Mercurio - La posta di ZEUS - N° 43 - Luglio 2000
Lettere all'editore

Il non senso di Via dei Pescatori

E non solo a Via dei Pescatori, ma anche a Via Micali e Via Bazzini con il risultato di aver creato enormi difficoltà per tutto il comprensorio che include Acilia, S. Giorgio, Casalpalocco, AXA, Madonnetta, Nuova Palocco e soprattutto per il quartiere di Stagni, proprio quello che si voleva agevolare.
Abbiamo finalmente realizzato in XIII Circoscrizione il sogno degli anni '70: la fantasia al potere!
Non ci sono infatti elementi concreti che possano giustificare questo "riordino" della circolazione stradale della zona.
Molti attribuiscono le decisioni prese alla pericolosità della Pescatori, dimenticando che la pericolosità di una strada si misura in base al numero ed alla gravità degli incidenti, e non in base alla sua larghezza: ed infatti, a detta di tutti, la strada, ora che vige il senso unico, è molto più pericolosa di prima.
Ma si è lasciato credere che la causa del provvedimento fosse la pericolosità della strada, per nascondersi dietro un'argomentazione forte e difficile contestazione (se fosse vera!).
Il motivo del riordino sta invece nella ferma volontà, diciamo pure cocciutaggine, di instaurare un servizio pubblico di trasporto, per collegare il quartiere Stagni alla fermata di Ostia Antica della linea Roma-Lido.
A prima vista sembrerebbe una buona cosa: ma le proteste maggiori al provvedimento preso vengono proprio dai residenti di quel quartiere! E questo è normale qualora si rifletta sul fatto che sono stati sottovalutati, ed anzi trascurati, i problemi che derivano da tale provvedimento.
Gli abitanti del quartiere sono ora costretti a percorrere svariati Km per coprire distanze di poche centinaia di metri! Lo stesso per gli abitanti delle zone limitrofe. Per raggiungere il mio meccanico di Via Dechelette percorrevo 700 metri. Ora, invece, devo percorrere più di 5 km!
Non solo: per tornare indietro, essendo Via Micali a senso unico; devo prendere Via Bazzini, e percorrerla fino a Via Chigi, percorrere Via Chigi fino a Via del Fosso di Dragoncello e percorrere questa fino all'incrocio con Via dei Pescatori, cioè il punto di partenza: totale 12 km invece di 700 metri!
In questa situazione sono tutti coloro che hanno necessità di andare al quartiere Stagni provenendo da tutte le zone circostanti.
E la situazione è ancora peggiore per chi risiede a Stagni e si muove giornalmente all'interno della zona: la signora che conduce un'azienda agricola a Stagni, si muoveva con il trattore da uno all'altro dei suoi terreni, percorrendo poche centinaia di metri: ora deve fare circa 8 km! E con il trattore! Analogamente per le altre aziende agricole presenti.
Tutti coloro che svolgono una qualche attività economica a Stagni stanno subendo pesanti conseguenze a causa dei provvedimenti presi.
E che dire delle conseguenze negative a scapito della prontezza di intervento del Pronto Soccorso dell'Ospedale Grassi, e del Pronto Intervento VV.FF.?
Basti dire che giorni orsono un'ambulanza partita dall'Ospedale ha percorso Via dei Pescatori in senso contrario, preceduta da una staffetta della polizia che fermava il traffico.
Tutto ciò per avere a Stagni un servizio di autobus, e che servizio!
L'autobus passa ogni quarantacinque minuti! La media dei passeggeri a corsa è tra 2 e 3! E non si attribuiscano questi dati alla fase iniziale del servizio: né la frequenza delle corse né il numero dei passeggeri cresceranno con il tempo, perché è proprio il bacino di utenza che è piccolo.
Infine la domanda finale: quanto costa all'ATAC, cioè al Comune e cioè a noi contribuenti, mantenere questo servizio? Io non lo so, ma penso che si tratti di una cifra considerevole, a beneficio di pochissimi.
                                                                                                Carlo Groggia






Caro Luca,
forse quello che mi è accaduto può essere interessante per i lettori di Zeus, in relazione al fatto che:
a) i Vigili Urbani disattendono continuamente gli Art. 200 e 201 del CdS.
b) i Vigili Urbani se ne fregano delle sentenze dei giudici di pace, di 1° grado e di Cassazione.
Ti invio copia di una mia memoria trasmessa alla Procura della Repubblica.


Al Comando dei VV.UU. del XII Gruppo circoscrizionale di Roma
Via C. del Piave, 12 ROMA

Al Commissariato di P.S. di EUR per l'inoltro alla Procura della Repubblica



Questa mattina intorno alle ore 0.30 percorrevo la via C. Colombo in direzione EUR a bordo della mia vettura Renault Megane targata BC 393 HZ.
In corrispondenza del Km 13.00 (all'altezza del quartiere Mostacciano) scorgevo un flash fotografico. Facendo attenzione a non porre intralcio alla viabilità accostavo al margine della strada e a piedi mi avvicinavo ad un dispositivo autovelox posizionato sulla strada. Dopo che era trascorso del tempo sopraggiungeva in auto una pattuglia costituita da tre agenti, due uomini ed una donna.
Chiedevo al capo pattuglia se avesse qualche contestazione da rivolgermi.
Mi veniva risposto che non essendo loro nelle vicinanze della strumentazione non erano in grado di determinare se io avessi infranto il CDS. Poiché si rifiutavano di darmi degli estremi per la loro identificazione ero costretto a chiamare il 113 che sulla scorta del n° di targa mi comunicava che si trattava della pattuglia Gamma 121 dei VV.UU. del XII gruppo circoscrizionale di Roma.
Per meglio chiarire la situazione si precisa quanto segue.
· Il traffico era scarso
· Il dispositivo di rilevamento della velocità (bene pubblico) era lasciato incustodito e funzionava al di fuori del controllo degli agenti.
· Le segnaletiche verticali relative al limite di velocità in quel tratto di strada sono rese illeggibili perché completamente coperte con vernici spray
· Esistevano tutti i presupposti per la contestazione immediata di un eventuale infrazione ai sensi dell'art. 200 CDS
· Ho richiesto espressamente l'attuazione dell'articolo 200 del CDS
· Anche ai sensi dell'art. 384 del regolamento di applicazione del CDS vi era ogni condizione per la contestazione immediata di una eventuale infrazione
· Non esisteva nessuna delle condizioni, sia pure esemplificative, elencate dall'art. 201 del CDS
· Con me viaggiava la sig.na Serena Mazzei residente a Roma in via del Colle di Mezzo 13.
· Dopo l'accaduto contattavo l'operatore della centrale operativa dei VV.UU. di Roma al numero 06 67691 in servizio alle ore 1.27, mettendo la polizia municipale in condizioni di verificare le condizioni e le modalità in cui operava la pattuglia GAMMA 121.
· Nonostante la mia insistenza l'operatore della centrale operativa si rifiutava di darmi elementi per una sua successiva identificazione.
Si conclude che:
· Anche nel caso, tutto da appurare, in cui il dispositivo in dotazione ai VV.UU. di fatto non consentisse l'accertamento immediato dell'infrazione ne consegue che "per gli agenti l'accezione prevista dalla legge assurge a regola e ciò in palese violazione dell'art. 200 del CDS che impone che prima di tutto la violazione debba essere contestata immediatamente ove ciò sia logicamente possibile" (cfr. sentenza del dott. Andretta GDP di Udine riguardo accertamenti effettuati dai VV.UU. di Martignacco il giorno 19/7/99 in via Cividina)
· Nel caso di specie "l'infrazione poteva essere benissimo contestata immediatamente solo che i vigili urbani fossero posizionati vicino all'autovelox in maniera più razionale" (cfr. succitata sentenza)
· La mancata contestazione di violazione amministrativa alle norme del codice della strada, pur concretamente possibile, dispone l'annullamento del provvedimento sanzionatorio in riferimento al principio stabilito e ribadito dalla Corte di Cassazione, sezione III civile, con sentenza del 18/6/99 n. 6123 e del 3/4/2000 e dal Pretore di Macerata del 17/06/98 (R.G. 657/96) con espliciti riferimenti alle infrazioni rilevate con dispositivi Autovelox.
· L'accertamento di fatto viene censurato abitualmente dai VV.UU. in servizio sulla via C.Colombo in modo non del tutto appropriato poiché questi invocano la violazione dell'articolo 14 della legge 689/81, mentre non si tiene alcun conto dell'art.384 del regol. di applic. del CDS)
· Vista la sentenza della III sezione della Corte di Cassazione del 3/4/2000 n. 404010/00.
Si richiede al comando del XII gruppo circoscrizionale dei VV.UU. di Roma di astenersi dal procedere con qualsivoglia provvedimento amministrativo, relativo all'accaduto, nei miei confronti.
Copia della presente viene inviata alla Procura della Repubblica nell'eventualità che Questa ravvisi un qualche motivo di intervento.
Con i migliori saluti,
                                                                                          Enrico Farina         Farina@ciclope.it
 

La Posta di Zeus
Via dei Pescatori
Somm. Lug. '00 - N° 43