Intervista a:

Nadia Rinaldi
di Cristina Castagnaro

Conosciuta da tutti grazie al film Faccione del 1990, Nadia Rinaldi vanta un curriculum davvero ricco nel mondo dello spettacolo.
Da poco mamma di un bellissimo maschietto, Nadia si è gentilmente confidata ai nostri "microfoni" per raccontarci qualcosa della sua professione e le esperienze che nel corso della vita l'hanno segnata, sia nel bene che nel male.

Nadia, come ti sei avvicinata al mondo dello spettacolo? So che hai iniziato facendo del teatro… raccontaci qualcosa.
Bene, anzitutto dichiaro la mia età: ho 34 anni, e nel 1990 mi sono diplomata al laboratorio teatrale sperimentale di Gigi Proietti, il mio maestro. Con lui ho calcato i teatri d'Italia e ho portato in scena molte commedie divertenti.
Ma il mio primo grande successo è stato l'incontro con Christian De Sica, il quale mi ha dato la possibilità di farmi conoscere dal pubblico del cinema (e poi della televisione) come attrice comica nel film Faccione.
Dopodiché sono seguiti numerosissimi film, fra cui Vacanze di Natale '91, Anni '90, varie fiction per Mediaset sino ad arrivare ai recenti Come quando fuori piove, Il fantasma dell'opera di Dario Argento e Una milanese a Roma di Febbraro. Insomma, non sono mai stata con le mani in mano.
In un mondo come questo dello spettacolo, costellato da donne filiformi, come hai fatto a proporti con la tua corporatura, comunque abbastanza "prorompente"?
Il mio corpo è stato sempre una corazza con la quale difendere la mia fragilità. Ha contribuito al mio successo, ma comunque è un corpo che non ho mai sentito realmente mio. Ora ho preso coscienza che il mio fisico può essere un problema, soprattutto per la salute. Da quando è nato mio figlio devo stare attenta. Ho in mente di seguire una dieta ferrea. E lo farò.
Parliamo dell'esperienza della maternità. Cosa vuol dire per te oggi essere mamma?
Anzitutto sapere che mio figlio viene prima di tutto. La nascita di Riccardo (avuto insieme al regista e sceneggiatore Mauro Mandolini) mi ha riempito di gioia. Avevo appena concluso il periodo più brutto della mia vita. Riccardo mi ha ridato la serenità e la gioia di vivere.
Il carcere, ho letto in una tua intervista su un famoso settimanale, ti ha cambiato la vita, ma nonostante tutto hai ammesso che è stata un'esperienza che ti ha molto fortificato... cosa ti è rimasto di quel periodo?
Anzitutto so che è passato, fortunatamente. Quell'esperienza è stata sì dolorosa ma mi ha fatto capire molto. Ad esempio ho visto l'amore di molta gente nei miei confronti… persone "sconosciute" che mi scrivevano parole di affetto.
Cambiamo argomento. Quali sono i tuoi attuali impegni?
Attualmente porto la commedia Porci e Bugiardi per i teatri d'Italia ed ho molti progetti che riguardano la televisione ed il cinema. Ma non voglio "sbilanciarmi" più di tanto!
Ecco, a proposito di bilance… non hai paura che cambiando peso tu possa non piacere più al grande pubblico che comunque, nel corso degli anni, si è abituato a vederti in un certo modo?
Vi garantisco che cambiando look non perderò la mia comicità, la mia sensibilità e l'amore che ho per la mia professione. Questa è una promessa, però ho bisogno di un grande "In bocca al lupo" da tutti, come è usanza a teatro prima di entrare in scena!
Allora In bocca al lupo davvero per tutto!

LE INTERVISTE

Sommario n° 50 - Mar. '01