1000 GRAZIE
del Dr. Fabrizio Testa




Da Zeus n° 53 - Giugno 2001



È una di quelle situazioni in cui diventa difficile anche ringraziare.
Sembrerà strano ma le parole, anche a chi (come me) a volte ne fa abuso, in questa occasione sembrano non uscirmi.
Comunque visto che da qualche parte devo cominciare, non posso che ringraziare tutti coloro che mi hanno permesso di raggiungere un risultato elettorale di tale rilevanza.
Una squadra di calcio anche con il centravanti più forte del mondo è de-

stinata alla sconfitta se non ha una difesa adeguata ed un centrocampo pronto a rubare palla e ripartire, lo stesso vale per una squadra elettorale.
La mia vittoria personale è in realtà la vittoria di un gruppo che ha lavorato giorno e notte spinta esclusivamente dallo spirito di squadra e che ha investito in un progetto, quello di migliorare la qualità della vita del nostro territorio.
Uscito dai ringraziamenti, nei quali l'emozione mi impedisce di essere razionale voglio passare alla vergognosa gestione della macchina elettorale.
E sì, l'Italia made in Ulivo è riuscita nell'arco di una legislatura a trasformare in lusso anche il diritto al voto.
Riesce a farcela solo chi è abbastanza giovane ed allenato per reggere tre ore in piedi o chi può ingaggiare una baby sitter per passare la domenica al seggio.
La famosa stampa estera, quella brandita come una clave dal centrosinistra per ogni trafiletto su Berlusconi, mostrava le immagini dei nostri elettori in coda con lo stesso piglio utilizzato per il voto in Kosovo o in Algeria.
Levando l'audio dalla BBC o da France 2 e limitandosi a guardare le ambulanze ferme davanti ai seggi, le bottiglie di minerale contese da dieci paia di mani e le pizze divise tra bambini piagnucolosi e anziani al limite del collasso, si sarebbe potuto pensare alla prima chiamata alle urne di un Paese balcanico, non alla XIV legislatura di una nazione che vota ormai da mezzo secolo. Il ministro Bianco ha aspettato le 15 di lunedì per diramare un comunicato di scuse, come se avesse pestato il piede ad un passante. Sembra un po' poco.
Troppo poco per un governo che aveva dipinto gli avversari come i portatori di una sorta di deriva terzomondista della democrazia italiana.
Gli elettori gli hanno risposto in maniera adeguata. A proposito di risultati elettorali il commento politico sulla vittoria schiacciante della Casa delle libertà si può racchiudere in un'antico detto: "e nun ce vonno stà!!".
Per ultima cosa, nel numero di Aprile della rubrica Opposizione mi auguravo che, dopo le elezioni, i miei articoli, che so essere così seguiti dagli abitanti dell’Axapalocco, potessero cambiare ... pagina e passare fra la rubrica Maggioranza! Così è avvenuto!

Dr. Fabrizio Testa - consigliere A.N. in XIII

Maggioranza e Opposizione
Sommario n° 53 - giu. '01