Le Saette di ZEUS

Taglia stretta

di Edoardo Foti

Non è colpa di nessuno ma quando un vestito, nel tempo, diventa stretto si rischia di scoprire le caviglie, la pancia, i polsi e diventa difficile il movimento.
Forse è meglio comprarne uno nuovo. Altre soluzioni non risolvono il problema.
Purtroppo, di solito, ingrassano le parti periferiche: fianchi, glutei e gli addominali diventano lardominali.
È quello che è successo negli ultimi venti anni nel territorio del nostro Municipio.
Ostia si è ingrandita e l'entroterra ha più che raddoppiato popolazione e metri cubi di cemento. I problemi, già esistenti e gravi dieci anni fa, si sono moltiplicati in modo geometrico.
La gestione dell'esistente è resa improponibile già dalla scarsità di risorse sia economiche che umane.
Il Servizio Giardini, ad esempio, con le sue risorse, notoriamente al di sotto delle necessità di un territorio così vasto, può solo garantire un minimo di interventi per Ostia e solo in modo occasionale per l'entroterra.
Le risorse economiche per mantenere decorosamente il manto stradale del territorio sono esigue e, quindi, sono soggette a priorità.
Capirete che il ricorso alle priorità è l'unico modo per amministrare una realtà completamente cambiata come ho accennato. A questo punto, purtroppo, il gioco si complica e diventa faticoso per l'entroterra inserirsi dentro quelle priorità.
Provo a formulare un elenco di fatti e cose che possono, a mio modesto parere, condizionare e definire una griglia di priorità: vocazione turistica per Ostia, artigianale e servizi per l'entroterra, peso economico delle associazioni commerciali, turistiche e balneari più forti ad Ostia che nell'entroterra, rappresentanza politica nell'amministrazione più numerosa di Ostia.
Potrei continuare ma lo spazio della rubrica non me lo consente.
Mi limito a porvi qualche interrogativo.
Secondo voi, i prossimi insediamenti edilizi, perché ci saranno, dove verranno ubicati e chi decide? Chi si oppone?
E la rete viaria, semmai qualcuno se ne farà carico, sarà potenziata prima o dopo?
Qualcuno sta pensando e si sta impegnando a far crescere l'idea che l'entroterra ha bisogno di autonomia.
Ci vuole un vestito su misura nuovo, comodo. In sintesi, un Municipio nuovo: dal Canale della lingua a Vitinia (quartiere schiacciato dalle priorità del Torrino), da Dragona all'Infernetto.
Un Municipio con i suoi finanziamenti, Ufficio tecnico, Servizio giardini, mezzi pubblici, Vigili urbani e carabinieri.
C'è una certa osmosi verso la politica virtuale fatta di promesse, annunci e prediche virtuose. Confucio diceva, infatti, che un uomo non deve predicare quello che fa se non fa prima quello che predica.
Molto saggio.

Le saette di Zeus

Somm. Giu. '02 - N° 64