HOME PAGE - BIOGRAFIA - DISNEY  - ALTRI - NEWS - LINKS - CHI SONO IO? - COMMENTI

PAPERINO E IL FARAONE

SESTA STORIA DISEGNATA DA LUCIANO GATTO

testi di Carlo Chendi, disegni di Luciano Gatto.

da Topolino 239 del 26/6/1960

E' un giorno particolare a Paperopoli: Paperone ha aperto la sua porta agli inventori affinchè siano in grado di procurargli nuovi affari. Passa un inventore che, in cambio di 2 miliardi, gli offre il brevetto per un robot che dice salute, passa un pazzo fuggito dal manicomio a chiedere soldi per poter ricreare l'impero di Napoleone e un inventore che ha trovato il modo di far sparire il denaro. Infine arriva il professor Arcibaldo Canarowon che propone a Paperone di investire capitali in Egitto. Una volta scoperto i veri scopi lo ziastro ritira il finanziamento ma, il maggiordomo, ascoltando i discorsi, gli offre i 1000 dollari necessari ma così facendo viene declassato a stiratore. Dopo molto tempo Paperone viene a sapere che i soldi spesi avevano fruttato un buon capitale. Decide così di partire per l'Egitto e, una volta in loco, trovano una tomba di un faraone dalle somiglianze con Paperone. Lo zio, infilando una moneta d'oro nel sarcofago, risveglia dall'oltretomba Papersete (questo il nome del re d'Egitto) per chiedergli i soldi che aveva accumulato negli anni. Questi spiega che erano stati scialacquati tutti dal suo nipote che vantava una somiglianza quasi perfetta con Paperino. Con una banale scusa il faraone manda via i nipoti e si sostituisce a Paperone lasciandolo, vestito da egiziano all'interno della grotta. I paperi, così si incamminano sulla via del ritorno. Intanto Paperone, essendo senza occhiali, per cui praticamente cieco, cerca la via del ritorno verso Paperopoli: non ritrovando l'uscita, inzia a spaccare la grotta arrivando, dopo molte peripezie alla fine del sepolcro. Per molti giorni vagherà nei pressi degli scavi senza saper tornare verso il porto finchè, vedendo una statua che stranamente gli mostrava il cammino, arrivò al porto. Al porto, dopo molti problemi, riesce a salire su una nave diretta a Paperopoli. Una volta in città Paperone raggiunge nel museo il falso magnate e i nipoti e trova il faraone Papersete che pronuncia una frase che lo ritrasforma in sarcofago a riposare a fianco della sua amata Papertari. Una volta tornato a casa Paperone scopre che il faraone non si era comportato male avendo aumentato di molto le sue sostanze. Felice decide così di mandare Paperino in Egitto a riportare le due tombe suscitando una reazione sanguinaria del nipote che si era prefisso di rompere la testa a chiunque gli avesse chiesto di tornare in quei luoghi.

 

NOTE:

Lo zio Paperone disegnato da Scarpa per l'avventura "Zio Paperone e il ratto di Brigitta" da Topolino 272 del 12 febbraio 1961.

Ad onor di cronaca l'immagine è ripresa da Paperino 253 del 7/2001

Lo zio Paperone visto da un'altra angolazione per la storia "Paperino e il faraone" rimanda, come già scritto a quello di Scarpa, pubblicato pochi mesi prima.

In questa storia, più che in altre, Luciano Gatto dimostrerà di aver appreso al meglio la lezione del suo maestro Romano Scarpa. Infatti, come si può vedere sia Paperone (del quale faccio il confronto) ma anche gli altri nipoti, paragonati a quelli disegnati da Scarpa sono praticamente identici. Col cambio di collaboratore agli inchiostri (da Rodolfo Cimino a Giorgio Cavazzano), poi, Scarpa avrebbe dato una brusca sterzata ai disegni. Cosa che anche Gatto, inziando anche lui la collaborazione con Cavazzano, avrebbe fatto.

 

una interessante caricatura di Chendi eseguita da Giorgio Cavazzano negli anni novanta e pubblicata sullo Speciale Topolino 2000.

Prima storia disegnata da Luciano Gatto scritta da Carlo Chendi.

E' stato il primo collaboratore della Mondadori, a parte Guido Martina, a scrivere avventure con la Banda Disney per la quale finora ha prodotto più di cinquecento storie.

Pur privilegiando le avventure con la strega Nocciola che ha ripreso un po' ovunque... da "Pippo e la fattucchiera" a "Il dottor Paperus", Chendi si è fatto ricordare nel tempo anche per le moltissime avventure che ha scritto con Paperina alle prese con il suo Diario e per le deliziose parodie che, nel corso di quasi cinquanta anni hanno deliziato tutti i lettori. Ha collaborato pochissimo a Topolinia (a mente ricordo appena "Pippo e l'India in agguato", del 1962) ma, nell'altra cittadina dei fumetti, in collaborazione con Cavazzano, negli anni ottanta ha dato vita al detective più sfortunato del mondo, Umperio Bogarto (che già dal nome richiama il più famoso Humpry Bogart) e al papero spaziale Ok Quack.

Sempre negli anni ottanta ha dato vita, insieme al disegnatore che più ha usufruito delle sue opere, Luciano Bottaro, e ad un rapallese doc come Giorgio Rebuffi, ad un studio di autori di fumetti, lo Studio Bierreci che si è imposto, nella sua vita, come cuore pulsante di una città che poteva dare ancora molto ai fumetti.

 

PERSONAGGI E INTERPRETI:

Come si può vedere in questa vignetta, all'avventura partecipano Paperino, Qui Quo Qua (di tutti e quattro si vede solamente la silhouette), Zio Paperone e il faraone Papersete, avo di Paperon De' Paperoni. Alla morte del faraone i suoi averi sono stati ereditati dal  nipote con una marcata somiglianza a Paperino: la storia, come si vede, si ripete nei secoli fedele.

Curiosità: unica vignetta di tutta la storia in cui sia il faraone che Paperone indossano gli occhiali. Contando che tutta l'avventura si gioca sul fatto che Paperone resta senza occhiali è quanto meno singolare l'accaduto.

 

COPERTINE:

da Topolino 239 del 26 giugno 1960

(fascicolo non presente nella collezione. Se lo possedete inviatemi la scansione della copertina a lucianogatto@libero.it ). Se conoscete altre ristampe della storia, fatemi pervenire la copertina. Entro pochissimo tempo verrà aggiornata la pagina.

da Albo della Rosa 539 del 7 marzo 1965

da Super Miti Mondadori 17 (I nuovi enigmi di Paperamses - Nel cuore dela sfinge) del marzo 2000.

Note: seconda puntata del famoso fascicolo "Le disavventure di Paperamses" pubblicato come numero 1 dei Super Miti Mondadori nel 1997. Avendo questo fascicolo avuto una vendita altissima (basti ricordare che conteneva "Il Colosso del Nilo" di Scarpa e solo quella valeva la spesa) si è provato a riproporlo. Le vendite sono state comunque alte ma non soddisfacenti per programmarne una nuova edizione.

 

 

HOME PAGE - BIOGRAFIA - DISNEY  - ALTRI - NEWS - LINKS - CHI SONO IO? - COMMENTI