Brevissime

Sparatoria al Grassi

Se lo è visto piombare addosso mentre impugnava un grosso coltello da cucina col quale aveva minacciato medici e infermieri del pronto soccorso.
E per fermarlo, la guardia giurata non ha potuto fare a meno di sparargli.
Un solo colpo di pistola che ha ferito alla gamba l'aggressore, uno squilibrato di cinquantadue anni.
Per cinque minuti l'uomo aveva terrorizzato l'astanteria dell'ospedale G.B. Grassi di Ostia affollata in quel momento, erano le 21.00, da una trentina di persone, tra personale sanitario e pazienti in attesa della visita.
Gerardo G., questo il nome dell'esagitato, con problemi di disagio psichico (è in cura al Dipartimento di salute mentale), è stato arrestato dagli agenti del XIII commissariato intervenuti subito dopo l'allarme al 113 dato dai vigilantes dell'Italpol.
Andrea Pandolfi, coordinatore dell'Ugl RmD, dice che "al Grassi occorre un presidio fisso, notte e giorno, delle forze dell'ordine. Il pronto soccorso è un far west dove tutto può accadere".



Oasi Lipu "no-fly zone".
 
 

Un'oasi ambientale vietata al volo di piper e aeroplani da turismo.
Una specie di parco naturale, gestita dalla Lipu, nel cielo: unici frequentatori autorizzati - dopo la disposizione di "no-fly zone" di Carlo Luzzatti, direttore del sistema direzionale degli aeroporti di Roma (Fiumicino, Ciampino, Urbe) - gli uccelli.
Migratori e stanziali.
L'esperiento è in corso dietro al porto di Ostia, dove un anno fa le ruspe hanno scavato una laguna di acqua salmastra grande come una cinquantina di piscine olimpioniche messe assieme.
Vi stazionano tanti volatili: gambecchi frollini, tarabusini, cappellacce, gallinelle d'acqua.
Per tutti però un comune timore: quello riguardante il passaggio dei piper da turismo, che li fanno allontanare.
Per questo Luzzatti ha vietato i voli sull'Idroscalo.
"I piper sono praticamente spariti - assicura Polinori, respon-

sabile dell'oasi - e l'altro giorno abbiamo assistito così al ritorno dell'airone bianco maggiore. Apertura alare, due metri. A Roma non l'avevo mai visto".



Castelfusano 1: a scuola le foto.
 
 

Il ricordo dell'incendio di Castelfusano diventa lezione di tutela ambientale.
Due mostre fotografiche - quella del fotografo professionista Pino Rampolla e di quelli dilettanti, ma per questo non meno gravi, del centro sociale Affabulazione - da fine settembre diverranno itineranti: i "clic" del disastro saranno esposti presso scuole elementari e medie di Ostia, Acilia e Casalpalocco.
"L'idea è che guardando quelle immagini, bambini e ragazzi possano cogliere appieno il valore dell'ambiente e del suo rispetto", spiega il presidente del XIII Municipio, Davide Bordoni, ideatore dell'iniziativa.
Nei primi piani delle immagini di Pino Rampolla, fotografo professionista, ci sono tronchi aperti come le fauci di mostri che eruttano fumo, grovigli orribili di rami pietrificati.
Poi i "clic" dei fotografi del centro sociale Affabulazione: ancora angoscia, smarrimento, il lastricato a gobbe dell'antica via Severiana, l'antica strada romana, che come un viottolo infernale, immerso tra fumo e vapori, si staglia tra le siepi di alberi arrostiti.



Castelfusano 2: raccolti 100 milioni.
 
 

È sempre viva, a un anno dall'incendio, l'attenzione per la sorte della pineta bruciata.
Circa cento milioni sono stati sinora donati dai romani per il recupero di Castelfusano.
"Saranno utilizzati per costruire un parco giochi in una radura carbonizzata", spiega il delegato del sindaco Paolo Orneli, ideatore dell'iniziativa.
Ma le offerte continuano a pervenire al contocorrente aperto dal Comune di Roma (il numero è 20618039, intestato a XIII Municipio/Comune di Roma - rinascita della pineta di Castelfusano).
Alla biblioteca municipale di Ostia sono giunte anche poesie, una trentina in tutto: alcune erano racchiuse in buste, assieme a foglietti da mille lire.
Le avevano portate dei bambini.
Ad Approdo alla Lettura sono stare premiate (da una giuria formata da Paolo Ruffini, ufficio cultura del XIII, Paola Pau, Donatella Zapelloni e Enzo Maisano, rispettivamente responsabile e dipendenti della Biblioteca municipale Elsa Morante di Ostia) le più belle. Menzione d'onore per Memento, di Simone Conza, 26 anni, che ha scritto la migliore.



Castelfusano 3: bagni off limits.
 
 

Per costruirli sono stati spesi 350 milioni di lire: un rivolo, nel fiume dei finanziamenti destinati alle opere del Giubileo.
E forse è per questo che quei cinque punti igienici (toilette, lavabi, persino docce) tirati su tra cespugli e alberi della pineta di Castelfusano, si sono ben presto trasformati in un monumento all'inutilità e allo spreco.
Gli allacci idrici non sono mai stati realizzati, diventando così strutture "off limits" per pellegrini e visitatori del parco.
Per trovare le toilette bisogna inoltrarsi con fatica tra sentierini che costeggiano rovi e radure.
Una volta arrivati, c'è poi la sorpresa delle grosse catene che sigillano gli ingressi.
Stanno lì dal novembre 1999 - come testimonia la ruggine abbondante che ha corroso i lucchetti e i cardini di porte e infissi -, quando in XIII circoscrizione venne annunciata la conclusione dei lavori.
"Manca soltanto l'allaccio idrico, questione di giorni", si disse.
Ad arrabbiarsi è adesso Stefano Cardinali, assessore municipale di An: "Ma da allora, per tubi e rubinetti l'acqua non è mai passata. E i bagni sono diventati terra di nessuno, proprio come accadde dopo i giochi olimpici".



Biblioteca: toccata quota 10 mila iscrizioni.
 
 

"Buongiorno, vorrei iscrivermi!" L'altro pomeriggio, questa richiesta.
Poi la sorpresa. Perché alla biblioteca Elsa Morante di via Cozza, a Ostia Ponente, dall'inagurazione dello scorso marzo è stata raggiunta la decimillesima iscrizione, tutte persone di Ostia, Acilia, Casalpalocco e Axa.
All'avvicinarsi del traguardo, la direttrice Paola Pau aveva deciso di consegnare un regalo simbolico, naturalmente libri, da consegnare al neoiscritto, chiunque fosse, proprio al momento di compilare il modulo.
Per la cronaca, il neoiscritto ha quattro anni e mezzo, si chiama Gianluca, ed era accompagnato dal fratellino Andrea, di 8, dal papà Fabrizio e dalla mamma Rossella.



Storia di 113, cane "groggy".
 
 

L'andatura groggy del pugile suonato.
Le zampe che a stento lo sorreggevano, barcollava sulla strada ciondolando a fatica tra marciapiede e asfalto.
Doveva davvero aver preso una brutta batosta dal suo avversario, quel pitbull trovato nei pressi della via dei Pescatori da una "volante" del commissariato di Ostia.
Sul muso segni pesanti di morsi, il pelo arrossato da numerose ferite.
Dunque impossibile farlo partecipare ad altri combattimenti nelle arene clandestine della pineta delle Acque Rosse e nei garage dei casermoni del "bronx" di piazza Gasparri: per questo il padrone ha preferito sbarazzarsene, lasciandolo andare.
"Centotredici" - così gli agenti hanno chiamato il cane -, sconfitto, claudicante per le ferite, come quei boxeur finiti che non vedranno più il ring, d'improvviso si è trasformato in rottame randagio: non valendo più nulla, ha smesso di servire a chi monopolizza le scommesse sulle lotte tra cani.



Flavia Tartaglini, campionessa di Palocco.
 
 

"Adesso? Ricomincia la scuola, è ora di mettersi a studiare".
Sedici anni, volto acqua e sapone, biondina. Studia al liceo classico Vivona, all'Eur, abita a Casalpalocco.
Flavia Tartaglini è una delle punte della squadra azzurra dei windsurfisti juniores: nello scorso settembre ha vinto il campionato nazionale nella categoria Aloha.
E ai mondiali di windsurf di Ostia è arrivata terza.
L'hanno già definita la "nuova Paola Sensini" (a Sidney la campionessa olimpica della classe Mistral).
Sul campo di regata della Lega Navale ha messo in fila tutte le rivali, francesi, tedesche e inglesi. Le sono sfuggite soltanto le due massicce polacche che poi si sono aggiudicate oro e argento.
Sportiva, Flavia ammette che sono state brave.
Ora però il prossimo impegno è quello della scuola: "Basta con il windsurf, per qualche mese starò soltanto sui libri".



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Sommario n° 56 - Ott. '01