Assessorando
a cura del Dr. Fabrizio Testa



Da Zeus n° 59 - Gennaio 2002





Una nuova politica culturale
per il nostro territorio


Cari lettori di Zeus,
mi sono molto interrogato su quello che doveva essere il mio ruolo di assessore di "Destra" al momento di pensare una politica culturale per il nostro territorio.

Una Destra che finalmente è, dopo anni di isolamento, al governo del Paese e di questo Municipio.
Una Destra che avverte una priorità: "rinnovare la cultura italiana".
Sento forte il compito di aprire le porte, spalancare le finestre e fare entrare aria nuova. In quanto quella che vi si respira è ancor oggi asfittica, aria di chiuso, di conventicole, di piccole rendite di posizione, di vecchie fruste e cerchie di potere.
La Destra non è al governo per amministrare l'esistente.
Il destino, la vocazione naturale della Destra è un'altra. Quella di ridestare e rinnovare insieme le tradizioni migliori della nostra cultura.
Favorendo lo sviluppo di politiche culturali che attendono da tempo di venir fuori.
Per fare un esempio, ridare slancio e respiro alla scuola integrando le attività culturali con quelle scolastiche.
Perché un popolo che promuove e difende la propria lingua e la propria cultura nazionale è un popolo che ha rispetto di sé e non ha perso il senso della propria anima e del proprio destino.
Alla Destra politica oggi è richiesto questo, non solo perché lo ha nel suo stesso Dna, ma anche perché ne ha le energie e le forze latenti.
Nei molti anni di isolamento, di estromissione dai canali di potere della cultura ufficiale, la Destra che pensa, la Destra con potenzialità creatrici, non si è spenta, ma ha saputo lavorare ed elaborare idee e progetti alternativi.
Ora vi è la possibilità di porre finalmente in atto questo potenziale. Di realizzarlo nella realtà quotidiana.
È un'occasione, più che storica: unica.
Perderla sarebbe un crimine contro noi stessi e, soprattutto, contro questo povero Paese che merita di più e di meglio.

Assessorando

Sommario n° 59 - Gen. '02