17-06-01

15 d' Agosto

Siamo al Grande Tempio. E' il 15 d'agosto, la giornata è calda, afosa, le rocce si sciolgono come burro e non c'è un filo d'aria. Ma come ormai era buona abitudine, anche i cavalieri festeggiavano questo giorno. Gemini, la parte buona, era solito organizzare un banchetto per cavalieri, Dei e chiunque volesse partecipare. La tavola era imbandita con ogni ben di Dei e i commensali se ne stavano seduti a pranzare, parlare e scherzare. C'erano un po' tutti: i cavalieri d'oro, i bronze saint, Castalia, Tisifone, i cavalieri di Asgard, gli Dei e perfino Lamia e i bambini dell'orfanotrofio.

"Allora, tutti in piedi per un brindisi." disse Gemini.

"Abbiamo detto in piedi, Libra, eh eh!"

"Spiritosi..." la voce veniva da sotto il tavolo.

"Brindiamo, AH AH AH!" urlò Cancer, ridendo senza senso.

"Sìiiii! Brindiamo alla conquista del mondo!" inneggiò Nettuno col calice in mano.

Tutti lo gurdarono. Chi alzava gli occhi al cielo, chi non ci faceva più caso.

"Cioè sta in fissa questo, hai da accendere?" bisbigliò Virgo con la "sigaretta" in mano verso Phoenix, il quale con diffidenza lanciò una piccola fenice per accendere la "sigaretta" di Virgo, che si ritrovò sbruciacchiato qua e là. Julian si risedette con gli occhi bassi e il viso rosso di vergogna.

"Il caldo e il vino ti danno alla testa, eh Nettu?" ironizzò Pegasus.

"Io non scherzerei troppo." sussurrò Sirio come suo solito, che stava chiaramente seduto al fianco di Pegasus. "Eddai, Sirio, sbottonati, almeno oggi..."

"Non devi parlargli così Pegasus" intervenne Castalia, che continuò: "Sirio ha ragione, bisogna fare attenzione, bisogna stare all'erta. Vedi questa roccia? Devi trovare la forza che sta dentro di te, la stessa forza che governa le stelle, solo così potrai romperla."

"Ma cosa c'entra?!?" si chiese Pegasus.

"Guarda, così Pegasus, così." Castalia cercava di frantumare la roccia, ma non riusciva. Imbarazzo totale. Anche la sua maschera cominciava a sudare.

"Ehi Castalia..." urlò sgraziatamente Tisifone, "che non riesci più nemmeno a rompere una roccia così piccola? La civetta ha perso le penne! E tu Lamia, invece di stare seduta portaci dell' altro vino!" Tisifone non ha mai avuto molto tatto.

"Anche Lamia OGGI è al nostro pari, serpe... cioè Tisifone." disse Athena, capotavola, con lo sguardo fiero e pieno di giustizia rivolto verso l'alto. Poi continuò:

"In alto i calici!!" Alzò il braccio per brindare, e tutti si accorsero dell'alone di sudore che aveva sotto l'ascella, l'Unicorno per primo che le stava di fianco da bravo cane da guardia. Tutti tranne lei, che sventolava il calice di qua e di là, col sorrisino dell'innocenza sul viso.

"Ehi Aquarius, rinfrescaci un po', qualcuno ne ha bisogno..." disse Cancer divertito. L'Unicorno lo fulminò con lo sguardo, mentre Aquarius effettivamente si apprestava a lanciare il Sacro Aquarius. "Guarda Aqui che era una battuta" gli intimò Fish con l'occhiolino. Aquarius sorrise e si sedette in fretta, conoscendo la mano morta del cavaliere della 12° casa. "Ahi, tieni a posto il tuo elmo, Scorpio!" disse Aquarius.

Il sole splendeva più che mai, e Apollo si prese la sua buona dose di parolacce da tutti, mentre Castalia era ancora alle prese con la roccia. Intanto il Grande Mur, capotavola dall'altra parte, faceva apparire e scomparire piatti e pietanze e Kiki urlava "Ancora ancora! Che Grande che è il mio fratellone!!"

"Fratello??? Arrivo Andromedaaa! Non aver paura! Ti proteggerò, nessuno ti farà del maleeeeeee!" Phoenix si alzò di scatto e la sua sedia volò lontano, giù da un dirupo, mentre la tavola si ribaltò completamente.

"Ditemi che è un'illusione di Morgana vi prego!" disse Gemini mentre si sentiva svenire.

"Qualcuno raccolga quella femminuccia, era meglio da malvagio." serpeggiò Hilda che per un attimo risentì ancora dell'influsso dell'anello del Nibelungo. "Sorella!" gridò Flare.

Allora Kiki approffittando della situazione, lanciò la torta al formaggio di Grecia verso i cavalieri di acciaio, che offesisi, poichè nessuno li poteva vedere e si misero tutti a ridere, cominciarono a tirare tutto a tutti. Athena cercava di calmare gli animi ai commensali, ma niente, anzi come risposta ricevette una polpetta di riso tipicamente greca in mezzo agli occhi e allora, furente come pochi, si tirò su la lunga veste, che all'inizio della serie era bianca ma ormai era più sgualcita che mai, salì sulla sua sedia e cominciò a lanciare il cibo rimasto contro gli altri. Nettuno usava il tridente, Libra ormai era sommerso di cibo ma nessuno ci faceva caso (nemmeno lui, che per la sua età dormiva 23 ore al giorno), Sirio allora usava le armi dell'armatura del Maestro come catapulta, Phoenix proteggeva Andormeda talle fettuccine impazzite e... Castalia riuscì a frantumare la roccia!

"Ecco Pegasus, cos..." SPLASH!!!

"Scusa Castalia, ma ti sei alzata di scatto e io..." si scusò Ioria.

Ma ad un tratto... ecco apparire l'Armatura di Sagitter:

"Cavalieri... Dei... Dee, ma dove è finito il vostro orgoglio... il mondo ha bis..."

"Ma per favore!!!" urlò Erii-Discordia mandandolo a quel paese, e la battaglia riprese.

Tutto finì dopo un po', quando Pegasus fece spettacolo e con un "FULMINE DI PEGASUS!!!" ,rivolto al cielo, fece i fuochi d'artificio.

Drakhon