Una drammatica situazione
di Dario Bensi






Da Zeus n° 64 - Giugno 2002



Si è svolto in XIII un consiglio straordinario per affrontare la drammatica situazione della Ligabue, società appaltatrice degli Aeroporti di Roma per la gestione del catering che, a causa del suo fallimento, ha prodotto disoccupazione per ben 377 lavoratori, che ormai da 6 mesi non percepiscono nessuno stipendio.
Ad esso hanno partecipato, oltre ad una nutrita schiera di lavoratori e rappresentanti sindacali della Ligabue, anche il sindaco di Fiumicino Bozzetto, il rappresentante della Provincia, consigliere Nardini e, per il Comune di Roma, il consigliere Orneli.
Dagli interventi susseguitisi da parte di tutte le forze politiche del Municipio  e dai  rappresentanti  delle  Istituzioni  sembrava  che gli unici

"cattivi" sui quali scatenare le proprie ire fossero la società Ligabue e gli Aeroporti di Roma, senza riflettere su chi permette alle stesse società di fare il bello e il cattivo tempo.
Già nel passato governo di centrosinistra, le politiche sul lavoro, grazie e soprattutto a forti pressioni centriste, hanno subìto uno stravolgimento, con privatizzazioni selvagge e con forme contrattuali sempre meno garanti del lavoratore.
Fenomeno che, con l'avvento del governo Berlusconi, si è ulteriormente amplificato, portando società come AdR., Acea, Alitalia, Telecom e tante altre, al frazionamento dei propri servizi e affidamento in appalto a società private senza nessuna garanzia per i lavoratori e, soprattutto, ad uno smembramento degli stessi facendo perdere loro forza contrattuale e permettendo ai privati l'applicazione di contratti capestro e senza nessun ammortizzatore sociale.
Malgrado altre aziende, appaltatrici di AdR corrano gli stessi rischi della Ligabue, i 370 lavoratori si trovano da soli a manifestare per il loro posto di lavoro.
È stato veramente penoso sentire gli interventi di rappresentanti di forze politiche che, nonostante siano i veri colpevoli di questo sistema, si ergono a difesa dei lavoratori!
Regione, Provincia, Comune di Roma e di Fiumicino sono azionisti della AdR e la loro presenza nel consiglio di amministrazione, anziché essere finalizzata alla garanzia di corretta gestione della società e quindi alla garanzia occupazionale, si limita ad una spartizione degli utili che, con uno slancio di generosità, hanno messo a disposizione dei lavoratori della Ligabue.
Mi chiedo: in una società che è in attivo (utili) significa che tutti sono stati pagati e allora perché i lavoratori della Ligabue non percepiscono stipendi da 6 mesi?
Perché debbono sentirsi assistiti da un fondo di solidarietà messo a disposizione dalle istituzioni sopra menzionate? Quelli sono soldi loro, che hanno guadagnato con la propria opera.
Queste vicende dovrebbero farci pensare a quale futuro vanno incontro le future generazioni: siamo accusati di essere un partito vecchio, garantista, non adeguato ai tempi.
Ebbene se questi "tempi" sono quelli che stiamo vivendo, siamo felici di essere "vecchi e garantisti" perché crediamo profondamente nella dignità dell'uomo.

Dario Bensi - consigliere Rifondazione Comunista in XIII

Maggioranza e Opposizione
Sommario n° 64 - Giu. '02