INTERPOLAZIONE POLINOMIALE
                  Si consideri l' insieme di coppie
                 ( x1, y1)   ( x2, y2)   ( x3, y3)  ...  ( xn, yn)
                Si tratta di trovare un polinomio, di grado prefissato, che passi il più vicino 
                possibile a tutti quei punti.
                Risolveremo il problema senza ricorrere direttamente al calcolo differenziale,
                ma estendendo ad Rn proprietà del tutto intuitive nel piano o nello spazio.
               Si tratta di un modo di procedere analogico, che si giustifica per la sua 
               immediatezza e per la sua efficacia euristica; in appendice verrà comunque 
              riportata la dimostrazione di quelle proprietà.
              
             Siano                   X=(x1,x2,x3... xn)
                                         Y=(y1,y2,y3... yn)
           Sia E un insieme di Rn . Cerchiamo un vettore Y°=(y1°,y2°,y3°...yn°) appartenente
           a E il più vicino possibile a Y. 
           E qui sarà un sottospazio e, poiché faremo i disegni nel piano, lo raffigureremo 
           come una retta per l' origine. E' opportuno forse rammentare che questo piano
           rappresenta  Rn , non il piano su cui giacciono i punti ( xi, yi).
           Y° è dato dal piede della perpendicolare calata da Y sul sottospazio E
           La condizione di minima distanza si tradurrà quindi in una condizione di 
          perpendicolarità, ovvero di prodotto interno nullo fra opportuni vettori.

 

                   
                
                  Deve essere           ( Y-Y°) * V=0  per ogni generatore V di E
            (Per n=2 E è proprio la retta rossa e V e un qualsiasi suo vettore)
            
              Consideriamo anzitutto l' interpolazione lineare.In tal caso E è generato da X
              e da U=(1,1,1...1), dovendo essere  Y°=mX+qU                          
               Per semplicità supponiamo q=0 ( è come chiedere che E sia generato dal solo X)
             Allora la condizione di perpendicolarità  diventa        
                                                    X*Y=mX*X 
               e quindi 
                                                    m=X*Y/|| X ||2
                 
               
              Ora estendiamo le considerazioni precedenti a polinomi di grado r.
              La generica componente di Y0 è del tipo:        
       
y0j=
 
               Poniamo  X[i] =(x1i,x2i,x3i... xni). 
               Allora lo spazio E dovrà essere quello generato da
                                                          X[0] , X[1] , X[2] ... X[r] 
               (nel caso lineare c' erano solo i primi due vettori, indicati con X e U )

 

               Ora Y-Y° deve essere perpendicolare a ciascuno dei generatori; si ottiene 
               così un    sistema di r+1 equazioni in altrettante incognite, che fornisce 
                i coefficienti   del polinomio approssimante:
                                                                 ( Y-Y°) * X[i]=0
              Analiticamente   ( i=0,1,2...r) :
                                     
              Si può risolvere il sistema con Excel
                 

 

                 
              ESERCIZIO  Qual è il polinomio interpolatore di grado nullo?
             
              ESERCIZIO    Prova che  y-yb=(X*Y/|| X ||2)(x-xb) è la retta interpolatrice:
                                      (xb,yb) è il baricentro dei dati.
                  
               ESERCIZIO Verifica che il metodo esposto, quando Y appartiene a E, fornisce 
                                   Y stesso. (Ne daremo una dimostrazione formale in appendice; 
                                    qui, per   coerenza con l' impostazione intuitiva del discorso, basta 
                                    convincersene geometricamente, visualizzando E come retta o 
                                     piano, oppure,  numericamente, usando il programma in Excel

 

               PROBLEMA   Esamina cosa succede se si scambiano i ruoli di X e Y.
              
                 
                
                Rimane ora da esaminare il grado di approssimazione, definendo un indice che
                misuri quanto  la curva teorica si scosta da quella empirica;il che, nel caso 
                lineare, significa misurare  il grado di allineamento dei dati
                                                                                                         (continua)