All'Axa il cinema è di casa!
di  Cristina Castagnaro


A quanti di voi è mai capitato, guardando un film in televisione o al cinema, di riconoscere una via di Casalpalocco, una villa dell'Axa o magari un prato del nostro quartiere?
A me è successo spesso.

Ne ho avuto la conferma proprio grazie ad un film che in questi giorni si sta girando in via Euripide e, curiosando, ho scoperto che non poche volte il nostro quartiere è stato scelto come set cinematografico e come location per tante riprese televisive.
Per saperne di più, abbiamo intervistato la signora Elisa De Gennaro, proprietaria di una delle ville in questione, nella quale vengono girati interni ed esterni di un film dal titolo Un'isola nei mari del sud con Diego Abatantuono e Victoria Abrìl (pupilla di Pedro Almodòvar), per la regia di Marcello Cesena.
Signora De Gennaro, come mai girano un film a casa sua?
Serviva un certo tipo di casa per alcune riprese di questo film e poiché lavoro presso un ufficio di location, abbiamo proposto allo scenografo la mia casa e quella di alcuni miei vicini…e ora "si gira"!
Può spiegarci in cosa consiste la sua attività?
È semplice, sono una  location manager assistant. In  altre parole, una persona incaricata di cercare gli ambienti, i luoghi, le case, dove vengono girati film, spot, telenovelas, fiction…

Come si è avvicinata a questo lavoro?
Per puro caso. Circa sette anni fa uno scenografo ho bussato alla mia porta perché cercava una locazione temporanea per girare un film. Potete capire la mia titubanza nell'accettare la proposta… ho anche pensato che questa persona potesse essere uno di quei tanti venditori porta a porta che volesse  rifilarmi qualche padella o qualche enciclopedia! Invece, da lì è iniziato il mio lavoro. Ovviamente dopo quella prima esperienza,  c'è stato un passaparola fra le varie produzioni, e la mia casa è stata così più volte usata come set cinematografico per altri film.
Oggi faccio parte del più importante studio di location di Roma,  quello della signora Marta Baliva, che è molto famosa nel settore.
Nello studio dei Parioli abbiamo oltre 10.000 books che contengono foto da mostrare agli scenografi. Quando ci richiedono degli  ambienti, cerchiamo nei nostri archivi e, individuata la situazione che si pensa possa fare al caso del film in questione, vengono fatti vari sopralluoghi: con lo scenografo, con il direttore di fotografia e soprattutto  con il regista. L'iter è più lungo di quanto si possa pensare.
Quindi, in teoria chiunque abbia una bella casa potrebbe cederla per qualche giorno per scopi cinetelevisivi. Nella pratica, quali requisiti servono per questo lavoro?
Anzitutto, se si è gelosi della propria casa, della propria intimità, è meglio lasciare perdere!
Perché  se è vero  che una produzione è assicurata  per qualsiasi danno materiale  alle abitazioni e

che comunque, ogni oggetto che viene spostato, viene poi rimesso a posto a fine riprese, è anche vero che per diversi giorni la propria dimora viene messa a soqquadro da oltre 50 persone, che girano, spostano… Poi, non è detto che la casa debba essere per forza bella, perché a volte viene riadattata per esigenze di ripresa. È necessario però disporre di grandi spazi, non tanto per la scena che si gira, quanto per contenere le molte persone addette ai lavori, nonché l'attrezzatura di supporto. A volte poi si gira di notte, un piccolo sacrificio da affrontare…
Anche perché le entrate non sono poche…
Per una taglio medio/grande di casa, qui all'Axa e a Palocco, il compenso varia da un milione a tre milioni al giorno. Ovviamente il prezzo diminuisce molto per lunghi periodi, altrimenti per la produzione diventerebbe più conveniente affittare uno studio a Cinecittà e ricreare lì gli ambienti. Il prezzo varia inoltre a seconda di dove vengono fatte le riprese (se solo esterne, o anche interne) e da tanti altri fattori.
Si può diventare "affittuari" anche senza agenzie di tramite?
Certamente. Ma nel 90% dei casi gli scenografi si rivolgono alle agenzie di location; la restante percentuale invece fa da sé, ma il tutto è molto difficile da gestire senza l'assistenza di un'agenzia che cura tutte le trattative ed è sempre presente sul set a controllare che tutto si svolga correttamente.
Nella sua casa in particolare, quali film sono stati girati?
Diversi. Giovanni Falcone, Una bambina di troppo, una fiction con Claudio Amendola, Non lasciamoci più con Fabrizio Frizzi, e tanti altri di cui ora non ricordo il nome.
Chi starà leggendo questa intervista penserà certamente tra sé e sé: "Quasi quasi conviene anche a me dare la casa in affitto a persone del settore!".  Lei cosa consiglia a queste persone?
Forse mi ripeterò,  ma devo ridire che questo è un lavoro e che quindi deve essere preso come tale. Il cinema è un'arte e non una scienza esatta, come dice sempre il mio capo. Alle volte le riprese durano più ore del previsto oppure possono slittare le date a causa di contrattempi  (la malattia di un attore, dei temporali durante le riprese in esterno, etc.). Bisogna quindi essere molto elastici ed avere buona volontà. Al resto, non preoccupatevi, ci pensa l'agenzia!

Notizie dall'AXA

Sommario n° 45 - OTT. '00