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TALE SPIN - DOCTOR DOYEN's ROBOTIC REVENGE

STORIA DISEGNATA DA LUCIANO GATTO.

testi di Bobby J. Weiss, disegni di Luciano Gatto, inchiostri di Michele Mazzon.

 

 

Prima storia disegnata da Luciano Gatto per l'America.

Prima del nostro disegnatore già Romano Scarpa, con avventure della serie "Cip e Ciop - Agenti Speciali come "Caught in a flash!", "Undercoming Shemes" e "New kid on the doc" e con Topolino e Pippo come "Goofy in Tv Trouble", aveva collaborato con l'America. Anche Cavazzano arrivò prima del Gatto con alcune avventure disegnate con il suo inconfondibile stile: protagonisti Baloo e compagni con la storia "Tale Spin in mission: Maybe sort of a Little impossibile" di 16 tavole e altre due con le avventure di paperi dal titolo "Duck Tales - Honey, I shrunk the ducks" e "Duck Tales - Mrs. Beackley's secret love" vista anche in Italia sul periodico Disney Club n. 2.

Si parlava comunque di Gatto.... Questa storia è la prima di due avventure disegnata da Luciano Gatto per l'America dietro richiesta dell'allora direttore di Topolino, Gaudenzio Capelli, che aveva avuto il compito di reclutare i suoi migliori collaboratori (Scarpa e Cavazzano li abbiamo già citati, ma anche Sergio Asteriti, coadiuvato da Claudio Sciarrone per il personaggio di Paperino, con la riduzione a fumetti del mediometraggio "Il principe e il povero") per far nascere un Topolino anche in America. Infatti, sulla falsariga del nostro tascabile, la Disney ipotizzava di aprire una cosa del genere anche nella patria di Topolino che, praticamente da quando Barks aveva lasciato la famiglia dei Paperi, aveva perso il suo smalto ed era a ridosso del fallimento. Per spingere la vendita di questi albi, quindi a scopo pubblicitario, sui mensili "Mickey Mouse" e "Uncle Scrooge" vennero pubblicate le più belle e avventurose storie italiane fino ad allora inedite: "Topolino e il mistero di Tapioco Sesto", a "Zio Paperone e l'ultimo Balabù" videro così luce oltreoceano. 

Purtroppo, neanche la visione di capolavori del genere riuscirono a sollevare le sorti di un libretto che di suo valeva proprio poco. Ovviamente i disegni dei nostri migliori autori erano fantastici ma i testi e i personaggi utilizzati, lasciavano molto a desiderare.

Quelle storie, comunque, per noi italiani hanno motivo di esistere (anche se, come detto, sono praticamente inedite) per il piacere di vedere come sono stati capaci i nostri migliori autori di disegnare personaggi come Baloo, Cip e Ciop, Monterey Jack e Jet McQuack ma, per gli americani, che di quegli autori han visto solamente il peggio, è normale che non si siano affezionati alla rivista costringendola a chiudere dopo pochi anni.

Anche in Italia nacque un periodico simile: Disney Club che si riprometteva di proporre le storie già viste su Disney Adventures. I pochi numeri proposti, però, non contenevano le belle storie che i lettori si aspettavano (tranne una di Cavazzano utilizzata per lanciare la testata) per cui dopo appena sei numeri chiuse senza proporre le due storie di Luciano Gatto. Speriamo che prossimamente, magari su un "Maestri Disney" dedicato a Gatto (sono il primo sottoscrittore, se potesse servire una petizione) o sul Topolino, anche se non avrebbe il risalto giusto, queste storie vengano proposte anche per il pubblico italiano sempre più affamato di novità sull'autore preferito. E Gatto, a quanto pare, è un uomo che ha molti fans sparsi per il mondo.

 

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