ZEUS n. 47 - Dicembre 2000
Editoriale

Ottima idea, ma fate presto!

di Luca Leonardi

Si sta prendendo in esame la possibilità di rendere a senso unico la via Ostiense (verso Roma) e la Via del Mare (verso Ostia), separando i due sensi di marcia non con una doppia linea disegnata per terra, ma con un robusto guard-rail.
I motivi sono fin troppo ovvii: le due arterie sono ai primi posti nella triste classifica fra le più pericolose strade statali d’Italia e renderle a senso unico eviterebbe i terribili incidenti frontali che hanno causato la morte di decine e decine di persone.
Le statistiche parlano chiaro: quasi cinque morti a chilometro nello scorso anno.
Moltiplicati per gli oltre 27 chilometri che uniscono il litorale romano al centro della città eterna, fanno oltre 120 morti nel 1999.
E il 2000 sembra confermare la triste tendenza.
Non è una questione di rispetto dei limiti di velocità o di prudenza, pur estremamente necessaria: se un’auto, per una sbandata, per un malore del conducente o per un pneumatico che scoppia, ti viene addosso non puoi scomparire e devi solo sperare che non succeda a te come invece è successo, purtroppo, a tanti altri meno fortunati.
L’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Roma, Esterino Montino, ha lanciato l’idea che ha trovato ben presto d’accordo cittadini, forze politiche, il Comitato dei parenti delle vittime della Via del Mare, associazioni e, credo, la totalità della stampa locale.
Certo, se l’idea fosse stata lanciata (e realizzata) prima dei lavori che hanno interessato, per mesi, gli svincoli delle due vie all’incrocio con il Grande Raccordo Anulare si sarebbe risparmiato qualche miliardo, ma, si sa, nessuno è perfetto.
Comunque, meglio tardi che mai: l’idea non può che essere condivisa, appoggiata e sostenuta.
Ognuno con gli strumenti di cui dispone, noi di ZEUS abbiamo queste pagine, e non è poco: sono stati spesi in Italia miliardi per le opere più inutili, sono stati istituiti i sensi unici più assurdi per le malsane idee di qualche dilettante del buon senso (Via dei Pescatori docet) che ben vengano, finalmente, iniziative razionali volte alla soluzione dei problemi di una delle strade statali più trafficate d’Italia.
Purtroppo, però, le idee, le iniziative, i buoni propositi non salvano, da soli, le vite umane.
È necessario metterli in pratica, stanziando i fondi e spendendoli per realizzare i progetti, per appaltare i lavori, e soprattutto per iniziarli e completarli.
Al più presto. Senza perdere ulteriore tempo. Perché il tempo, in questo caso, è molto più che denaro: è salvataggio di vite umane!
Prima si inizia, prima si finisce, più basso sarà il tributo di sangue pagato dai cittadini per un qualcosa che si sarebbe dovuto fare da decenni, che non è stato fatto e che non è mai troppo tardi iniziare a fare. Mai come in questo caso è vietato perdere tempo!

Gli editoriali
Somm. Dic. '00 - N° 47