da Zeus n° 64 di Giugno 2002
Migrazioni
di Vittorio Romano

Ci sono. È inutile negarlo.
Vengono dallo Sri Lanka, dalla Somalia, dalla Romania.
Abitano minuscole stanze della Madonnetta o dividono in ottanta le villette dell'Infernetto. Ci attendono all'uscita della GS, portano i nostri carrelli fino alla macchina prima di chiederci in un pessimo italiano un posto di lavoro qualunque.
Qualcuno è per strada, altri in pineta, ai semafori, dal benzinaio.
Così, nel migliore dei casi, li immaginiamo noi. Alcuni stanno nettamente peggio, altri ancora sono in Italia da tempo e progettano di rimanere ancora.
In questa rubrica vogliamo raccogliere storie di migrazioni, integrazioni mancate e riuscite, piccole solidarietà e grosse ingiustizie della vita di tutti i giorni tra Ostia e Casalpalocco.
Non ci limiteremo a raccontare storie, a pubblicare le lettere che ci manderete, non saremo uno sguardo asettico e distaccato, tenteremo di analizzare le conseguenze che la Bossi - Fini (legge sull'immigrazione, attualmente in Parlamento) avrà sul nostro territorio, aspetteremo la sanatoria, rifletteremo sul ruolo delle parrocchie, e sulle posizioni dei politici locali.
Non denunceremo nessuno dei tanti costruttori dell'Infernetto che hanno trasformato le loro case in contenitori di loculi, al di là di ogni minima norma di igiene e sicurezza, coloro che si sono arricchiti affittando per un milione al mese (a persona) stanze di 6 mq con tre letti.
Pur volendo vedere in galera questi schiavisti del 2002 non possiamo rischiare di privare di un letto chi non ha alternative.
D'altronde senza un contratto di affitto non possono avere il permesso di soggiorno, senza permesso di soggiorno non possono avere un lavoro e senza lavoro non possono pagare l'affitto.
Il problema casa, badate bene, non esiste solo per i migranti, ma per loro la metà degli annunci su Porta Portese non è valida: "Appartamento zona Acilia, 200 euro NO IMMIGRATI".
Pochi riescono a comprendere l'anticostituzionalità di simili annunci, e pochissimi si spingono fino al punto di pagare i contributi per il lavoro della domestica.
Uno su cento capisce che andare a messa la Domenica esclude tutta una serie di comportamenti persino nei confronti dei migranti.
Ma per ogni brutta storia ce ne sono altre mille che restano nell'ombra. Famiglie di stranieri che sono state interamente adottate da generosi palocchini, mamme che mettono annunci per trovare lavoro a tutti, scuole di italiano gratuite e sportelli legali.
Raccontateci queste storie. Nel frattempo, attenzione alla sanatoria.

Delle migrazioni

sommario n° 64 - Giu. '02