Parte n° II – FASI CRONOLOGICHE – LAVORO DI GRUPPO

 

Altre schede utilizzabili in questa rubrica:

 

– Introduzione 2/4.

– Contenuti 1/2.

– Compiti 2/2.

 

– Consegne 1/3 e-3/3.

– Messa in comune/2 e 2/2.

– Metacognizione 4/4.

 

SCHEDA N°1/2

 

Paese

L1

L2

Livello

Durata

Contatore

Grecia

greco

francese

intervista insegnante

 

 

 

 

Scheda che può essere utilizzata anche in:

 

 

– Dispositivi.

 

CONTESTUALIZZAZIONE

 

 

Si tratta dell’intervista ad un’insegnante greca di francese fatta da una collega italiana che ha osservato delle lezioni di pedagogia differenziata alla scuola media N. Jonia di Atene. L’insegnante greca, che pratica la “ pedagogia su progetto ”, esprime la sua opinione sui vantaggi e sulle difficoltà che il lavoro di gruppo presenta.

 

 

 

 

TrascriZionE originale

francese

 

TRADUZIONE

P. – … Sur la pédagogie différenciée, donc je n’ai pas une grande expérience, mais c’est la deuxième année que je pratique cette pédagogie, alors ce que j’ai constaté pour le moment… tout d’abord c’est que… Il est vrai que c’est l’occasion pour tous les élèves de montrer leurs capacités, c’est-à-dire il y a des élèves qui ne sont pas très forts en français, mais qui ont du talent à ramasser un matériel ou à peindre certaines choses… ou, je sais pas, par exemple pour les pourcentages, les tableaux des pourcentages, il y avait des élèves qui sont forts en mathématiques, qui ont travaillé sur les numéros, les nombres. Alors tout le monde fait quelque chose. En plus les bons élèves peuvent… présenter des choses qui sont d’un niveau un peu plus élevé que le niveau de la classe. Alors c’est une occasion de s’exprimer… d’une façon, comment dire ?… d’une façon qui est plus agréable pour eux parce qu’ils montrent qu’ils sont… capables de faire des choses difficiles.

Alors, pour… Il est vrai qu’il y a quelques difficultés. Par exemple, il y a des élèves qui… ne savent pas collaborer, qui… qui se fâchent, qui ne collaborent pas bien, donc qui posent des problèmes dans les groupes et… qui ne sont pas bien préparés pour travailler en groupe. Et comme c’est trois fois par semaine, ce travail une heure trois fois par semaine, alors c’est peu pour apprendre un comportement correct pour travailler dans les groupes.

En plus pour les bons élèves – il y a des élèves qui sont très responsables, qui travaillent… beaucoup plus que les autres, qui sont chargés de faire les choses les plus difficiles – donc ils prennent… ils sont chargés de tout, quelquefois… que c’est une seule personne qui a travaillé, surtout.

Bien sûr, il y a un petit bruit parce qu’ils discutent, ils doivent discuter entre eux et j’ai constaté que quelquefois c’est le moment de dire des choses qui ne concernent pas la leçon, mais en général, du point de vue responsabilité, par exemple, j’ai vu que même les moins responsables sont… ont eu un progrès.

P. – … Della pedagogia differenziata non ho quindi una grande esperienza, ma è il secondo anno che sperimento questa pedagogia, e quello che ho constatato per il momento... prima di tutto è che...E’ vero che dà l’occasione a tutti gli studenti di mostrare le loro capacità, cioè ci sono studenti che non sono molto bravi in francese, ma che sanno raccogliere materiale o dipingere... oppure, non so, per esempio sanno fare le percentuali, le tabelle delle percentuali, ci sono studenti che sono bravi in matematica con i numeri, i numeri. Così tutti fanno qualche cosa. Inoltre gli studenti più bravi possono... presentare cose che sono di livello un po’ più alto del livello della classe. E’ quindi un’occasione di esprimersi... in modo, come dire?... in modo più piacevole per loro perché dimostrano che sono... capaci di fare cose difficili.

Allora, per… E’ vero che ci sono alcune difficoltà. Per esempio, ci sono studenti che... non sanno collaborare, che... si arrabbiano, che non collaborano bene, quindi che creano problemi nei gruppi e... che non sono ben preparati per lavorare in gruppo. E dato che si lavora tre volte la settimana, il lavoro... un’ora tre volte la settimana, è poco per imparare un comportamento corretto per lavorare in gruppo.

Inoltre per gli studenti più bravi – ci sono studenti che sono molto responsabili, che lavorano... molto più degli altri, che sono incaricati di fare le cose più difficili – quindi prendono… si devono occupare di tutto, alcune volte... è una sola persona che lavora, tutto sommato.

Naturalmente c’è un po’ di rumore perché discutono, devono discutere tra loro e ho constatato che alcune volte è il momento per dire cose che non riguardano la lezione, ma in generale, dal punto di vista della responsabilità, per esempio, ho visto che anche i meno responsabili sono... hanno fatto progressi.

 

 

AUTOFORMAZIONE

 

 

SOLUZIONI

 

 

FORMAZIONE

 

 

1. Che cosa evoca in voi il lavoro di gruppo, nella vostra esperienza di ex studente e/o di insegnante? Che cosa pensate dell’interesse che può avere nell’insegnamento/apprendimento delle lingue? Mettete per scritto alcune idee che vi sembrano riassumere le vostre impressioni e il vostro giudizio.

 

1. Queste due prime domande non hanno soluzione. Si tratterà semplicemente, alla fine del lavoro su questa rubrica (2 schede), di rivedere gli appunti presi per constatare eventuali modifiche del vostro atteggiamento nei confronti del lavoro di gruppo.

 

2. L’insegnante parla di ciò che ha constatato nei due anni in cui lavora con la pedagogia differenziata. Alla lettura dell’intervista fatta, quale unico aspetto particolare di questa pedagogia risulta essere preso in considerazione dall’insegnante?

2. L’insegnante tratta soltanto l’aspetto “ lavoro di gruppo ”, almeno in questa sequenza.

 

3. Rileggete la prima parte della trascrizione (primo paragrafo). Quali sono i due vantaggi del lavoro di gruppo che l’insegnante presenta? Indicateli riferendovi a) al rispetto delle differenze e della differenziazione, b) alle conseguenze positive di questo rispetto, citando i passaggi che vi sembrano importanti.

3. Vantaggi del lavoro di gruppo presentati nella prima parte:

a) Provoca una differenziazione naturale dei ruoli secondo le diverse capacità degli studenti (esempi citati: la lingua francese, il materiale, la pittura, le percentuali); in modo che “ tutti fanno qualche cosa “.

b) I Provoca una differenziazione naturale dei livelli di produzione (“ gli studenti più bravi possono... presentare cose che sono di livello un po’ più alto del livello della classe ”), in modo che la motivazione degli studenti è mantenuta (“ [E’] più piacevole per loro perché dimostrano che sono... capaci di fare cose difficili ”).

Si farà notare ai corsisti che questi due vantaggi riguardano principalmente la motivazione degli studenti (sia i migliori che i più deboli possono partecipare facendo valere le loro competenze varie e diverse). Questo si capisce perché si tratta di insegnamento scolastico (in cui la motivazione degli studenti deve costantemente essere suscitata e mantenuta da parte del professore).

4. Identificate, alla fine della trascrizione, l’ultimo effetto positivo del lavoro di gruppo citato dall’insegnante.

 

 

4.1 In che cosa consiste?

4.1 Tutti gli studenti migliorano per quel che concerne il loro senso di responsabilità.

 

4.2 A quale tipo di obiettivo o di finalità si riferisce questo vantaggio? (Vedere questi termini nel Glossario.)

4.2Si tratta di una finalità educativa.

Osi farà notare che l’insegnante è pronta ad accettare un certo “ prezzo “ (alcuni inconvenienti) per il raggiungimento di una finalità educativa: anche questo è caratteristico dell’insegnamento scolastico, che vuol essere anche educazione a certi valori.

5. Quali sono gli inconvenienti del lavoro di gruppo evidenziati da questa insegnante? (Raggruppate e riformulate se necessario alcune delle sue critiche per esplicitarle meglio.)

5. Secondo l’insegnante greca, gli inconvenienti del lavoro di gruppo sono:

a) alcuni studenti lavorano male all’interno dei gruppi e ne intralciano il funzionamento perché non sono preparati a questo tipo di lavoro;

b) i migliori o i più responsabili sono a volte i soli a lavorare;

c) alcuni studenti fanno confusione.

Si farà osservare che ad ogni inconveniente corrisponde un vantaggio (e vice versa). Per esempio, il gruppo forma alla responsabilità, ed è proprio per questo che permette agli studenti che non sono (ancora) sufficientemente responsabili di distrarsi...

Da ciò l’importanza delle attività metacognitive (vedere rubrica corrispondente), affinchè gli studenti stessi prendano coscienza di queste contraddizioni... e imparino a gestirle in modo responsabile.

6. Condividete l’opinione di questa insegnante sugli inconvenienti e i vantaggi del lavoro di gruppo? Potete citare altri inconvenienti ed altri vantaggi possibili di questa forma di lavoro?

6. Tra gli altri inconvenienti possibili:

a) il lavoro di gruppo può rendere più difficile la gestione della disciplina in una classe di studenti difficili (ma l’interesse del lavoro e la possibilità di partecipare ognuno al proprio livello e secondo le proprie competenze può anche facilitare la gestione della disciplina!);

b) nel lavoro di gruppo, spesso gli studenti utilizzano la lingua materna (non solo perché è più facile, ma anche perché si appassionano e cominciano a funzionare in modo affettivo).

Alcuni esempi di vantaggi:

a) Ci può essere miglioramento dei risultati del lavoro congiunto grazie all’aiuto scambievole e alla messa in comune delle conoscenze e delle competenze.

b) Il lavoro di gruppo è una scuola di formazione all’autonomia.

c) La capacità di lavorare in gruppo è essenziale nella vita professionale.

Si faranno discutere i corsisti sule potenzialità positive e negative del lavoro di gruppo (come abbiamo fatto nella “ soluzione “ riguardante i due inconvenienti citati): il lavoro di gruppo, come ogni tecnica di classe, può produrre i migliori e i peggiori risultati, perché come ogni tecnica di classe è legato al contesto e alle modalità di applicazione.

7. Per quale ragione, in ogni modo, il lavoro di gruppo è assolutamente indispensabile alla realizzazione della pedagogia differenziata e del lavoro autonomo in un sistema di insegnamento collettivo?

7. E’ il solo dispositivo che permetta di mantenere i vantaggi del lavoro collettivo (vedere soluzione precedente) con la realizzazione simultanea di una differenziazione nel maggior numero possibile di settori.

 

8. Quali sono i diversi ruoli o le diverse funzioni che un insegnante dovrà assumere nei confronti dei gruppi di studenti? Possibilmente date un esempio concreto che corrisponda ad ogni possibile ruolo dell’insegnante.

8. Vari ruoli e funzioni dell’insegnante nel lavoro di gruppo:

a) animatore (organizza le attività, fornisce i materiali…);

b) esperto (propone i contenuti, spiega, corregge…);

c) facilitatore di apprendimento (negozia, aiuta, orienta, forma alle diverse funzioni che si possono assumere in un gruppo,…);

d) tecnico (aiuta nell’utilizzazione del materiale: registratore, computer, lavagna luminosa…).

 

9. Quali sono le condizioni necessarie o almeno facilitatrici per il buon funzionamento di una classe che lavora sistematicamente per gruppi? Nella risposta a questa domanda ci si potrà ispirare alle varie componenti che appaiono nel Glossario nella definizione del termine “ dispositivo “.

 

9.   Alcune condizioni:

- materiale tecnico (registratori, videoregistratori, computer, ecc.) e strumenti (vocabolari, grammatiche, ecc.) in numero sufficiente e sufficientemente disponibili;

- materiale pedagogico che contenga possibilità di differenziazione;

- mobilio (banchi e sedie) e spazi adatti;

- più aule utilizzabili nello stesso tempo;

- una certa elasticità negli orari delle lezioni;

- … e studenti veramente formati al lavoro di gruppo nelle varie materie.

 

 

SCHEDA N°2/2

 

Paese

L1

L2

Livello

Durata

Contatore

Finlandia

finlandese

inglese

4e anno

 

 

 

 

Scheda che può essere utilizzata anche in:

 

 

– Dispositivi.

– Obiettivi.

 

CONTESTUALIZZAZIONE

 

 

Si tratta di una scuola secondaria finlandese che ha scelto la pedagogia differenziata come pedagogia preferenziale per l’insegnamento/apprendimento delle lingue. L’espressione orale in lingua straniera è oggetto di attenzione particolare. Viene esercitata per mezzo di class meetings, lezioni durante le quali alcuni studenti sono invitati a parlare di argomenti che poi sono tema di dibattito con tutta la classe.

 

 

TrascriZionE originale

finlandese L1, inglese L2

 

TraduZionE

 

S1.– You say that if someone calls you names, you have the right to shoot him?

S2. – Yes

S1. – If you are a twelve-year-old boy or girl, if you are a twelve-year-old child so... if another child calls you names... he pulls out his gun and shoots you. That’s legal?

S2. – Student B: yes.

S3. – No one has the right to kill another person.

S2. – I think that anyone has to try it’s...er...it’s your...er... how shall I say...it's your right to shoot someone who hurts you.

S1. – ... a gun-club near our school. The school mentioned is… (?)

A number of students of the school are planning to... to go there just to have some fun and we’ll have a discussion and we will ask your opinion at the end of the debate. So you have the... the final word about the subject... er ... for...for the... against the subject are Peter and Case and in favour with the subject is Snake. Now, well Case, what’s your opinion about the subject?

S2. – I think it’s not a good thing that... er.. that a gun-club is stationed there... because it’s not safe for the children to go there, they can get hurt them selves... and they can hurt a lot of other people.

S3. – I am... I am not...er... I don’t agree with that because a gun-club is very safe. Children know what they have to do. They won’t go in shooting fields and stand there waiting for a bullet.

S4. – You don’t know what’s going on in their minds, they are not responsible enough to use guns.

S5. – They can also easily get...get a gun from their school and bring it to our school and then they can...shoot people and... fire or something.

S1. – The audience... so what do you think about the...this subject. Has anybody... Does anybody "gives" his opinion? Susana, you want to give your opinion about that?

S6. – Yes, I think... I think a gun-club near the school is not so bad because only if they don't take their guns… outside the gun-club.

S1. – [Name of the student], what's your opinion about this?

S7. – Oh, I think...er... well...it should be legal to have guns around here if children are "done" (?) responsibilities of the society... well they can...well... they have... oh... The older people get... children grow... the more responsibilities they have... so why don't you already "gives" them those responsibilities by handing them guns?

S1 – So you are in favour of a gun-club near your school for your children?

S7. – Yes.

 

S1. – Tu dici che se qualcuno ti offende, hai il diritto di sparargli?

S2 – Sì.

S1. – Se sei un ragazzo o una ragazza di dodici anni, se sei un bambino di dodici anni... se un altro bambino ti offende... tira fuori la sua arma e ti spara. E’ legale questo?

S2. – Sì.

S3. – Nessuno ha il diritto di uccidere un’altra persona.

S2. – Penso che nessuno deve provare...è ... è tuo... come potrei dire? E’ tuo diritto sparare a qualcuno che ti ferisce.

S1. – ... un club di tiro vicino alla nostra scuola. La scuola citata è... (?)

Molti studenti della scuola pensano di andarci solo per divertirsi, faremo un dibattito e chiederemo la vostra opinione alla fine del dibattito. Così avrete la parola finale su questo argomento. Peter e Case sono contro questo argomento e Snake è favorevole. Bene, Case, qual è la tua opinione su questo argomento?

S2. – Penso che non sia una buona cosa che... euh.... che un club di tiro si sia aperto laggiù... perché non è rassicurante che i bambini ci vadano, possono farsi del male... e possono fare del male a molte altre persone.

S3. – Io sono... non sono... Non sono d’accordo perché un club di tiro è molto sicuro. I bambini sanno quello che devono fare. Non andranno sul campo di tiro e resteranno là ad aspettare una pallottola.

S4. – Tu non sai cosa succede nella loro testa, non sono abbastanza responsabili per  usare le armi.

S.5 – Possono anche molto facilmente portare via... portare via dalla loro scuola un’arma e portarla nella nostra scuola e così possono... puntarla contro la gente e... sparare o qualcosa del genere.

S1. – Il pubblico... bene... che cosa ne pensate? Qualcuno ha... Qualcuno vuole dire la sua opinione? Suzanne, vuoi dire la tua opinione sull’argomento?

S6. – Sì, penso che... penso che un club di tiro vicino alla scuola non sia male, sempre che non portino le armi fuori dal club.

S1. – [Nome dello studente] Che cosa ne pensi?

S7. – Oh! penso che...euh... bene, dovrebbe essere legale avere armi qui vicino se si fanno diventare i bambini più responsabili nella società… ecco, possono... ecco... hanno... Più crescono, più i bambini crescono... più responsabilità hanno. Perché allora non dare loro responsabilità dandogli le armi?

S1. – Tutto considerato, sei favorevole alla presenza di un club di tiro per i bambini, vicino alla tua scuola?

S6. – Sì.

 

 

AUTOFORMAZIONE

 

 

SOLUZIONI

 

 

FORMAZIONE

 

 

1. Visionate una prima volta la sequenza nel suo insieme. Quante fasi osservate?

 

1. Tre fasi:

a) dall’inizio a “ ... sparare su qualcuno che ti offende ”;

b) da “ …un club di tiro vicino alla nostra scuola… ” a “ … o qualcosa del genere ”;

c) da “ … Il pubblico... bene... che cosa ne pensate?” alla fine.

 

2. Visionate di nuovo la prima fase, osservando attentamente il dispositivo della classe:

 

 

2.1 Come sono disposti gli studenti? Si può parlare di lavoro di gruppo?

2.1 In primo piano si vede un gruppo di studenti occupati a lavorare e a parlare tra loro. Sul fondo gli studenti sono seduti o si muovono nella classe.

 

2.2 Leggete la trascrizione corrispondente: che cosa stanno facendo?

2.2 Discutono tra loro l’argomento del diritto dei bambini all’autodifesa.

 

3. Osservare la seconda fase:

 

 

3.1 Si tratta dello stesso gruppo di studenti? Se sì, che cos’è cambiato nel dispositivo? Che funzione ha lo studente n° 1 (“ S1. ”)?

3.1 Si tratta proprio dello stesso gruppo di studenti, ma questa volta:

a) C’è uno studente (“ S1 ”) che dirige il dibattito (distribuisce la parola facendo domande ad ognuno degli altri membri del gruppo): è il “ moderatore ”.

b) Gli altri studenti osservano questo gruppo e ascoltano il dibattito.

Si tratta di un dispositivo conosciuto con il nome di “ pannello ”.

 

3.2 Leggete la trascrizione corrispondente: l’argomento del dibattito è lo stesso di prima? E’ in rapporto con quello?

3.2 L’argomento del dibattito concerne la domanda “ Sei favorevole all’apertura di un club di tiro vicino alla nostra scuola? ”.

E’ in rapporto diretto con quello della fase precedente: l’allenamento in un club di tiro permette una preparazione all’autodifesa.

 

4. Che cosa potete concludere sul rapporto tra la prima e la seconda fase?

4. Il dibattito della prima fase costituiva certamente una parte della preparazione del pannello.

 

5. In che cosa consiste la terza fase?

5. Il moderatore interpella gli ascoltatori, in modo che questa volta tutta la classe sia coinvolta nel dibattito.

 

6. A quale obiettivo principale l’insegnante tende organizzando questi tre dispositivi successivi di lavoro di gruppo? Vi sembra raggiunto?

6. Far partecipare il maggior numero possibile di studenti. Se si giudica dalle fasi filmate, l’obiettivo è raggiunto.

 

7. Si può parlare in questo caso di “ gioco di ruoli ”?

7. No: si ha piuttosto l’impressione che ogni studente esprima la propria opinione. Ci si può chiedere tuttavia se gli studenti non abbiano scelto di esprimere opinioni molto contrastate ed estreme in modo da “ animare ” volontariamente il dibattito. Questa interpretazione è probabilmente verosimile, tanto gli argomenti in favore del club di tiro possono sembrare sorprendenti da parte di studenti che si esprimono all’interno di una scuola davanti ad un insegnante... Si ha un po’ l’impressione (si vuol credere) che si atteggino consapevolmente a provocatori.

 

8. Secondo voi chi ha scelto l’argomento?

8. Forse gli studenti stessi, e l’insegnante lo ha probabilmente accettato in nome dell’autonomia degli studenti e della loro formazione alla responsabilità (vedere la presentazione della scuola in “ Contestualizzazione ”).

Si potrà precisare che nel dossier di visita si metteva anche in evidenza che il libro di testo utilizzato in classe proponeva argomenti di discussione...

9. Pensate che un argomento come questo possa essere oggetto di un dibattito tra studenti in ambiente scolastico? Se sì, a quali condizioni?

9. Da un punto di vista strettamente scolastico, gli argomenti polemici hanno a volte il vantaggio di motivare gli studenti, e di coinvolgerli in un tipo di discorso potenzialmente ricco da un punto di vista linguistico (espressione dell’opinione personale e delle nozioni di opposizione, accordo, condizione, concessione...).

Da un punto di vista formativo, il dibattito fa parte integrante del gioco democratico, ed è importante che gli studenti vi siano abituati e formati.

Si può pensare, in particolare, alle seguenti condizioni:

a) Bisogna che il dibattito sia preparato e arricchito con letture che apportino informazioni verificate e riflessioni fondate (articoli di giornale opinioni di sociologi, filosofi...).

b) Bisogna che il dibattito sia ben organizzato, secondo regole formali rigide (si può osservare che questo accade nella registrazione).

c) Bisogna esigere che ogni opinione sia argomentare in modo razionale.

d) Bisogna che l’insegnante svolga il suo ruolo di educatore garantendo, se necessario con interventi personali chiari ed energici,, che vengano espressi punti di vista corrispondenti alla difesa dei valori umani e civili propri del sistema educativo.

Questa domanda potrà certo essere oggetto di un dibattito tra corsisti. In alcuni paesi, un argomento come questo non sarebbe stato accettato dall’insegnante. Sono probabilmente i paesi in cui si imporrà più fortemente l’interpretazione presentata alla soluzione del punto 7.

10. In che cosa si vede che il lavoro di gruppo favorisce la differenziazione degli apprendimenti?

10. Ogni studente può partecipare secondo i suoi mezzi, e la diversità degli interventi garantisce una certa diversità nell’espressione linguistica.

 

11. In che modo l’insegnante potrà correggere gli errori di lingua commessi dagli studenti durante il pannello e il dibattito finale?

11. Non interromperà mai i dibattiti (in quei momenti la priorità va al senso e non alla forma), ma potrà: a) chiedere in seguito agli studenti di dire gli errori che hanno rilevato; b) rilevare lui stesso gli errori più gravi e/o più ricorrenti.

Sarà quindi una correzione differita e certamente molto selettiva, fatta in modo da non intralciare la comunicazione tra gli studenti.

 

 

Si può pensare che questi gruppi siano focalizzati sia sulla relazione (ricerca della motivazione degli studenti e del loro impegno) e sul compito(l’obiettivo è la produzione di un certo tipo di discorso: vedere l’interesse di questo tipo di dibattito presentato alla soluzione del punto 9).

Si potranno far lavorare i corsisti sulla tabella di Ph. Meirieu su “ i criteri di alternanza nella composizione dei gruppi ” (Allegato 4 della Guida di osservazione e di concezione di sequenze di pedagogia differenziata), chiedendo loro a quali focalizzazioni corrisponde il lavoro di gruppo per come è organizzato in questa sequenza.

12. Siete giunti ala fine del lavoro sulla rubrica “ Lavoro di gruppo ”. Riprendete le idee che avevate annotato all’inizio; sono cambiate? Se sì, in che cosa? Avete l’intenzione di far lavorare i vostri studenti a gruppi? Se sì, quando, come e perché?

 

Quest’attività potrà essere fatta a gruppi con una successiva messa in comune. Perché non approfittarne per sperimentare la forma del pannello? Per i corsisti potrebbe essere un’occasione di parlare della pedagogia in gruppi, mettendola simultaneamente in pratica. Si potrà estendere la riflessione alle altre forme di lavoro in gruppi e ai loro vantaggi e inconvenienti rispettivi in funzione dell’obiettivo scelto.