Italo Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno
(1949)

La vicenda

L'episodio che dà inizio alla storia è il furto della pistola di un soldato tedesco compiuto da Pin, incaricato dai suoi "amici" dell'osteria, mentre il milite si "intratteneva" con la sorella.

L'avvio del processo di peggioramento comincia quando il ragazzo decide di tenersi la pistola e la nasconde in un luogo per lui magico: un posto dove i ragni vanno a fare il nido: il sentiero dei nidi di ragno.

Si prosegue poi con la scoperta del furto, con la conseguente incarcerazione del ragazzo ma senza il ritrovamento dell'arma. In carcere avviene però "l'episodio chiave" del romanzo: Pin conosce Lupo Rosso, un ragazzo stimato e temuto da tutti quelli della sua età, che già al primo incontro viene descritto adeguatamente alla sua fama. I due fuggono insieme, ma durante la notte Pin perde le tracce del compagno di fuga e si ritrova sperduto in mezzo alle campagne e incontra, dopo aver camminato, un partigiano chiamato Cugino. Già da subito si capisce che Cugino avrà un ruolo fondamentale nella formazione di Pin che scopre in lui una persona di cui fidarsi che dietro un'aria burbera nasconde un animo protettivo. I due trascorrono la notte accampati in mezzo alle campagne e al mattino Pin può finalmente vedere bene in faccia il suo nuovo compagno. Si incamminano quindi insieme verso il campo base dei partigiani e si imbattono nel cuoco del gruppo. Pin viene quindi lasciato solo con Mancino, questo strano personaggio che fino alla fine del romanzo terrà con sè un volatile come amico, e fa la conoscenza di Giglia, la moglie del cuoco. E grazie a questo incontro inizia a emergere l'ironia di Pin, che dopo essersi ambientato nella nuova comitiva, per mettersi in mostra "prende per i fondelli" tutti i suoi "nuovi compagni" che gli vengono presentati da Cugino quando questi tornano dalla battaglia.
Passano i giorni e Pin è sempre più "parte integrante" della "banda". Viene poi a contatto con il Dritto, il capo del distaccamento con il quale ha un rapporto molto particolare.
L'esperienza di Pin continua e man mano cresce in lui il desiderio di andare a combattere con gli altri mentre viene sempre lasciato a "pelare le patate" insieme al Mancino.

La parte del racconto che segue è un insieme di episodi che succedono nel campo come l'abbandono di questo per una "clamorosa" intemperanza del Dritto che fa bruciare l'accampamento costringendo tutta la truppa a spostarsi da un'altra parte; proprio questo errore costerà alla fine il posto al capo, che segnato profondamente, non partecipa neanche con i suoi soldati all'ultima battaglia che Pin vivrà insieme a Giglia e al Dritto stesso che rimarrà con la moglie del cuoco per amore.
Pin poi viene allontanato e si ritrova solo "nel sentiero dei nidi di ragno" dove però è in preda alla disperazione perchè si sente abbandonato da tutti gli adulti, senza un amico e senza la sua adorata pistola. Il colpo finale gli arriva però da Cugino che, dopo aver sempre parlato male delle donne, gli chiede dove poter trovare la sorella.

Poi però inizia il processo di miglioramento; infatti Pin prima itrova la pistola, e infine incontra Cugino che si è pentito ed alla fine non è andato con la sorella. I due diventano quindi amici e a Cugino il ragazzo mostra il magico e segreto "sentiero" segnando così un'amicizia vera e duratura. Con questo bellissimo episodio termina il romanzo.