La pelle che ricopre l'addome è invece sempre elastica e non viene mai cambiata in fase di muta.

Ad operazione conclusa il suo colore è molto più chiaro rispetto a quello ai fratelli che ancora non hanno fatto la prima muta, ma ora dopo ora va scurendosi man mano che l'esoscheletro riacquista rigidità. Intanto questo RN di 1°muta si dimostra tranquillo e solo dopo una mezzora comincia a mettersi in cerca di cibo dimostrandosi subito più rapido e deciso nei movimenti grazie alle sue dimensioni doppie rispetto agli altri.

Considerando la velocità di tutta l'operazione di muta, non si può non restare impressionati da questa scena che vede un essere vivente cambiare dimensioni e forme in pochi istanti.

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