A volte ritornano
di Carlo Barretta


Da Zeus n° 48 - Gennaio 2001


Le dimissioni di Rutelli da Sindaco di Roma, hanno certamente contribuito a fare chiarezza nell'ambito della politica nazionale, determinando con precisione i termini del confronto politico.
La stessa cosa non si può affermare per quanto concerne il più ristretto territorio della politica romana.

Com'era facilmente prevedibile, le suddette dimissioni non solo procurano un blocco nel percorso amministrativo post-giubilare, che più da vicino avrebbe dovuto interessare le periferie, ma determina un rinvio di molti provvedimenti che stavano per decollare.
A tutto questo si aggiunge il nascere di una situazione politica schizofrenica, un risveglio di appetiti personali e corporativi, ed un riemergere di loschi figuri già protagonisti, in negativo, in epoche passate.
Sembra che scontato il loro purgatorio, cambiando simboli e colori, sono pronti a marciare con la stessa baldanza ed arroganza di un tempo.
Venditori di fumo allora, persuasori mediatici oggi, il risultato non cambia. Il fine è lo stesso: carpire la fiducia dei cittadini, anche se ciò comporta, per un giorno, smettere i panni del manager e vestire quelli non firmati dell'operaio.
Figura quest'ultima sempre negletta da una certa parte politica, ma che nel grande minestrone della squadra polista può contribuire a portare consensi. Tutto può essere utile per raggiungere il potere: leghisti, ex fascisti, ex democristiani, ex socialisti, ex radicali, fondamentalisti cattolici, imprenditori o presunti tali, ex sindacalisti, figli di ex presidenti, attori e ballerini, un'accozzaglia di uomini e di idee che riporta alla mente in modo molto efficace la famosa "broda primordiale".
Come potranno governare rimane un mistero, ma forse è la cosa che meno li interessa. Il cittadino ed i suoi bisogni, rimangono sullo sfondo.
L'importante è appropriarsi della cosa pubblica, suddividendosi incarichi e prebende. Al popolo potranno bastare panem et circenses, come ben sapevano alcuni imperatori romani.
Tutt'alpiù la novità sarà costituita dalla sostituzione dei giochi nel Colosseo con quelli del circo mediatico: alla bisogna vi sarà sempre un Grande Fratello capace di sviare l'attenzione dai problemi reali. Se tutto ciò non dovesse essere sufficiente i miracoli sono sempre alla portata del Messia di Arcore, che Paese fortunato l'Italia!
Meditate gente, meditate.

Carlo Barretta - consigliere DS in XIII

Maggioranza e opposizione
Sommario n° 48 - Gen. '01