Esopo

 

Molto tempo fa, quando il mondo subiva ancora il dominio degli Dei, creature dispettose e sentimentali, visse un giovane, chiamato Esopo, nato nell'antica Grecia, terra di sogni e di poeti. Costui era un ragazzo dall'aspetto sgraziato, ricurvo sulle spalle, tozzo e balbuziente. A causa della sua bruttezza, i compagni non perdevano occasioni per deriderlo e colpirlo con scherzi crudeli, costringendolo ad allontanarsi dal gruppo e a rinchiudersi nel giardino di casa.

Esopo possedeva, però, un animo molto buono e la sua mente era colma di fantasia. Egli non riusciva ad esprimere a parole ciò che i suoi pensieri inventavano e questo per via di quella orribile difficoltà a comunicare donatagli dalla sua persistente balbuzie. Finché, un giorno, solleticato dai dolci profumi della primavera, osservando il lento riandare di una solerte formichina impegnata nel suo lavoro e l'allegra spensieratezza di una frivola cicala, inventò la sua prima favola!

Mancandogli la possibilità di narrarla a voce, il ragazzo decise di scrivere ciò che aveva appena ideato. Le frasi si assestarono magicamente una accanto all'altra e, dopo avere riletto quanto appena composto, pensò di mostrare la fiaba ad uno dei suoi maestri. Questi, un uomo molto vecchio e saggio, apprezzò tantissimo lo scritto del suo allievo e lo invitò a creare altri racconti, lodando la sua impareggiabile fantasia. Incoraggiato dai complimenti dell'insegnante, Esopo continuò a scrivere. Nacquero così tantissime favole, inventate durante i suoi pomeriggi solitari trascorsi studiando il comportamento degli animali e paragonandolo a quello dell'uomo.

Incuriositi dai vanti che di lui faceva il buon maestro, i suoi compagni chiesero un giorno, al ragazzo di poter leggere qualcuna delle sue fiabe. Vincendo ogni rancore, il giovane diede loro i propri racconti che erano ormai diventati numerosissimi.

Affascinati dalla bellezza e dalla semplicità di quelle favole, tutti i ragazzi del paese si avvicinarono al mite e tranquillo Esopo, complimentandosi con lui chiedendogli sempre nuove novelle. A poco, a poco la fama dei favolista si diffuse in tutta la Grecia finché egli divenne un personaggio importante, ammirato e apprezzato da moltissima gente.

Sì, quel giovane goffo e bruttino si trasformò ben presto nel più grande scrittore di tutti i tempi!