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di Vittorio Romano






Presentato in un'affollata conferenza stampa, nella sala Massimo Di Somma in Municipio, il programma di riqualificazione urbana per Ostia Ponente.
Il fine dell'intervento è quello di sottrarre quest'area al degrado grazie ad una compartecipazione di fondi pubblici e privati.
In concreto i privati hanno stanziato circa 160 miliardi di vecchie lire in cambio della possibilità di costruire nuove cubature residenziali (133.000 m.c.), turistico ricettive e commerciali (67.000 m.c.); lo stato ha poi aggiunto 40 miliardi di lire ai finanziamenti privati.
Un modo innovativo dunque per trovare fondi, osannato da chi aspetta da anni un cambiamento nell'area più abbandonata di Ostia, criticato da quanti pensano che il sistema fognario non reggerà i nuovi 1.500 residenti.
I duecento miliardi così raccolti saranno usati per:
· Acquisizione ed assestamento della pineta Acqua Rossa, 90 ettari di verde per lungo tempo abbandonati
· Realizzazione centro anziani, mensa sociale e centro accoglienza per donne con minori in via Vasco de Gama
· Realizzazione centro socio - sanitario per portatori di handicap
· Edificazione scuola materna e asilo nido in via del Sommergibile
· Lavori di adeguamento dell'impianto fognario di raccolta e smaltimento per dispersione delle acque piovane.
Da segnalare inoltre gli interventi sulla viabilità con la sistemazione di via dell'Acqua Rossa, il prolungamento di via Casana e la realizzazione di una piazza pedonale in via dell'Idroscalo, e gli interventi di risanamento delle parti comuni di 43 fabbricati residenziali.
Il costo degli interventi sopra menzionati è la costruzione di nuovi palazzi, negozi e alberghi, e la cessione di un'area verde agli speculatori.
Il prezzo è alto. Ma se questo è l'unico modo per reperire fondi e l'alternativa è lo status quo, non resta che sperare nell'immediato inizio dei lavori.

XIII Municipio
Sommario n° 71 - Feb. '03