Ricordando Ubaldo Buttafava nostro collaboratore
e autore di importanti interviste ed articoli,
pubblichiamo nel Giorno della Memoria
un suo articolo di un anno fa di estrema attualità

Il giorno della Memoria
è quella degli smemorati!

I carnefici commemorano le loro vittime, mentre continuano
nel mondo il loro lavoro di macelleria.
Le vittime di ieri diventano carnefici e dimenticano.
Chi finanzia questa tragedia sono sempre gli stessi: quelli che
non compaiono e non pagano mai, i parassiti delle oligarchie del denaro, imboscati in sontuose e riservate residenze. Loro sono i mandanti, essi disprezzano l’umanità e vivono nel terrore.
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La “nazionalizzazione” della Banca d’ Italia Oligarchia finanziaria:
usura e truffe
di Ubaldo Buttafava
Mentre gli organi di disinformazione ci martellano il cervello sui
“buoni” propositi del Governo Prodi-DS che con una manovra
da 35 miliardi di euro rassicura i banchieri e mette una pezza sul debito pubblico consolidato di 1600 (milleseicento) miliardi
di euro accumulato in 50 anni di allegra rapina (non da noi), per mantenere in vita “l’ iniziativa privata” (sic) dei nostri capitalisti -senza capitali- , dei veri patrioti, maestri nel portare i nostri
profitti nei paradisi fiscali, nel privatizzare il surplus e
socializzare le perdite.
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AVVERTIMENTO DEGLI SCIENZIATI
DEL MONDO ALL’UMANITÀ 
Gli esseri umani e il mondo naturale sono in rotta di collisione.
Le attività umane infliggono danni aspri e spesso irreversibili all’ambiente e a risorse essenziali. Se non controllate, molte
delle pratiche correnti mettono in serio pericolo il futuro che desideriamo per la società umana e i regni vegetali ed animali,
e possono alterare il mondo vivente in modo tale da renderlo
inadatto a sostenere la vita così come la conosciamo. Sono urgenti cambiamenti fondamentali se vogliamo evitare la collisione che porterà la nostra rotta attuale. 
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Conigliera Rai
La Rai non è soggetta a interferenze politiche. Va detto.
E’ invece un ambiente familiare di figli, padri, cugine, cognati
e nuore. Impermeabile ai partiti. Un blocco di relazioni
indistruttibile che sopravvive a qualunque governo.
Con matrimoni combinati sin dalla nascita tra i figli
di capostrutture e di programmisti. Una difesa naturale
dall’ingerenza della politica e anche della libera informazione.
Una riaffermazione dei valori della famiglia e dell’impiego statale. L’elenco che pubblico è in rete da tempo. E’ probabile che sia incompleto o in parte superato. E che tra relazioni affettuose e accoppiamenti dei circa 11.000 dipendenti del gruppo , all’interno
e all’esterno della struttura, il numero dei figli di, nipoti di,
cognati di, sia proliferato. Un po’ come avviene nelle conigliere.
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