A proposito di pineta: lettera aperta al consigliere Zongoli
di Alfredo Canuti

Gentilissimo Sig. Zongoli,
complice un tiepido pomeriggio di primavera, Lei ha probabilmente fatto una passeggiata nella nostra bella pineta, scoprendo, ahimè, che "quest'anno" è invasa da prostitute (soprattutto nere!), che vendono i loro servigi sotto gli occhi di tutti, soprattutto bambini.....e via "luogocomuneggiando".
Ho una novità per Lei: chi come me, da sempre, frequenta quasi giornalmente (estate e inverno) la pineta per farsi una sana ora di jogging, sa che questo "scandalo" è sempre esistito, ma sa altresì che non è l'unica bruttura che affligge il nostro polmone verde.
Un osservatore meno frettoloso e più imparziale, si imbatte quotidianamente con rispettabili cittadini (stavolta, mi spiace per Lei, soprattutto bianchi!) che usano la pineta a sproposito almeno quanto le prostitute.
C'è chi dopo aver fatto dello sport si denuda malcelato sotto un improbabile accappatoio e si deterge il sudore da sotto le ascelle e da sotto... indovini un po' dove, prima di rimettersi dei vestiti freschi e sorseggiarsi il Gatorade: ovviamente anche in questo caso ignare mamme con bambini possono essere nei paraggi!
C'è chi porta a spasso il cane e, ignaro dell'esistenza di paletta e sacchetti, lascia che l'animale defechi sui vialetti la-sciando alla gioia delle mosche ed alle suole delle mie scarpe i residui della sua digestione. A proposito: ha mai visto un bambino che cadendo dalla biciclettina mette le mani proprio su una fresca cacca di cane?
Ci sono allegre famigliole (di solito bianche anch'esse) che dopo il picnic della domenica "dimenticano" di riportarsi a casa gli avanzi delle loro fantozziane libagioni: le volpi, i cani randagi ed i gatti commossi ringraziano!
Ma questo non sarebbe nulla: ho visto ettari di pineta mangiati dal fuoco a causa della sconsideratezza o del dolo di rispettabili cittadini, e mentre c'è chi si sbatte per circoscrivere le fiamme c'è chi nel frattempo non ha di meglio da fare che osservare le evoluzioni del Canadair che imbarca acqua di fronte a Ostia.
Ho visto disegnato su di una centralina dell'Acea con la vernice il simbolo dei satanisti, vorrà forse dire che in pineta fanno le messe nere?
Non lo so, il simbolo comunque è ancora visibile.
Ho visto la carogna di un grosso cane consumarsi sul ciglio della strada fino a diventare un mucchietto di ossa bianche, ha impiegato quasi un anno, Signor Zongoli, e nonostante le mie ripetute segnalazioni, lo sa chi gli ha dato una specie di sepoltura? Uno ero io, un'altra era una di quelle tizie nere che la turbano tanto.
Ho visto gatti avvelenati e un cane correre a perdifiato avanti e indietro su via della Villa di Plinio alla ricerca di un padrone che lo aveva semplicemente lasciato lì, notavo che correva dietro a tutte le macchine rosse guaendo disperato: non è durato granché.
Ho visto mancare di rispetto alla pineta, agli animali ed al senso civico dei cittadini che usufruiscono di quel luogo cercando di non turbarne l'equilibrio, ho visto la pineta usata come una pattumiera per vecchie lavatrici o come magazzino per legna da ardere che, sempre rispettabili cittadini, vanno a raccogliere con le loro stupide Panda 4x4 al fine di ravvivare il fuoco nel camino o far la pizza per i compagni di merende.
Ho visto convegni omosessuali alla luce del sole, ragazzini con le loro motorette smarmittanti percorrere lunghi tratti di via del Circuito (zona pedonale) sulla sola ruota posteriore, ho visto cavalli in passeggiata lasciare chili di merda sui vialetti asfaltati, ho visto fare il tirassegno sui cartelli stradali con le armi ad aria compressa, ho visto anche le puttane, certo, ma almeno loro hanno il buon gusto di non giudicare il comportamento di chicchessia dall'alto di uno scranno, e quando correndo, passi loro davanti, a volte ti accennano anche un sorriso, piccolo gesto di umanità che non riscontro quasi mai negli altri rispettabili cittadini, che fanno footing impettiti dietro ai loro impenetrabili occhiali supertech.
Ed anche questo è un segnale.
Vada più spesso in pineta Signor Zongoli, lasci a casa il suo pressappochismo (colpevole in quanto tale con in più l'aggravante di essere bigotto e un po' razzista) si guardi più attentamente intorno, capirà che è molto facile alzare il tiro sulle puttane, che sono oggettivamente un problema ma soprattutto non portano voti, più difficile semmai è far qualcosa di istituzionalmente efficace al di la delle ipocrite e nobili chiacchiere: compito che troppo spesso è (purtroppo!) demandato a persone poco illuminate. Grazie per l'attenzione che ha voluto dedicarmi.
Cordialmente.



Il recente, disatroso incendio del 4 luglio dimostra, una volta di più, che ben altri sono i problemi della pineta di Castelfusano.
Non potendo vietare la prostituzione, è possibile tuttavia regolamentarla con leggi che, se osservate, possano evitare che la presenza in strada di donne che praticano “il mestiere più antico del mondo” causi, oltre ai problemi di cui parlava il consigliere Zongoli, incidenti stradali dovuti alle peripezie automobilistiche di chi frequenta la pineta per fini non sportivi.
Ad Amsterdam il Red Light District rappresenta, oltre che una vera e propria attrazione turistica, una fonte di entrate per lo Stato.
Soldi che, in Italia, vanno ad arricchire la criminalità organizzata, come succedeva fino a poco fa per le scommesse sportive.
La recente proposta del ministro Turco lascia ben sperare in tal senso.
                                                                                                                                    Luca Leonardi

Maggioranza e opposizione
Sommario n° 43 - Lug. '00