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XIV Municipio: un conto è parlare,
un conto è governare

a cura di Giorgio Bertusi

Finalmente un Comitato si mobilita per avere quella giusta autonomia, per un interesse ed una visione concreta del suo habitat, per applicare regole, provvedimenti ed ottenere un conseguente sviluppo di una buona fetta del territorio del XIII.
Questo gran comprensorio non è Ostia, sconosciuto ai più, esclusi i residenti.
Bisogna entrare ad Acilia e in tutti i quartieri limitrofi: Dragona, Dragoncello, Madonnette, Centro Giano, Bagnoletto, S.Francesco, San Giorgio, Malafede, Saline, Longarina, Mellano, Casal Bernocchi…., per capire che si tratta di un mondo differente, distinto da Ostia, Ostia Antica, Casal Palocco, AXA, Infernetto, per caratteristiche, peculiarità ed interesse.
Strade e quartieri in formato Vip si contrappongono a palazzi moderni, viali a non finire dove, se non conosci, ti perdi per mancanza assoluta di segnaletica. Immensi vialoni, una città moderna ancora in embrione tutta da scoprire. Si percepisce, frequentando questi quartieri, la difficoltà di soluzioni, la potenzialità e il bisogno forte di autonomia.
Il XIII e il nascituro XIV Municipio sono un patrimonio se divisi.
Possono convivere, collaborare più fattivamente per un rilancio complessivo del tutto se ognuno curerà con maggiore riguardo e attenzione i propri ambiti, entrando nello specifico e instaurando quel rapporto diretto tra amministratore e cittadino che ora si sperde in una maxicittà estesa con mille diverse problematiche.
La resistenza a questa dualità può venire solo dal politicante che cura i propri interessi, indifferente, a volte impotente, alle giuste rivendicazioni della cittadinanza, reputando riduttiva la sua elezione in spazi più contenuti con bacino d'elettori limitato.
Migliorando la qualità di vita della popolazione tutta, il Politico, acquista crediti ben superiori da inserirlo nell'agone con maggiori probabilità di carriera e successo.
I problemi di questi due grandi condomìnii sono così diversi, diametralmente opposti che esigono attenzioni particolari.
Non bastano il 70% degli stanziamenti a favore di Acilia per entrare nello specifico e risolvere i propri problemi, le proprie desiderate, lo sviluppo mirato e condiviso; né il 30% soddisfa le necessità di Ostia: i problemi del litorale non possono essere gli stessi dell'entroterra.
L'indipendenza di queste due distinte federali unità può far crescere e prosperare tutto il territorio.
Dobbiamo cercare di non fare doppioni ma una giusta miscellanea che accontenti tutti, affinché le due pedine s'inseriscano in una panoramica di ben più ampio progetto: il "Quadrante Ovest".
Da una parte, all'EUR, indipendentemente da quanto è già in atto, si costruirà a breve un complesso congressuale di rilevanza internazionale; alla Magliana, la Fiera di Roma, su una superficie da renderla la mostra più grande d'Europa, Il mercato dei fiori; Il porto di Fiumicino e il nuovo bacino turistico, i suoi scavi, il porto di Traiano; l'Aeroporto; Ostia, con, Cineland, la Riserva, il Porto di Roma, Ostia Antica e Acilia, con l'antico tracciato della Via Ostiense e le aree sepolcrali, il suo Artigianato, il Polo industriale, supporto indispensabile per il XIII, sono alcune delle tante perle che adornano questa parte di territorio.
Ben venga questa ciclone naturale che potrebbe creare un nuovo, congeniale assetto, con uomini interessati e presenti, pronti a soddisfare le richieste dei cittadini tutti, fin qui lasciati al loro destino, salvo contentini.
È evidente che bisogna unire queste realtà in un tutto armonico, finalizzato al miglioramento complessivo del Quadrante da renderlo sincronizzato per lo sviluppo.
Il pomo della discordia resta tuttavia Ostia Antica, realtà archeologica legata con doppio filo ad Ostia, che Acilia vorrebbe incorporare.
L'iniziativa non riuscirà ad ottenere il completo, equilibrato successo se prima non avrà definito con l'autodeterminazione il proprio confine.
Spetta "al litorale il ruolo del salotto buono e di rappresentanza, l'atelier; all'hinterland la sua funzione e capacità di supporto. Entrambi non possono dipendere dall'inerzia derivante dalla crescita contemporanea, ciò può essere facilitato se ognuno si autogestisce, dedicandosi a tutto campo alle precipue, distinte peculiarità, così da valorizzare sia lo sviluppo turistico sia quello economico dei due Enti".
Bisogna aver memoria dei passati errori sulla scissione per non commetterne d'uguali.
Avremo due Consigli d'amministrazione; auspicabile la costituzione di un Consiglio Superiore di coordinamento del Quadrante Ovest per fondere le eventuali iniziative comuni e pianificare e rendere di facile attuazione e soluzione tutti i problemi, che non sono pochi.
In quest'arena scenderanno in campo nuovi inesperti politici; si confronteranno e capiranno anche che "altro è parlare, altro è governare".
Il Comitato promotore, anche se non raggiungesse l'obiettivo prefisso, otterrà maggiore ascolto ed attenzione per Acilia e Dintorni.

Giorgio Bertusi
presidente dell’Asshotel Ostia




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sommario n° 71 - Feb. '03