Il racconto di Zeus
Il Bagno
di Kina

Nella vasca l'acqua era arrivata quasi all'orlo, chiusi il rubinetto, e mi vennero in mente episodi d'infanzia.
Quando chiedevo a mia madre come fosse fatta una vasca da bagno, lei rispondeva: "È grande come una piscina…"
E io desideravo avere una vasca da bagno.
Sono riuscito a realizzare questo sogno solo da adulto, quando ho iniziato a lavorare.
Tra tanti saponi e sali non sapevo cosa scegliere, quindi feci fare al caso "Pelle soffice effetto rivitalizzante…" questo diceva la scritta, l'etichetta sul retro della confezione assicurava una perfetta ripresa dalle fatiche quotidiane.
Svuotai un quarto del contenuto, avevo intenzione di rendere la mia pelle poltiglia, quindi organizzai in modo che tutto fosse a portata di mano, telefono, musica…
Iniziai a spogliarmi e nel frattempo sceglievo un CD, musica straniera no, volevo cantare a squarciagola dietro al cantante, quindi musica italiana!
Quando iniziarono le prime note ero già immerso e il calore mi dava i brividi fin dietro la nuca, la schiuma da compatta, cedette sotto il mio peso per tornare lineare sopra di me come un mantello candido di fiocchi di lana, l'aroma sprigionato dall'acqua calda penetrò nel corpo e nelle narici, chiusi gli occhi… un attimo perfetto!
La pioggia aveva iniziato a cadere e batteva sul vetro sempre più violenta fino a quando divenne un acquazzone, che sovrastò la musica, poi la corrente elettrica andò via e il bagno sprofondò nel buio e nel silenzio, solo il rumore dell'acqua dentro e fuori, splendido!
Lentamente gli occhi si abituarono alla debole luce della finestra, tutto il quartiere era al buio.
Ero tornato nel ventre materno, spettatore di un mondo che cullandomi e provvedendo ad ogni mia necessità, mi aspettava.
Di nuovo immagini lontane e confuse iniziarono a scorrermi nella mente, quando ero piccolo la mattina mi trovavano sempre di traverso nel lettino, e mia madre ridendo, diceva : "La stessa posizione che avevi quando ti aspettavo"…lei era la memoria della mia infanzia… ed ora non c'era più, da molto tempo…
Una malinconia mi strinse il cuore, il turbinio dei pensieri si calmò, probabilmente mi assopii, mentre l'acqua iniziava a freddarsi, di soprassalto ripresi coscienza quando tornò la luce e ricominciarono i rumori.
Terminai il bagno sulle note della canzone… ma non avevo più voglia di cantare.

I Racconti di Zeus
Somm. Feb. '03 - N° 71