La poltrona

Meditate, gente, meditate!

a cura di Carlo Barretta




La proposta avanzata, prima dell'estate, dal sottoscritto, di raccogliere cinquemila firme per la costituzione di un nuovo Municipio nell'ambito dell'Entroterra, ha avuto un effetto deflagrante.
Vi è stato un susseguirsi di articoli sui giornali locali, di prese di posizione da parte degli amministratori, di tentativi di contrabbandare vecchi e peraltro insufficienti stanziamenti come risolutivi dei mali endemici del territorio.

Una fibrillazione, che per il periodo in cui si è manifestata, la dice lunga sulla bontà dell'idea.
Qualcuno ha cominciato a pensare che non di un annuncio si trattava, bensì di una volontà chiara e motivata di procedere verso un obiettivo vitale per l'Entroterra.
Ai primi sorrisetti di sufficienza si sono succedute valutazioni più ponderate.
Tutto ciò non può che stimolare chi scrive, ed il comitato che si sta costituendo, a continuare sulla strada intrapresa.

Tanto più che le migliaia di adesioni entusiastiche da parte dei cittadini, che hanno espresso il loro consenso tramite posta elettronica ci conforta ulteriormente. Noi vorremmo che si evitassero le crociate pro e contro l'iniziativa.
La nostra vuole essere semplicemente una proposta che metta al centro il cittadino, il quale in modo del tutto autonomo, potrà avvalersi degli istituti di democrazia popolare e chiedere, se lo ritiene opportuno, al Consiglio Comunale di pronunciarsi in merito. Nei discorsi dei politici si esalta sempre il ruolo del cittadino, si sollecita costantemente la sua partecipazione ed il suo impegno, però, stranamente, quando il cittadino si muove si ha paura e lo si vuole dissuadere.

È un'evidente contraddizione, che può sembrare incomprensibile ad un osservatore superficiale.
Lo si capisce bene, invece, se si guardano attentamente gli interessi in campo.
Fulgide carriere politiche, o presunte tali, che potrebbero subire battute d'arresto oppure orticelli particolari che in futuro non potranno più essere coltivati. Questo è il vero motivo.
Con tutto questo, gli interessi del cittadino e i suoi bisogno non hanno nulla da spartire.
È giusto, pertanto, proseguire con più lena nell'iniziativa e lasciare il ruolo di protagonisti a coloro che, giornalmente e ormai da tempi biblici, pretendono una qualità della vita migliore, consentendo inoltre un rilancio dell'Entroterra sia dal punto di vista economico che dei servizi.
Consentiteci pertanto di essere soggetti attivi del nostro futuro; smettetela, per favore, con i vostri giochini.
I cittadini di questa parte del territorio sono stanchi e da tempo hanno smesso di credere nelle favole, soprattutto quando sono di pessima qualità.
Per il mese di dicembre è prevista l'apertura dei banchetti per la raccolta delle firme.
Solo allora capiremo tutti quando forte sia la volontà degli abitanti del territorio.
Lasciare che i cittadini si esprimano liberamente è un principio fondamentale della democrazia e chi di questa parola ne fa un uso continuo non dovrebbe avere paura. Altrimenti si potrebbe pensare ad un'eventuale coda di paglia.
Meditate, gente, meditate!

La poltrona
Il Decentramento
Sommario n° 66 - Set. '02