Quelli che...
è arrivato l'Euro!

di Bianca Maria De Luca



Da Zeus n° 59 - Gennaio 2002



Il quartiere di Acilia si distingue ancora per la "vivibilità a dimensione umana": la vecchietta che compra un etto di ricotta, il nonnetto che prende l'amaro al bar, quelli che si lamentano alle file alla posta, sono persone che ci troviamo accanto ogni momento.
Parliamo della categoria dimenticata degli anziani, quella che non ci vede tanto bene, e non sa distinguere 1 centesimo dai 2, (perché si è avuta la bella idea di incidere un mondo vicino ai due numeri ) ... e pertanto scambia le monetine bronzate per quelle dorate da 10 e 20 centesimi.
E fin qui è una passeggiata! Ma quando il nonno crede che lo "freghi" sul resto, allora iniziano i guai.
Si contano e ricontano gli spiccioli ma i nonni non si convincono, colpa anche della doppia circolazione e, come al solito, della filosofia romanesca del tira a campare, domani imparo a contare la nuova moneta.
Per la gioia dei media che distribuiscono informazioni preconfezionate da garantisti ad oltranza, facendo un terrorismo psicologico del quale non si sentiva proprio il bisogno, come se andare da un commerciante significasse dover subire una truffa.

Da 4 o 8 lire... E quelli che ... quando si riuniscono a gruppetti davanti al bar a fare pronostici, mica delle partite di calcio domenicali!, ma su quando verranno tolte dalla circolazione le fusaje (a proposito i romani hanno coniato vari termini per questi soldi un po' bistrattati per il loro scarso valore: da ceci a fagioli, per rifarci agli ortaggi, non ultima la fusaja, il famoso lupino).
E quelli che ti chiedono …quanto fa in lire italiane? Insomma non si vede l'ora che arrivi il primo marzo, così avremo qualcos'altro di cui lamentarci.
A tal proposito: e se invece parlassimo del “conflitto di interessi”?
Risposta del “nostro”: ecchedè?

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