Castelfusano: 16 mesi dopo
di Clotilde De Meo


Tempi e modalità di ricostruzione ancora incerti per la pineta di Castelfusano.
A sedici mesi di distanza dal grave incendio che ne distrusse circa 300 ettari, superficie pari a quella di 350 campi di calcio, il destino della zona verde più estesa del litorale romano è stata di nuovo all'ordine del giorno nel corso del convegno Riforestazione, ricostruzione e monitoraggio della pineta di Castelfusano, organizzato lo scorso 24 novembre dal prof. Aldo Milesi nel quadro del premio internazionale Ostia, Mare di Roma.

Allo stato attuale, l'opera di bonifica che doveva concludersi lo corso ottobre non è ancora stata ultimata e ancora oggi è sconsolante quell'immensa cicatrice visibile anche dalla Cristoforo Colombo.
Provincia, Regione e Comune, responsabili in vario modo degli interventi di recupero, si sono trovate di nuovo a confronto sulle rispettive competenze, tra mancanza di fondi e lungaggini burocratiche, in un dibattito acceso in cui non sono mancate note polemiche, come quella sul ruolo del XIII Municipio, nel quale gran parte di Castelfusano si estende e che da diversi mesi chiede di entrare a far parte dell'ente di gestione della pineta.
"Il Municipio ha il diritto di ricoprire un ruolo di prim'ordine nel quadro della politica ambientale del suo territorio - ci ha dichiarato il presidente Davide Bordoni - così come dovrebbe essere presente un suo rappresentante nella Commissione Tecnico Scientifica istituita dal Campidoglio per la ricostruzione della pineta. Sono stati persino esclusi dalla squadra di giardinieri del piano antincendio per la difesa di Castelfusano, i mezzi e il personale al servizio dei giardini del Municipio che avevano collaborato attivamente nello spegnimento delle fiamme".
Richieste, queste, che la giunta di centrodestra, fin dalla prima settimana del suo insediamento, ha presentato al Sindaco Veltroni, motivata dall'esigenza di dare risposte concrete ai cittadini, privati della più estesa area verde del litorale, patrimonio ecologico, sociale, culturale.
Nel corso del convegno un contributo di quattro miliardi è stato poi annunciato dall'assessore all'Ambiente della Regione Lazio, Marco Verzaschi, che, aggiunti ai cinque promessi dall'assessore all'Ambiente del Comune di Roma, Dario Esposito, verranno utilizzati per acquistare le piante necessarie alla riforestazione: una somma considerevole che, nell'intenzione di molti, dovrebbe essere utilizzata per un progetto di ricostruzione in cui tutte le parti, compreso il Municipio XIII, possano confrontarsi e portare il loro contributo.
E dello stesso argomento si è interessata Beatrice Lorenzin, consigliere comunale di Forza Italia e membro della Commissione Ambiente in Campidoglio che lo scorso luglio ha presentato in Consiglio Comunale un ordine del giorno sul problema degli incendi.
"L'incendio di Castelfusano - ha dichiarato la Lorenzin - è l'ennesimo episodio che conferma la mancata attuazione di una opera di prevenzione. L'Assessorato all'Ambiente della scorsa amministrazione capitolina non è infatti stato capace di attuare un programma antincendio che tuteli effettivamente la città. Basti pensare che una metropoli come Roma, ancora oggi è priva di un piano di evacuazione. La situazione potrebbe essere migliorata attuando un piano di controllo dei parchi e delle aree verdi cittadine e al tempo stesso avviando una campagna di educazione antincendio che parta dalle scuole".

La pineta di Castelfusano

sommario n° 58 - Dic '01