Zeus n° 69 - Dicembre 2002
Brevissime




Abita all'Infernetto il bimbo prodigio del fumetto italiano
 
 



Professione "fumettaro". Per Luca Vacchelli, un bambino che vive a all'Infernetto, occhi vispi e occhiali sul naso, è qualcosa tra sogno e realtà.
Lui non ha dubbi: "Da grande questo sarà il mio mestiere".
La passione c'è, visto che traccia schizzi di guerrieri spaziali, cani, gatti e astronavi da quando aveva tre anni.
Adesso si è addirittura inventato un suo personaggio: Bingo, cane "raddrizzatorti" che, un po' come Peter Parker divenuto l'Uomo Ragno dopo la puntura di un insetto, ha acquisito superpoteri cadendo in una fogna.
Dicono che Luca sia bravo, molto. Lo considerano qualcosa più di una promessa Rinaldo Traini e Luca Raffaelli, gli organizzatori delle due più importanti mostre romane di fumetti, rispettivamente Expocartoon e Romics, che gli hanno concesso degli spazi per mostrare le sue tavole.
Luca si è messo a venderle, per gioco: 1 euro ciascuna, racimolando una sessantina di euro.

 
 

 
 
La protesta dei giovani di Villa Maraini: ridateci la spiaggia!
 
 
 

In origine c'era una spiaggia custodita dai bagnini Spqr, quella al Lungomare Amerigo Vespucci, davanti al camping Internazionale.
Assieme ad altre del XIII Municipio, nel 1997 con un bando ne venne affidata la gestione a privati.
Vinse una cooperativa sociale, quella degli ex tossicodipendenti di Villa Maraini.
Che ora non ci sono più: il parlamentino di via Claudio, scaduti i termini della concessione, ha avviato un altro bando, vinto da un'altra cooperativa.
Secondo l'opposizione di centrosinistra, l'iter di assegnazione avrebbe subito delle irregolarità, tanto che il Consiglio Comunale ha approvato nei giorni scorsi la richiesta di un'indagine amministrativa sull'affidamento.
Secondo la giunta municipale di centrodestra invece il procedimento è regolarissimo e le accuse sono pretestuose, finalizzate a impedire la semplice riconsegna della spiaggia da parte dei giovani di Villa Maraini, che hanno manifestato davanti al parlamentino di via Claudio.
Arrabbiatissima Patrizia Ninci, consigliera della Margherita e presidente della commissione Controllo e Garanzia del XIII: "Nell'affidamento esistono vizi di forma, segnalati anche da una nota dell'Avvocatura comunale, per questo è necessaria l'apertura di un'indagine conoscitiva. Del resto il presidente Davide Bordoni sinora si è rifiutato di fornire qualunque chiarimento".

 
 

 
 
Giovane di Ostia muore precipitando con il kite surf
 
 


Un incidente mortale assurdo. Un volo a trenta metri d'altezza appeso al kite, l'aquilone utilizzato nel kite surf, lo sport acquatico di moda sulle spiagge.
Poi un improvviso vuoto d'aria, o forse una raffica di scirocco più violenta, impossibile da controllare.
Fatto sta che Michele Magno, 42 anni, è precipitato sulla battigia dello stabilimento "la Marinella", a Ostia.
Subito sembrava non si fosse fatto nulla, solo una frattura alla gamba.
Invece nella caduta aveva riportato un'emorragia interna.
Verso le undici della tragica mattinata Michele Magno ha infilato la muta ed è entrato in acqua.
Ha preso la ricorsa e alla prima raffica è decollato, manovrando l'aquilone con il trapezio, una specie di "cloche" attaccata al kite con funi lunghe una ventina di metri.
Il surfista ha preso a saltare onde una dopo l'altra, restando per aria svariati secondi e allontanandosi da riva di circa trecento metri.
Ma ad un tratto l'imprevisto: una fortissima ventata di scirocco lo ha sollevato, risucchiandolo verso la battigia.
Una folle corsa a trenta metri d'altezza, trascinato dalla raffica che ha reso ingovernabile il kite surf.
Poi la caduta sulla spiaggia.

 
 

 
 
Borse dei giocatori della Lazio tagliate: il reo è di Casalpalocco
 
 


"Ho tagliato quelle borse perché sono romanista".
Confessione stringata, di poche parole. Davanti agli agenti della Polaria di Fiumicino, il colpevole ammette tutto. Quasi con orgoglio.
L'interrogatorio si conclude alle 14 e 20, a una quarantina di minuti dal "delitto", cioè la scoperta che dopo il check in erano state squarciate le borse sportive dei giocatori della Lazio caricate sul volo Alitalia diretto a Graz, dove era in programma la partita di coppa Uefa con lo Sturm.
Ad accorgersi della "strage" sono stati gli addetti allo stivaggio, mentre stavano caricando le valige.
In ogni borsa c'era un taglio orizzontale, sempre uguale, ripetuto metodicamente, come in una catena di montaggio.
L'allarme al 113 è stato dato alle 13 e 40. Dieci minuti più tardi il dirigente della Polaria Gianni Brugnoli aveva già fatto controllare il personale della "baia" smistamento valige del terminal internazionale.
In quel momento c'erano una quarantina di persone in tutto, la ristretta "rosa" dei possibili colpevoli.
Uno dei tecnici della società addetta alla manutenzion del Bhs, l'impianto computerizzato che seleziona, controlla e convoglia i colli dal check alle stive degli aerei, è stato trovato con un coltellino infilato dentro la tasca dei pantaloni.
I sospetti si sono inevitabilmente indirizzati su di lui.
Mezzora dopo, davanti al capo della squadra giudiziaria della Polaria, Gianfranco Petralia, il tifoso giallorosso, un uomo di 30 anni senza alcun precedente penale che abita a Casalpalocco, ha ammesso tutto.

 


 
 
Alluvione di Ognissanti: la giunta capitolina stanzia 250 mila euro
 
 


Per l'alluvione la giunta comunale ha stanziato 250 mila euro per i primi interventi d'emergenza: serviranno per pulire strade e case.
"Verrà anche chiesto un contributo straordinario al Governo", dice il delegato capitolino per il litorale Paolo Orneli.
E c'è anche chi parla di "catastrofe evitata per un soffio".
Secondo Franco De Luca, presidente del comitato di quartiere di Saline Ostia Antica accusa: "23 centimetri d'acqua non sono poi così tanti. Cosa sarebbe successo se non avesse smesso di piovere?".

 


 
 
Rissa tra Pro Calcio Acilia e Papizone.
"Coinvolto" il re del gossip Papi...
 
 


Il presidente voleva ritirare la squadra dal campionato: per lui l'arbitro li aveva troppo danneggiati con espulsioni sospette.
Lo "sponsor" poi lo ha bloccato: "Proseguiamo. Così faremo vedere chi siamo”.
È accaduto nel campionato provinciale degli juniores, girone G.
La partita finita in rissa (volati calci e pugni, l'arbitro braccato da giocatori e tifosi si è rifugiato negli spogliatoi, tre "Volanti" lo hanno scortarlo poi a casa) era tra il Papizone e la Pro Calcio Acilia.
La prima è una formazione "battezzata" e sponsorizzata col nome del sito internet del re del gossip, Enrico Papi, presentatore tivvù.
La baraonda scoppia a causa di un rigore a fine partita, con le squadre sul 2 a 2.
Al fischio contro, la bombonera del Papizone, che gioca all'Ostiense, esplode: tifosi in campo, risse, sugli spalti mamme in lacrime.
Fra raffiche di espulsioni, l'arbitro sospende la gara, assegnando la vittoria alla Pro Calcio.
A caldo, il presidente del Papizone, l'imprenditore Walter Ventura, sbotta: "Direzione del match a senso unico: è la peggiore giornata calcistica della mia vita. Penso seriamente di togliere la squadra dal campionato”.
Papi però corregge il tiro: "Nessun ritiro, sono state intemperanze normali in ogni campo: se i ragazzi hanno sbagliato, la squalifica è sacrosanta".
Chi rischia, secondo lo "sponsor" Papi, è solo il presidente Ventura.
"Meglio che la squadra si comporti meglio e risalga in classifica, sennò l'anno prossimo potrebbe saltare lui.”

 


 
 
 
 

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