21 MARZO 2003  

 

INVITO A MODENA PER LA VIII GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL'IMPEGNO

Un'iniziativa promossa da LIBERA, insieme ad "Avviso Pubblico - Enti locali per la formazione civile contro le mafie" per ricordare tutte le vittime innocenti della criminalità organizzata.  

  Ci rivolgiamo soprattutto a voi, giovani mafiosi: vi chiediamo di abbandonare le armi e la violenza, vi chiediamo di riflettere.
Siamo disposti ad aiutarvi a trovare futuro, senso e significato positivi, nel rispetto della legalità, vi chiediamo di ricominciare la vita.
Basta con la violenza di giovani con altri giovani, basta con il furto di futuro ai danni di tanti uomini, donne e bambini; ritroviamo il senso e il rispetto della vita.
Le mafie, le stragi, gli assassini incidono pesantemente nel lavoro e nella dignità di persone. Le mafie vanno sconfitte e superate. È possibile farlo!
Lo sappiano i carnefici, i sostenitori, i soldati delle organizzazioni criminali. Lo sappiano le pedine di u a guerra terribile che non lascia speranza neppure a loro.
Occorre uscire dalle mafie!

Ci rivolgiamo ai giovani: non ubbidite più agli ordini di uccidere, di fare stragi, di affidarvi alla violenza e alla sopraffazione.
Lasciate le armi! Abbandonate le armi, i metodi di sopraffazione e di illegalità. Non è una sconfitta, ma l'inizio di una vita nuova, per recuperare un onore vero, per rispettare e essere rispettati come uomini, per un futuro diverso anche dalle vostre famiglie.
La violenza può incutere paura, ma non guadagna mai il rispetto degli altri.
Bisogna allora che facciate una leale scelta di pace e di resa e in questo, solo in questo caso, troverete ascolto e attenzione.
Come società civile e organizzata, come volontariato, come associazione Libera siamo pronti al dialogo, per costruire assieme opportunità di rientro nella legalità.

Uscire dalle mafie è un appello che rivolgiamo anche a noi stessi, come cittadini responsabili. Siamo convinti che le mafie non si battono solo con una adeguata azione di contrasto, ma anche con la cultura, l’educazione, il lavoro, i servizi sociali, con uno sviluppo diverso.
Uscire dalle mafie è possibile se sappiamo affermare positivamente i diritti di libertà, di giustizia, di dignità, se questi valori cessano di essere una spiegazione e diventano una realtà.
Di questo siamo convinti, per questo ci rivolgiamo a voi e ci dichiariamo disposti al dialogo se abbandonerete le armi.

Per questo siamo disposti a fare la nostra parte.

A nome delle associazioni aderenti a Libera:

il presidente nazionale e i vicepresidenti di Libera

(Uscire dalle mafie: appello ai giovani - 29 maggio 1996)  

La giornata del 21 marzo

Il 21 marzo di ogni anno, primo giorno di primavera, LIBERA - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie ricorda tutte le vittime innocenti delle mafie e rinnova in nome di quelle vittime il suo impegno di contrasto alla criminalità organizzata. Una data che non è stata scelta a caso: realizzare la Giornata della Memoria e dell’Impegno in concomitanza con l’inizio della primavera ha un significato, al tempo stesso, reale e ideale.

Realizzata per la prima volta nel 1996 a Roma, la Giornata è riproposta annualmente in città diverse: quest'anno, per la prima volta e non senza significato, si terrà in una città del Nord Italia e precisamente a Modena.

Come l'anno scorso, l'evento sarà preceduto e seguito dalla Carovana Nazionale Antimafia[1].

La pattuglia PNS, che da anni collabora[2] a vari livelli[3] con LIBERA, ritiene importante che Capi e gli R/S siano presenti alla Giornata come momento di partecipazione attiva, a testimonianza di quella Scelta Politica tanto cara al nostro Patto Associativo.

La memoria

Nel giorno in cui la natura rinasce, LIBERA ricorda che un’azione antimafia non può dimenticare l’esempio di coloro che hanno pagato con la vita la loro onestà e correttezza civile. Come il rigoglio della primavera esprime anche la memoria della semente morta per dare spazio alla nuova vita, così ogni nuovo passo sulla strada della legalità è possibile a partire da quei passi che sono stati stroncati su quella medesima strada, ogni nuovo diritto conquistato è possibile da quei diritti che sono stati calpestati. Semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell'ordine, sacerdoti, imprenditori e commercianti, sindacalisti, esponenti politici, amministratori locali, sono morti per mano delle mafie solo perché, con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere. E' quindi con grande rispetto e gratitudine che vogliamo ricordarli tutti, dai più famosi ai tanti "anonimi" su cui più facilmente è caduto il velo della dimenticanza. Per questo, un primo elemento fondamentale della Giornata è la lettura dei nomi delle vittime delle mafie: quei tanti, troppi nomi, che vengono fatti risuonare ininterrottamente durante la Giornata e alla lettura dei quali si alternano in tanti: dai parenti delle vittime agli studenti, dai semplici cittadini ai rappresentanti dello Stato o delle Forze dell'ordine, bambini come genitori, insegnati come studenti, uomini e donne che hanno deciso di fare memoria dei morti di mafia.

L’impegno

Le vittime delle mafie, tuttavia, non vanno soltanto ricordate: l’esempio che esse portano va anche accolto e vivificato, progettando apertamente un cammino di legalità e coinvolgendo la collettività su di esso. La Giornata, è il modo per affermare che ci siamo, che vogliamo fare la nostra parte. Non per essere "eroi" ma per essere pienamente cittadini, con diritti e doveri, capaci di solidarietà, rispettosi della legalità.

Come il rigoglio della primavera è anche promessa di un raccolto in estate, così la legalità ha bisogno di impegni concreti. È per questo che l’altro elemento fondamentale della Giornata è una effettiva attivazione del territorio nella lotta alle mafie. Risultato che si ottiene, sia realizzando una struttura nella città di volta in volta in visitata, sia facendo della Giornata l’evento centrale di una serie di incontri preparatori, con lo scopo di coinvolgere nelle attività di Libera, associazioni e cittadini presenti sul territorio.

Modena, 21 marzo 2003

“Le differenze per non essere indifferenti. Impegno per i diritti di cittadinanza e la giustizia sociale".

Con questo titolo LIBERA ha ritenuto importante scegliere l’Emilia Romagna per la positività  che caratterizza questa terra, positività rappresentata da una grande disponibilità di tessuto civile maturo, generoso, capace di accoglienza e anche di supporto alle istituzioni locali e nazionali.

Vorremmo, insieme, contrastare i molti segnali di illegalità che attraversano molte parti d’Italia. Con la forza della mobilità civile e con il perseguire la voglia di una giustizia sociale.

Fare diventare la Giornata della memoria e dell’impegno un momento di tutto il territorio emiliano ed allo stesso tempo iniziativa nazionale, è un modo per le istituzioni e per la società civile di lanciare questo segnale concreto. Da moltissime città italiane arriveranno studenti, amministratori pubblici, associazioni e saranno coinvolte moltissime scuole della regione (prevediamo una partecipazione complessiva alla giornata di circa 15.000 persone).

  il programma

La Staffetta dell'impegno e della memoria, che si snoderà da Savignano sul Panaro (partenza ore 8.00 da piazza G. Falcone) fino a Modena, aprirà la Giornata.

Il ritrovo a Modena è fissato per le ore 9,00 presso il Parco Novi Sad, da dove partirà il corteo. All'arrivo dei cortei, previsto per le ore 10,30 in Piazza Grande, seguirà la lettura dei nomi delle vittime delle mafie e il saluto delle autorità.

Durante tutta la giornata alcune delle strade principali di Modena saranno animate da operatori ed associazioni che coinvolgeranno sia i ragazzi delle scuole di Modena che i ragazzi provenienti da ogni parte d’Italia con attività ludiche e culturali.  

Alle 14, presso l'Aula Magna dell' Istituto Barozzi: I ragazzi d’Italia s’incontrano”, con un collegamento televisivo assicurato dal segretariato sociale della Rai.

Alle ore 21.00, sempre in Piazza Grande, ci sarà la cena della Legalità: un "momento culinario" ugualmente significativo, che avrà come ingrediente principale proprio quella pasta che oggi, grazie al progetto LIBERA Terra, viene prodotta con il grano coltivato sui terreni confiscati alla mafia.   

Al termine un concerto del quartetto del Testaccio di Roma.

ll programma dettagliato della Giornata e degli appuntamenti della Carovana Antimafia si trova sul sito di Libera, e viene aggiornato di giorno in giorno. Per ricevere via e-mail informazioni su questo evento come su altre iniziative inerenti ai temi della legalità è possibile anche iscriversi alla newsletter del nostro sito utilizzando l'apposito modulo on-line.

I Capi e gli R/S interessati a partecipare alla Giornata possono contattare la pattuglia regionale lombarda PNS, anche eventualmente per organizzare insieme il viaggio fino a Modena e/o darci un appuntamento per ritrovarci insieme in città il 21 marzo.

(febbraio 2003)

 

 

Nuoro 2002

 

 


[1] La Carovana antimafia consiste in una serie di appuntamenti itineranti, volti a sensibilizzare la popolazione sul tema della lotta alle mafie, e con modalità di coinvolgimento diverse: dal momento di riflessione a quello di gioco, dal convegno allo spettacolo, dalla proiezione di film all’animazione per i più piccoli. Nata nel 1994 su iniziativa dell’ARCI, la Carovana ha esteso nel corso di questi anni il suo raggio d’azione; dapprima, aumentando progressivamente il numero delle tappe e passando, nel 2001, da Carovana esclusivamente siciliana a Carovana pluriregionale, con l’introduzione di appuntamenti in Campania (in preparazione della VI Giornata della Memoria e dell’Impegno, a Torre Annunziata) e in Lombardia. Nel 2002, con un ulteriore passo avanti, la Carovana è divenuta nazionale, interessando ben dieci regioni: tutta l’Italia è stata percorsa per sei mesi dai carovanieri, con migliaia di persone coinvolte, centinaia di comuni incontrati, scuole, enti locali e associazioni, nel tentativo di raggiungere quante più persone possibili e di portare ovunque una proposta di legalità e un preciso monito a tenere alta l’attenzione contro le mafie. Leggi il documento di don Luigi Ciotti e il programma 2003 

[2] Cfr. il documento "L'AGESCI IN RETE", disponibile anche sul sito internet nazionale AGESCI

[3] Quanto all'esperienza della pattuglia regionale lombarda. sul tema dell'Educazione alla Legalità nel marzo del 2001 abbiamo organizzato, in collaborazione con LIBERA,  il Workshop R/S Clan=Associazione per delinquere (art. 416bis c.p.) che ancora oggi vive su Internet attraverso questo sito.  Dal 2003, a suggello di una reciproca collaborazione proficua, formalmente anche l'AGESCI LOMBARDIA aderisce a LIBERA