La poltrona

Qualcosa si sta muovendo

a cura di Carlo Barretta






Dopo anni, durante i quali, l'entroterra si è limitato a vivacchiare, come una sorta di parente povero alla corte di due realtà schiaccianti, quali Roma ed Ostia, sembra che qualcosa si muova.
Si avverte nei discorsi dei residenti un grossa insofferenza ed una voglia di rifiuto, a fronte degli innumerevoli problemi mai risolti dalle amministrazioni capitoline e locali che nel tempo si sono succedute.

Problemi che investono giornalmente più di centomila abitanti, i quali si trovano a far i conti con una viabilità cervellotica, una sanità fatiscente, con trasporti irrisori ed un sistema scolastico insufficiente nella quantità di aule ed al limite della praticabilità.

Questa la situazione ad oggi, domani le prospettive non sembrano poter migliorare stante i nuovi insediamenti che si preannunciano dalle parti di Madonnetta.
Insediamenti, che aldilà dell'entità dei volumi edificabili, andranno indubbiamente a scaricare migliaia di nuovi abitanti, aggravando ancor di più il panorama generale, senza che i residenti possano intervenire in modo diretto sulle decisioni.
È tempo di rivendicare il nostro protagonismo.
Un territorio, vasto quanto Milano, non può essere governato da un unico Municipio, dalle scarse risorse e manovrato dai poteri economici di Ostia.
La legge che a suo tempo, istituiva e disegnava le circoscrizioni, appare irrimediabilmente superata. Bisogna, con serenità e realismo, prenderne atto e pensare di sostituire quella circoscrizione, oggi mancante, dopo il distacco di Fiumicino.

Il nuovo Municipio di Acilia, non può e non deve rimanere un pio desiderio, è una necessità condivisibile, suppongo, anche da Ostia.
Queste due parti del territorio non hanno vocazioni comuni, piuttosto urgono due politiche, due strategie diverse.
La prima indirizzata verso un turismo avanzato e moderno, la seconda diretta al terziario e alla ricompattazione di un territorio, per la gran parte venuto su spontaneamente.
Due azioni che si elidono a vicenda.
Su questo aspetto è necessario che il presidente del Municipio, i consiglieri, le forze politiche, le associazioni ed i media, aprano un dibattito tendente a dare risposte concrete ed una strategia per il futuro.
Non è tempo di arroccamenti sterili ed infruttuosi, bisogna guardare avanti con fantasia ed inventiva. Limitarsi a tirare a campare, porta ad aggravare in modo irriversibile i problemi.

Il comitato per la raccolta delle firme, affinché l'entroterra possa divenire Municipio è quasi pronto e si pensa di poter partire per l'autunno.
In questa prospettiva si potrebbe pensare anche all'accorpamento di Vitinia, territorio, quest'ultimo, compresso fra l'Eur ed il Torrino.
Un Municipio che si estenda da Dragoncello fino a Vitinia, dall'Infernetto al Canale della Lingua, appare comprensivo di realtà omogenee ed in grado di sviluppare interventi razionali e sinergici.
ZEUS potrebbe aprire un serio dibattito in proposito ed i suoi lettori potranno, se lo vorranno, esprimere il loro parere anche utilizzando l'indirizzo di posta elettronica: Aciliamunicipio@hotmail.com.
Si attendono suggerimenti, critiche e speriamo, tanti consensi.

La poltrona
Sommario n° 64 - Giu. '02