Forse la filosofia non è morta....

Lunedì, 23 Ottobre 2000 (da KW Scuola)

Studiare filosofia alla scuola dell'obbligo?
Laura Montanari

"Abbiamo proposto di anticipare lo studio della filosofia agli ultimi due anni delle scuola dell'obbligo". Chi parla è il professor Silvano Tagliagambe, docente di filosofia della scienza alla Sapienza di Roma e membro della commissione che al ministero della pubblica istruzione si è occupata dei saperi di base, nell'ambito della riforma dei cicli.

Ma perchè anticipare a quello che ora corrisponderebbe all'ultimo anno delle scuole medie lo studio della filosofia? "Perchè è impensabile che uno studente che poi deciderà di non proseguire gli studi non abbia nessuna nozione di filosofia - spiega ancora Tagliagambe - la proposta della commissione non è tanto quella di anticipare lo studio della "storia della filosofia", quanto introdurre alcuni elementi di filosofia come le nozioni di etica (della comunicazione, della scienza, delle tecnologie...) e di introdurre i concetti di argomentazione". Che significa aiutare uno studente a discernere i contenuti di un messaggio pubblicitario da quelli di una ricerca scientifica o di altre forme di comunicazione.
Insomma la filosofia potrebbe finire sui banchi degli studenti prima di quanto già avviene nelle superiori.

Intanto dall'Istat buone notizie per chi all'università ha intenzione di scegliere il corso di laurea in filosofia. Un po' a sorpresa, nella società dell'informazione e della tecnologia, i pensatori sono molto ricercati sul mondo del lavoro.


L'ultima rilevazione Istat racconta che il mercato delle nuove professioni (dall'editoria multimediale alla finanza, dalla linguistica applicata allo studio dei sistemi di intelligenza artificiale), assorbe il 68 per cento dei laureati in filosofia e, a tre anni di distanza dalla laurea il 74% dei neofilosofi ha già trovato lavoro, contro, ad esempio, il 47,2% dei laureati in scienze biologiche e geologiche o il 43% dei laureati in legge.


A Macerata, il 26 e il 27 ottobre, è in programma il convegno dal titolo "Prospettive occupazionali e i profili formativi del nuovo filosofo". L'appuntamento è promosso dal Dipartimento di filosofia e scienze umane e dall' Osservatorio laureati del locale ateneo, in collaborazione con il Coordinamento nazionale dei corsi di laurea in filosofia.
Vi prenderanno parte docenti, manager, il sottosegretario al lavoro Raffaele Morese, il coordinatore nazionale dei corsi di laurea in filosofia Alfonso Maierù e il presidente della Consulta universitaria per gli studi filosofici Giuseppe Cantillo che si confronteranno anche sul progetto ministeriale di includere la filosofia fra i cosiddetti saperi minimi dell' ultimo biennio della futura scuola dell' obbligo. Criticità, flessibilità e creatività mentale - le competenze di base di un dottore in filosofia - sono e saranno infatti sempre più ambite nell' odierna società della conoscenza.