Un Cafè Chantant ristretto



Sembrerebbe un mondano augurio alla seconda Repubblica che è nata, invece era il modo di pensare di un'epoca che oggi ricordiamo col pomposo titolo di "BELLE EPOQUE"
Più che modo di pensare era una meta da raggiungere di un tessuto sociale che visse tra fine ottocento ed inizi novecento.
Ogni uomo sognava sciantose, ogni donna invece brillanti e champagne.
L'incontro tra un uomo e una donna che la pensavano così dava come risultato il titolo del nostro spettacolo: UN CAFÈ CHANTANT RISTRETTO .
Un'epoca in cui le sciantose fiorivano come funghi, lo champagne scorreva come i torrenti e i brillanti cadevano come gocce di pioggia. Spesso però, quello che restava di vero erano solo le sciantose perché il più delle volte i brillanti erano falsi e lo champagne volgare gazzosa senza però togliere nulla a ciò che si mirava: allegria e spensieratezza. Anche nel nostro spettacolo è tutto falso tranne allegria e spensieratezza e, credetemi, con i tempi che corrono non è poco.
VENITE GENTE, VE LA FAREMO TOCCARE CON MANO, l'allegria, s'intende!   
                                                                                   Gianni Pontillo

Lo spettacolo è una fantastica carrellata all'interno del genere comico di inizio secolo.
Cinque attori si alternano sul palcoscenico in una interminabile sequenza di scenette, siparietti, gags, canzoni, piccole coreografie e quant'altro riesca a strappare una risata.
Uno spettacolo pirotecnico, tutto imperniato sulla comicità popolare e condito dalle melodie degli intramontabili successi della canzone napoletana, romanesca e da una infinità di travestimenti che riconducono in una epoca troppo spesso, e a torto, dimenticata.

RECENSIONI

Sommario n° 50 - mar. '01