"Insieme è possibile"
di Luca Leonardi


Il Progetto Insieme è possibile si pone come obiettivo prioritario il coinvolgimento di un gruppo di drop-out (45 ragazzi e ragazze che hanno lasciato la scuola) in un corso di rimotivazione finalizzato al rientro in percorsi formativi.
Un obiettivo ambizioso in un territorio dove la dispersione scolastica raggiunge livelli superiori alla media nazionale.
L'Assessorato alle Politiche Educative del Comune di Roma lo ha presentato lo scorso 24 gennaio nel Centro Professionale di Formazione Passeroni di Ostia, in un incontro con tutor, imprenditori e operatori della Formazione, nel quale sono state definite le diverse fasi dell'intervento:
creazione di una rete territoriale che coinvolga le istituzioni (XIII Circoscrizione, Servizi Sociali, AUSL, Distretto scolastico), le scuole medie e superiori, il privato sociale, le associazioni imprenditoriali, e che possa attivarsi in modo integrato rispetto al fenomeno della dispersione scolastica;
realizzazione di un'indagine conoscitiva volta a definire il fenomeno della dispersione nel territorio di Ostia e ad acquisire conoscenze dell'impatto di genere sui diversi percorsi di vita di ragazzi e ragazze che abbandonano precocemente l'iter scolastico.
La ricerca, prevede la realizzazione di interviste dirette a 100 giovani del gruppo target, attraverso le quali sarà anche possibile individuare i 45 destinatari e formulare in modo mirato e personalizzato, il percorso di rimotivazione;
strutturazione dei corsi motivazionali per i 45 drop-out (durata 120 ore) al fine di motivare e sostenere il rientro dei giovani nei percorsi formativi, quindi nella scuola, nella formazione professionale o all'interno di aziende in stage o con contratti di apprendistato, in relazione alle motivazioni ed alle aspirazioni dei singoli;
realizzazione di attività seminariali rivolte agli insegnanti delle scuole coinvolte sui temi della didattica modulare e dell'orientamento scolastico e professionale, al fine di fornire strumenti per una didattica individualizzata, intesa come strumento utile per la prevenzione di situazioni a rischio di dispersione e per facilitare il reingresso a scuola da parte dei ragazzi che hanno abbandonato;
sperimentazione e attivazione del Servizio di Consulenza, Sostegno e Accompagnamento al rientro in formazione; l'equipe del Servizio, attiva presso una scuola della rete per 4 ore alla settimana durante l'anno scolastico 2001-2002, avrà il compito di monitorare, sostenere, assistere i ragazzi formati nel reingresso nei percorsi scolastici ed extrascolastici ed offrire una consulenza sempre attiva alla struttura ospitante (scuola, ente di formazione, azienda).
L'incontro ha evidenziato ancora una volta l'utilità degli stage formativi all'interno delle aziende, momento in cui i giovani hanno la possibilità di mettere in pratica quanto imparato nelle ore di formazione in aula, mediandolo con le competenze pratiche che si possono apprendere solo sul posto di lavoro.
Alcuni imprenditori locali hanno sottolineato l'utilità reciproca dello stage in azienda e riportato le loro esperienze al cospetto del responsabile del progetto, prof. Filippo Battaglia, fornendo utili suggerimenti affinché le aziende trovino ulteriori vantaggi nel fornire a questi ragazzi i momenti di formazioni più qualificanti: si sta studiando un sistema di incentivazione economica che spinga un numero sempre maggiore di aziende ad aprire le loro porte ai ragazzi, affinché lo stage, da una tantum possa trasformarsi in un rapporto continuativo con i Centri di Formazione e affinché aumenti il numero delle aziende locali che decida di aderire a un progetto che, al momento, prevede per gli imprenditori più sensibili solo benefici inattesi e non materiali.
È stata sottolineata anche la necessità di pubblicizzare maggiormente l’esistenza di questi progetti formativi, poiché la maggior parte delle aziende non ne conosce l’esistenza e non può pertanto dare la disponibilità ad accogliere, per 2-3 settimane, nelle proprie strutture i ragazzi che, faticosamente, si cerca di recuperare e indirizzare verso il mondo del lavoro, dando loro gli strumenti formativi necessari e favorendo, in ambito locale, l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.

Il mondo del lavoro

Sommario n° 52 - Mag. '01