Rischi e soddisfazioni di un bagnino
Da più di 30 anni in spiaggia
di Luca Leonardi

Ha iniziato proprio a Castelporziano nel 1970 e, dopo aver lavorato in tutti gli stabilimenti balneari di Ostia, è ritornato ai "cancelli" l'anno scorso.
Maurizio Palmulli, 47 anni, di Acilia, è uno dei bagnini più conosciuti del litorale. Con lui  abbiamo  parlato  di uno  dei mestieri più estivi: l'assistente al salvataggio.
Per prima cosa, Maurizio ci ammonisce che
"l'acqua e il  fuoco vanno  sempre rispettati.
Non bisogna allontanarsi se c'è mare grosso, per fare magari i bulletti davanti alle ragazze rischiando poi la vita: non serve a nulla!"
Anche perché bisogna conoscere il mare.
"Uno dei pericoli più insidiosi è il capocorrente, un vortice di correnti alle quali è inutile resistere nuotando: si sprecano solo energie. Per uscirne conviene lasciarsi andare finché non si esce dal vortice di correnti, senza farsi prendere dal panico."
Gli abbiamo chiesto come si riconosce la presenza in mare di un capocorrente.

"Con l'esperienza si riconosce a occhio. Ma i bagnanti possono sempre chiedere agli assistenti al salvataggio se c'è un capocorrente di fronte alla spiaggia dove vanno a farsi il bagno."
Ma i pericoli più grandi Maurizio li passa il giorno di Capodanno, a Ponte Cavour, dove da 13 anni porta avanti con il suo collega Spartaco Bandini la tradizione del compianto Mr Okay, tuffandosi nel Tevere a mezzogiorno: lì l'acqua è molto più sporca che al mare!
In spiaggia, invece, tra una quarantina di salvataggi a stagione, a volte nuotando a volte con l'uso del pattino e della ciambella di salvataggio, Maurizio Palmulli ha ricordi piacevoli e meno piacevoli.
"Il più brutto fu quando due pazze, che non sapevano nuotare, si buttarono da una motonave a oltre un miglio dalla costa. Io ero a bordo e mi sono tuffato avendo capito che non sarebbero mai arrivate a riva. Dopo 10 minuti un pattino ... ci ha salvato a tutti e tre! Il più bello fu quando, intorno alle 18.00, trovai a 3 km di distanza, in mezzo alle dune, una bambina che si era persa la mattina e la riconsegnai alla mamma. Penso di non aver mai dormito così bene la notte! Una soddisfazione immensa...."

Il mare di Ostia

sommario n° 53 - giu '01