ZEUS n. 53 - Giugno 2001
Editoriale

Il migliore o il meno peggio?

di Luca Leonardi

Il dato elettorale della XIII Circoscrizione è di quelli che dovrebbero far seriamente riflettere. Cos’è successo di così particolare?
Non che abbia vinto il centrodestra, questo è successo a livello nazionale e in molte altre circoscrizioni.
Il dato che dovrebbe far riflettere è che gli stessi elettori che hanno eletto Davide Bordoni alla presidenza della XIII Circoscrizione (potete chiamarla anche Municipio, non cambia nient’altro che il nome) hanno poi espresso la loro preferenza a Walter Veltroni come sindaco di Roma.
Varrebbe la pena di cercare di sviscerarne i motivi.
In un ballottaggio esistono solo due candidati fra i quali scegliere. Quindi le vittorie di Bordoni e Veltroni sono il rovescio della medaglia delle sconfitte di Tajani e Vennarecci.
Hanno perso loro o hanno vinto i primi due? Traducendo, si è votato per il più bravo o per il meno peggio?
Ma le domande che rimbalzano nell’aria in questi giorni sono anche altre.
Fra le più gettonate una, anche alla luce dello straripante successo elettorale di Paolo Orneli, presidente uscente della XIII Circoscrizione ed eletto al Comune di Roma, che avrebbe potuto essere ricandidato, è: come è stato possibile candidare Pietro Vennarecci, possibile che il centrosinistra della XIII Circoscrizione non sia riuscito ad esprimere un candidato più gradito?
I risultati parlano chiaro: molti, fra quelli che hanno votato Veltroni sindaco di Roma, non se la sono sentiti di dare la propria fiducia a Vennarecci come presidente di Roma Marittima.
Se è vero, come si ripete da anni, che, a livello circoscrizionale si vota per la persona, non ci dovrebbero essere dubbi: la sfiducia nei confronti di Vennarecci si è manifestata palese.
I due candidati, tuttavia, non sono entità a sé stanti, ma rappresentano coalizioni che hanno governato o hanno fatto opposizione per quasi cinque anni.
Anche se è vero che fare opposizione e criticare è più facile che governare e fare (o non fare), non è possibile che Vennarecci abbia scontato una politica del centrosinistra che non è riuscita a soddisfare le aspettative di chi le aveva affidato la propria fiducia?
Possiamo ragionevolmente pensare che, con il voto a Bordoni, si sia voluta manifestare la propria delusione per alcune decisioni che hanno scontentato o interi quartieri (vedi lavori in Via di Macchia Saponara) o addirittura tutti, come nel caso di Via dei Pescatori?
La verità probabilmente sta nel mezzo ed è una sommatoria di molti fattori.
Io comunque resto personalmente convinto che, candidando Ricci, Bensi od Orneli, con tutto il rispetto per Vennarecci e lo stesso Bordoni, il centrosinistra avrebbe vinto anche in Tredicesima.

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Somm. giu. '01 - N° 53