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PIPPO E GANCIO

E LA PANTOFOLA DELL'IMPERATORE

STORIA DISEGNATA DA LUCIANO GATTO

testi di Pierpaolo Pelò, disegni di Luciano Gatto e inchiostri di Michele Mazzon.

da Topolino 1897 del 5 aprile 1992

Pippo è a casa di Topolino, momentaneamente in vacanza, insieme a Gacio perchè hanno promesso all'amico di tenergli in ordine la casa. Essendo i due assolutamente a digiuno di pulizie l'unica cosa che riescono a fare è distruggere mezzo edificio. Prima di distruggerne l'altra metà suona una distinta signora che si presenta come contessa Doblonis che si era rivolta a Topolino per aiutarla a ritrovare una pantofola di valore che le era stata rubata nottetempo. Pippo e Gancio accetano di buon grado la richiesta della contessa e si dirigono alla villa dove effettuano i sopralluoghi del caso. Il ladro è entrato da fuori, con una scala, ha narcotizzato i cani e ha portato via la pantofola. I sospetti ricadono su un uomo, il gestore del ristorante cinese, che ha più volte cercato di acquistare la pantofola offrendo molto più denaro del suo valore reale. La sera Gancio e Pippo vanno nel locale e ordinano del riso. Dopo averne versato più fuori che dentro, a fine cena, si presenta loro il proprietario. Gancio gli chiede se avesse pantofole cinesi ma questi, scocciato se ne va in cucina. La sera i due amici tornano nel ristorante e si intrufolano in cucina dove, facendo cadere delle pentole su una torta, ritrovano la refurtiva. Intanto entra il padrone con i cuochi, vengono catturati e vengono messi al corrente del vero valore della pantofola: è una mappa per ritrovare dei gioielli scomparsi. Con un'abile mossa Gancio e Pippo riescono a bloccare i ricettatori in cucina e a chiamare la polizia che interviene e li imprigiona. I due amici, allora, si dirigono verso il luogo ove era nascosto il tesoro e, dopo una lunga ricerca ritrovano i diamanti che vengono riportati alla contessa. Una volta a casa Pippo entra in casa con le scarpe sporche di fango e Gancio capisce che non era stato un ricettatore a rubare la pantofola ma proprio la contessa. A casa della contessa non c'era nessuno per cui i due si dirigono all'aeroporto dove la trovano mentre cercava di scappare. Al Commissariato la cameriera della contessa è costretta a confessare: aveva per sbaglio trovato il diario della contessa e, volendo guadagnare qualche soldo, aveva spacciato per una rapina il ratto della pantofola che lei aveva venduto al ristoratore affinchè trovasse il tesoro per poi denunciarlo per rapina. La ragazza viene incarcerata e Pippo e Gancio tornano a casa felici. Al ritorno Topolino si complimenta con i suoi due amici per il caso risolto ma non per come avevano tenuto la casa che era ormai distrutta.

 

NOTE:

Ecco il gattino che Luciano Gatto illustra per questa storia. Lo si ritrova nella prima tavola, visibile in alto completa, vicino al titolo (nell'immagine è infatti rimasta parte della scritta del titolo) sopra la didascalia iniziale.

 

Personaggi e Interpreti:

Quattro personaggi che partecipano all'avventura poliziesca: Pippo, Gancio, Basettoni e Olga Biscott, che si spaccia per la contessaDoblonis.

Partecipa, in un cameo nell'ultima tavola, anche Topolino che nella storia era in vacanza.

 

COPERTINE:

da Topolino 1897 del 5 aprile 1992

da Topomistery 58 dell'agosto 1997

 

RISTAMPE STRANIERE:

Germania Der Pantoffel des Kaisers LTB 178g
Danimarca Alle tiders tøffelhelt JB 138
Finlandia Keisarin tohveli AATK 153g
Francia La pantoufle de l'empereur MP 159c

 

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