CIBO, IGIENE E MOVIMENTO

Un bel cane agile, scattante, dall’espressione brillante e piena di vita non e’ solo il risultato di un buon accoppiamento e di un accorato studio del pedigree dei suoi genitori: dipende anche da come abbiamo allevato il nostro migliore amico. I fattori fondamentali per avere un Dobermann sano e bello sono tre:


* alimentazione
* igiene
* movimento


ALIMENTAZIONE
il cane non e’ un bambino: anche se si comporta come tale, implorandoci con occhi irresistibili quando stiamo mangiando un gelato o una fetta di torta, dobbiamo tenere presente che il suo apparato digerente e’ diverso da quello dell’uomo, e che certe leccornie (come la cioccolata) sono letteralmente veleno.


Un cucciolo di due mesi deve mangiare tre volte al giorno: la colazione e la cena saranno i pasti piu’ abbondanti (sempre determinati in base al peso e alle condizioni del cane stesso). Non bisogna badare solo alla quantita’, ma soprattutto alla qualita’ del cibo.


Dai cinque mesi in avanti, i pasti diventeranno due. Contiamo dieci minuti dopo avere dato la ciotola al cucciolo: passato questo tempo occorrera’ toglierla, indipendentemente dal fatto che abbia finito o meno. Questo regime “ferreo” non e’ certo punitivo: anzi, aiuta il cucciolo ad acquisire abitudini alimentari regolari e quindi e’ molto vantaggioso per la sua salute. Il metodo aiuta anche noi a capire se stiamo somministrando dosi eccessive di cibo.


Cibo pronto o alimentazione casalinga? Oggi in commercio esistono mangimi secchi di altissima qualita’ , che rappresentano un’ottima alimentazione per un Dobermann: difficilmente in casi si riesce a preparare un pastone altrettanto equilibrato e bilanciato.


E’ comunque importante scegliere il tipo giusto di mangime, perche’ esistono altrettanti prodotti di qualita’ medio bassa che costano decisamente meno ma che danno risultati ben poco soddisfacenti. Se il Dobermann proviene da un buon allevamento, sara’ stato sicuramente alimentato con un buon mangime pronto: e’ bene continuare con lo stesso tipo di alimentazione (e preferibilmente la stessa marca) almeno per un mese, per non causargli disturbi intestinali.


Trascorso questo periodo, continuare con il mangime e’ sicuramente comodo, ed e’ un’ottima scelta (personalmente la migliore) anche per la salute del cane, ma se apparteniamo a quel genere di persone che preferisce piu’ la cucina casereccia, allora si potra’ passare all’alimentazione casalinga, con molta gradualita’.


Il cucciolo nato in casa e svezzato con metodi casalinghi, potrebbe essere schizzinoso al passaggio crocchette: anche in questo caso, se vogliamo passare al mangime secco facciamolo gradualmente. Inseriamo dapprima qualche crocchetta nella ciotola, e aumentiamone il numero a mano a mano che il cucciolo comincia a conoscerne e ad apprezzarne il sapore. Nel frattempo si ridurra’ la dose di cibo casalingo, fino ad eliminarlo del tutto.


Non e’ mai consigliabile mescolare o alternare continuamente mangime e pappa fatta in casa. Facciamo una scelta e seguiamola con convinzione, perche’ e’ improbabile che le due soluzioni insieme siano siano ben bilanciate.


In ciascuno dei due casi, se il cucciolo prova a “fare il furbo” e rifiutare il cibo, non sottoponiamogli alternative: togliamogli la ciotola e ripresentiamogliela (uguale) al pasto successivo. Nessun cane e’ mai morto di fame se aveva cibo a disposizione: se teniamo duro la guerra psicologica durera’ poco e il cucciolo si convincera’ in fretta a mangiare cio’ che passa il convento!!!


Se cediamo, avremo posto le basi per una lotta senza fine: dopo qualche mese il cane pretendera’ di vedere il menu prima di sbocconcellare qua e la’... Da evitare assolutamente!!!


Attenzione poi agli eccessi di calcio. Le razze a rapido accrescimento talora hanno bisogno di un “aiuto” sotto forma di integratori multivitaminici e minerali. Aiutare, pero’, non significa “bombardare” il cucciolo o cucciolone con sostanze chimiche. In particolare il calcio va dato in caso di necessita’: ovvero basta fare un esame del sangue per accertare il rapporto calcio/fosforo.


Se il cane non ha bisogno di calcio, si tenga presente che un sovradosaggio e’ molto dannoso e, tra le altre cose, e’ indiziato di corresponsabilita’ nella displasia dell’anca e nella sindrome di Wobbler.




IGIENE
un mantello trascurato puo’ diventare un piacevole habitat per i parassiti (che possono anche portare malattie gravi), le orecchie sporche (specie quelle integre) possono favorire l’insorgenza di otiti, ecc... Tralasciando di pulire e spazzolare il cane possiamo provocare danni simili a quelli causati dalla dimenticanza di procuragli il cibo.


I parassiti esterni possono causare seri problemi di salute al nostro cane. Una grossa infestazione di pulci e zecche puo’ causare anemia, visto che questi parassiti si nutrono di sangue: ma non e’ tutto. Le pulci veicolano la tenia, essendo ospiti intermedi di questo parassita intestinale, mentre le zecche sono causa della piroplasmosi, una malattia che puo’ diventare molto seria (e che talora e’ mortale) se non viene diagnosticata e curata in tempo.


Controlliamo sempre il mantello del Dobermann (nei cani a pelo corto individuare i parassiti e’ semplicissimo) e interveniamo con un antiparassitario qualora notassimo animali adulti o uova (che si presentano come mucchietti di pulviscolo nero). In primavera ed estate e’ bene intervenire mensilmente anche se non notiamo segni di parassiti. Consiglio di variare tipo di antiparassitario, dato che pulci e zecche sviluppano facilmente un’immunita’ contro tali prodotti.


Ci sono poi i parassiti intestinali che possono causare gravi danni, specie nel cane giovane. I piu’ comuni sono i vermi tondi (ascaridi) e la tenia, ma il cane puo’ infestarsi anche con i parassiti piu’ aggressivi e pericolosi come gli anchilostomi e tricocefali. Non sempre le uova si vedono bene con l’esame “a fresco” delle feci: se abbiamo dubbi e’ meglio chiedere al veterinario di eseguire un esame “per arricchimento”, che prevede la centrifugazione e il deposito di eventuali uova in modo ben visibile al microscopio.


Un’altra malattia gravissima, veicolata dalle zanzare, e’ la filarosi. La filaria e’ un parassita che attacca il cuore del cane, causandone la morte: e’ possibile prevenirla somministrando al cane una serie di pastiglie in certi periodi dell’anno. Chiedere al veterinario di fiducia.


La displasia dell’anca e’ una grave patologia che interessa l’articolazione coxofemorale: l’incidenza e’ piuttosto alta nel Dobermann come in tutti i cani di media taglia, quindi e’ assolutamente necessario radiografare le anche del cane intorno ai sette mesi di eta’, perche’ la displasia non e’ diagnosticabile prima di questa data (l’allevatore non puo’ eseguire alcun controllo). A un anno si potra’ poi seguire la radiografia ufficiale.


Questo esame va effettuato in anestesia generale, perche’ occorre un completo rilassamento dell’animale per avere una diagnosi precisa: questo pero’ non deve preoccupare, perche’ il cane si limita a dormire per qualche ora e si risveglia piu’ vispo e allegro di prima, senza alcun dolore o disagio.





MOVIMENTO
il Dobermann e’ un atleta, costruito e selezionato come tale: i suoi muscoli, le sue ossa, il suo cuore e i suoi polmoni sono nati per lavorare, non per poltrire. Lasciarlo ingrassare sul divano pensando di “renderlo felice” e’ un grave errore: non solo finira’ con l’ammalarsi, ma non sara’ affatto felice come crediamo. Il cane, istintivamente, sa cio’ che e’ meglio per lui: quindi correre, lavorare e impegnarsi fisicamente non rappresenta una costrizione, ma un vero piacere che e’ ingiusto (e pericoloso) negargli.