il GRILLO parlante
per un'informazione equa e solidale nell'Est veronese
@ periodico redatto dai lettori @
supplemento a " www.educare.it " - Aut. Trib. VR n.1418 del 21 novembre 2000
Direttore Responsabile ed Editoriale: Amedeo Tosi
Redazione:  località Praissola 74/b - 37047 San Bonifacio (VR)
«il GRILLO parlante» è consultabile anche nel siti della Biblioteca di Nogara (VR)
http://digilander.iol.it/biblionogara/periodicoinformativo.htm  che sta curando anche un archivio di tutti i numeri della newsletter  http://digilander.libero.it/ilgrilloparlantevr/
nel sito dell'Associazione Altravicenza www.altravicenza.it all'indirizzo http://digilander.iol.it/altravicenza/grilloparlante/

La responsabilità degli articoli e delle informazioni è tutta ed esclusiva dei rispettivi autori. il GRILLO parlante ospita volentieri ogni opinione e si assume la responsabilità degli articoli a cura della Redazione e di quelli non firmati. 

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SENSO DEL LIMITE
«Non si deve chiedere al sale di essere dolce»
(Proverbio: Bamileke - Nazione: Camerun )

APPUNTAMENTI DA NON PERDERE
Inviaci gli appuntamenti organizzati dalle associazioni del tuo paese! grilloparlante@mbservice.it

10/07/2002 -  Montecchio Maggiore (VI) - No alla centrale termoelettrica!

NO ALLA CENTRALE TERMOELETTRICA! E' VENUTO IL MOMENTO DI SCENDERE IN PIAZZA! CITTADINI: OCCORRE FAR SENTIRE FORTE LA VOCE DEL NO, PERCHE' EUGANEA ENERGIA ED ANSALDO NON MOLLANO, MENTRE LA REGIONE VENETO PRENDE TEMPO E NON HA ANCORA ESPRESSO UFFICIALMENTE IL SUO PARERE NEGATIVO. FORTI DELL'APPOGGIO DEI 17 COMUNI DEL PROGETTO GIADA, DEL NO DELLA PROVINCIA E DELLA GRANDE PARTECIPAZIONE POPOLARE ALLE ASSEMBLEE NELLE QUALI L'INIZIATIVA E' STATA PROPOSTA E VOTATA, I COMITATI ANTRICENTRALI ORGANIZZANO UNA MANIFESTAZIONE POPOLARE DI PROTESTA PER LA SERA DI MERCOLEDI' l0 LUGLIO 2002 con ritrovo a San Vitale di Montecchio Maggiore, zona Ospedale IL RITROVO E LA FORMAZIONE DEL CORTEO AVVERRANNO DALLE ORE 19.30 FINO ALLE 20.30; POI SI DARÀ INIZIO AL CORTEO E LA MANIFESTAZIONE SI CONCLUDERÀ IN PIAZZA MARCONI DI FRONTE AL DUOMO DI MONTECCHIO MAGGIORE.  SOLO UN FORTISSIMO SEGNALE.DI RIFIUTO E PROTESTA POPOLARE PUO’ FERMARE I PROGETTI DI COSTRUZIONE DELLE CENTRALI TERMOELETTRICHE! INVITIAMO TUTTI I CITTADINI, LE ISTITUZIONI, LE ASSOCIAZIONI DI TUTTI I COMUNI DELLA ZONA A PARTECIPARE IN MASSA, PERCHÉ DI UNA COSA SI PUÒ ESSERE CERTI; CONTRO LA VOLONTÀ DELLA GENTE NON SI PUO’ ANDARE E SE I CITTADINI SCENDONO IN CAMPO, CONVINTI, DETERMINATI, E LOTTANO PER DIFENDERE I PROPRI DIRITTI E I PROPRI INTERESSI, NON ESISTONO DECISIONI CHE NON POSSONO ESSERE CAMBIATE! VOGLIAMO UNA MANIFESTAZIONE COLORATA, LUMINOSA E FESTOSA CON BAMBINI E FAMIGLIE, ACCOMPAGNANENTO DI TAMBURI, FISCHIETTI, STRUMENTI MUSICALI, TORCE ELETTRICHE E QUANT'ALTRO. CONTRO LE MANOVRE OSCURE DEI GRUPPI ECONOMICI E DI QUEI POLITICI CHE VOGLIONO LE CENTRALI CONTRO LA MACABRA PROSPETTIVA CHE L'INTERESSE ECONOMICO DI POCHI PREVALGA A DANNO DELLA SALUTE E DELLA QUALITÀ DELLA VITA NOSTRA E DEI NOSTRI FIGLI. DATA L'IMPORTANZA, LA MANIFESTAZIONE SI TERRA ANCHE IN CASO DI MALTEMPO. AL CONTRARIO, SE FARÀ CALDO, SAPPIATE CHE CON LA CENTRALE LA TEMPERATURA NEI DINTORNI SARÀ SEMPRE 3 O 4 GRADI PIÙ ALTA (E NON SOLO IN ESTATE), QUINDI CONVIENE SOFFRIRE IN UN CORTEO DI PROTESTA PIUTTOSTO CHE PER SEMPRE.

10/07/2002 -  Soave (VR) - Cinema all'aperto: «La maledizione dello scorpione di Giada»    

Legambiente di Soave organizza presso Parco Zanella (Soave - VR) la rassegna "Cinema all'aperto". Ingresso: 5 Euro. Inizio della proiezione, ore 21,15. Questa sera è in programma la pellicola «La maledizione dello scorpione di Giada» di Woody Allen.

11/07/2002 -  Bassano del Grappa (VI) - Incontro con Patrick McGrath     

L'11 luglio 2002 alle ore 18 presso la libreria Palazzo Roberti di Bassano del Grappa (via Jacopo da Ponte, 34) lo scrittore Patrick McGrath, autore di "Follia" e del nuovo romanzo "Spider", edito da Bompiani, leggerà alcuni brani tratti dai suoi libri. Presentazione di Judith McGrath e lettura in italiano di Giulia Cantone e Luca Cittadini. Promuove l'appuntamento l'associazione Easy Way.

11-15/07/2002 -  Gazzolo d'Arcole (VR) -  Festa di mezza estate
 
Il Comitato Giovani di Gazzolo d'Arcole (VR) presenta: «Festa Giovani - Festa di mezza estate - IIIa edizione» Zona Artigianale sulla strada da Gazzolo d’Arcole per Volpino di Zimella 11-12-13-14-15 Luglio 2002. Programma: Giovedì 11 Luglio Il meglio dell’afro, On stage YANO; Venerdì 12 Luglio In pre-serata la passione per VASCO ROSSI dal vivo STANDING OVATIONS in concerto  A seguire COMPANY CONTATTO; Sabato 13 Luglio Serata Dance con OUT MUSIC POWER-Dj SILVANO; Domenica 14 luglio(giornata per l’AVIS) Nel pomeriggio GARDALAND PARTY Direttamente dal parco divertimenti n. 1 in Italia spettacolo per grandi e piccini nella casa delle meraviglie di PREZZEMOLO con l’animazione di Paolo Somaggio A seguire serata Dance con BUM BUM; Lunedì 15 luglio Musica commerciale & house con OUT MUSIC POWER dj Mr. SILVANO Ospite della serata Umberto do Brasil. 

12-13-14/07/2002 -  Facca di Cittadella (Padova) -  In menoria di Borsellino e Falcone

Il Coordinamento veneto di «Libera, Associazione, Nomi e Numeri contro le Mafie» organizza dal 12 al 14 luglio a Facca di Cittadella (Padova), il palinsesto "Vivere la memoria - Occhi aperti per costruire giustizia". A 10 anni dalle stragi in cui persero la vita Giovanni Falcone e la moglie, Paolo Borsellino e le loro scorte. Venerdì 12 luglio: ore 20,45 presso il Cinema S.Giorgio in Bosco, film "I Giudici" gli attentati a Falcone e Borsellino. Saranno presenti in sala i giudici Federica Baccaglini (Verona) e Gaetano Campo (Vicenza). Sabato 13 luglio: ore 16,30 - Kermesse Ciclismo - Libera Sport biciclettata con ciclisti professionisti, in memoria di tutti i morti per mano delle mafie. Ore 20,45 presso la chiesa di Facca, «La mafia invisibile» Incontro con Pietro Grasso (Procuratore Capo di Palermo), Rita Borsellino (sorella di Paolo), Maria Luisa Vincenzoni (Giornalista Rai 3). Domenica 14 luglio, ore 10 presso la Chiesa di Facca, Santa Messa di memoria. Con la testimonianza di Rita Borsellino.

12/07/2002 -  Dolcè (VR) - Settimana ecologica - Spiaggia di Ceraino (ore 19,30)

L'Associazione Culturale Teatro Origine vi invita all'evento teatrale "Natura Naturans". Info: 045 6801478
 
13/07/2002 -  Verona - Malafestival / 5
 
MALAFESTIVAL dall'8 GIUGNO al 27 LUGLIO presso SPAZIO EMMAUS, strada MATTARANETTA 41, San MICHELE EXTRA (VR) - USCITA A4 VR EST. TUTTE LE SERE COUS COUS, BIRRA, VINO, SANGRIA, COCKTAILS e SPAGHETTATA NOTTURNA. Oggi: SABATO 13 LUGLIO, giornata promossa dalla biblioteca G. DOMASCHI - spazio culturale anarchico; ore 16.30   IL FAVOLOSO VIAGGIO DEGLI AUANAGANASSA; giocolerie-clownerie-spettacolerie per bambini piccoli e cresciuti; ore 18.00   UN ALTRO CONTO E' POSSIBILE; incontro/dibattito su finanza etica, mutuo appoggio, autogestione con presentazione del libro sulla MAG-6. Partecipano: coop. MAG-6 (Reggio Emilia) e comune URUPIA (Francavilla Fontana - BR); ore 20.30  COUS COUS con LINDA; ore 22.00 ANTEO in concerto crossovernoiserock da Verona; ore 23.00 GIU' IL CAPPELLO in concerto combat folk da Milano; a seguire  DJ SET CON CLORO.
 
13 - 21/07/2002 -  Zevio (VR) - Mostra di pittura

 MOSTRA DI PITTURA SOTTERRANEI DEL CASTELLO DI ZEVIO, DAL 13 AL 21 LUGLIO. Espongono: BRIGIDA BISSOLO - Sono tavolette di piccolo formato ma di grande impatto visivo, le opere che Brigida Bissolo espone. Tavole eseguite a tempera, che si presentano con un velo di preziosa raffinatezza per la materia con cui l’autrice le ha realizzate. Il tema che Brigida affronta è quello legato alle carte da gioco, ispirato soprattutto alle figure quali: re, cavalli e fanti, rielaborate nella loro caratteristica visione speculare. E’ proprio nell’interpretazione di questa contrapposizione d’immagine che la pittrice trova terreno fertile per la sua originale ricerca artistica. ELENA MIGLIORISI - Da anni è attiva nel campo della pittura con numerose mostre personali e ha partecipato a numerose collettive nazionali dove ha ottenuto vari e importanti riconoscimenti. E’ stata presente con le sue opere presso “INTERNATIONAL ART EXPOSITION DI WASHINGTON”. In occasione dei Giochi Olimpici di Los Angeles è stata invitata alla mostra “Maestri Italiani del Disegno e della Grafica Contemporanea”. E’ creatrice di gioielli e minisculture, alcuni dei quali sono stati utilizzati come gioielli di scena.

14/07/2002 -  Soave (VR) - Cinema all'aperto: «Il favoloso mondo di Amelie»    

Legambiente di Soave organizza presso Parco Zanella (Soave - VR) la rassegna "Cinema all'aperto". Ingresso: 5 Euro. Inizio della proiezione, ore 21,15. Questa sera è in programma la pellicola «Il favoloso mondo di Amelie».

14/07/2002 -  Dolcè (VR) - Settimana ecologica - Spiaggia di Ceraino (ore 10-19)

Si avvia al termine la Settimana Ecologica lungo la sponda sinistra dell’Adige: è questa l’inaspettata e bella sorpresa che vi riserva l’estate 2002! Si tratta di una manifestazione di arte, cultura e spettacolo ideata e realizzata con l’intento di stimolare la creazione di un Parco sull’Adige in località Ceraino di Dolcé, dopo la Chiusa, nel punto in cui il grande fiume forma un’ansa e disegna i profili di magnifiche spiagge primordiali. L’Adige è nostra madre, scriveva un antico e dimenticato poeta; è madre benefica delle nostre vite e dei nostri sentimenti: noi tutti gli dobbiamo rispetto. L’acqua è stata da sempre una vitale fonte di ispirazione per l’arte e per l’artista. Il nostro genio umano è debitore verso la natura liquida delle cose di mille scoperte. Il paesaggio fluviale, oltre che una dilatazione dell’orizzonte visivo e temporale, è fomento per lo spirito e per i sensi. Il contatto con le forze vergini della natura fluente è un’esperienza da ricercare e, nel mondo attuale, sempre più necessaria da compiere  Mostra mercato del prodotto biologico e naturale "Dalla sorgente alle foce" Esposizione di immagini fotografiche e documenti estratti da una grande mostra realizzata nel 1989 (Anno dell’Adige) presso la Sala Boggian di Castelvecchio a Verona. Si ringrazia della gentile concessione l’Assessorato all’Ecologia del Comune scaligero. "Tracce verso il fiume" Interventi artistici ed installazioni lungo il sentiero pedonale che dal paese di Ceraino porta alla spiaggia (nei pressi della birreria alla Grotta). Il percorso verrà interpretato artisticamente da Andrea CARDONE, Gaetano CIPRIANI, Moreno DANZI, Mario PASQUOTTO. "Natura Naturans" Evento Teatrale proposto dalla Compagnia Teatro Origine di Verona, è uno spettacolo creato ad hoc sulla e per la stupenda Spiaggia di Ceraino. Lo spettatore sarà accompagnato a visitare le stanze di un mito antico e contemporaneo nel quale vita e morte, fuoco e acqua, luce e buio ed ogni opposto vengono poeticamente liquefatti, come in un sogno primitivo. La regia è affidata a Nicola Dentamaro. E’ necessario prenotare al 045 6801478 e acquistare il biglietto in prevendita (costo € 5,00). Posti limitati. Mostra-mercato del biologico e naturale Esposizione e vendita di prodotti dell’agricoltura biologica e del consumo critico. I banchetti verranno posizionati sulla sponda del fiume presso la zona piantumata che costeggia la spiaggia. L'iniziativa è promossa dall'Associazione Culturale Teatro Origine teaor@tin.it

14/07/2002 -  Arzignano (VI) - MONACI TIBETANI DI JHADEL KHANTSEN   

Domenica 14 luglio 2002 ore 21,00, ARZIGNANO (Vi) Piazza Libertà, rappresentazione dei «MONACI TIBETANI DI JHADEL KHANTSEN» del Monastero di  Sera Je (Tibet). La rappresentazione è inserita nella rassegna provinciale "On the folks 2002" 3^ edizione. Il monastero buddhista di Sera presso Lhasa in Tibet fu fondato nel 1419 da Ciamcen Cioge Sakia Yesce. In seguito Kunchien Londro Rincen Senghe fondava all'interno dello stesso il monastero di Sera Je. All'interno del monastero erano custoditi molti oggetti religiosi di rara importanza ed enorme valore (probabilmente molti miliardi) che sono stati saccheggiati e portati in Cina in seguito all'occupazione cinese. Molti monaci sono stati imprigionati torturati ed uccisi. A tanti anni di distanza i monaci continuano a fuggire dal Tibet, molti monasteri sono atati ricostriuiti in India. E' per questa ragione che i monaci tibetati di molti monasteri hanno deciso di promuovere la loro cultura e di avere il sostegno necessario per poter vivere e studiare in esilio. I monaci presenteranno il modo tradizionale di canto e recitazione del monastero. Inoltre vi saranno danze tatriche (tra le quali la danza del leone delle nevi, che è tipica del Tibet) ed alcune danze di buon auspicio e di benedizione per portare la pace e l'armonia tra le persone, gli animali e l'ambiente. COMUNE DI ARZIGNANO Assessorato alla Cultura. Commissione Cultura e Pubblica Istruzione. Nell'ambito di "ArzignanoEstateFestival" Informazioni: Ufficio cultura tel. 0444-476543 - Info line: 333-6232408

15/07/2002 -  Verona - Organizziamo insieme la Carovana della Pace   

Si sta delineando il programma definitivo relativo alla Carovana della Pace, che partirà da Verona il 5 settembre ma che già da domenica 1 settembre inizierà, nella città scaligera,  a sensibilizzare quanti vorranno lascirsi sensibilizzare mediante un ricco palinsesto che vi presenteremo nel prossimo numero del Grillo parlante. Intanto invitiamo le persone di buona volontà, singoli o in rappresentanza di associazioni, che pensano di poter dare una mano nei tanti piccoli servizi occorrenti, a partecipare all'incontro organizzativo che si tiene oggi, lunedì 15 luglio alle ore 21 presso il salone dei Missionari Comboniani (Vicolo Pozzo, 1 - Verona)

18/07/2002 -  Nogara (VR) - Hotel Rif & Emilio Franzina    

L'Assessorato alla Cultura del Comune di Nogara (Vr), col patrocinio della Provincia di Verona e della Regione Veneto presenta la rassegna MUSICA DELLE RADICI 2002. Oggi in programma: Giovedì 18 luglio 2002 - ore 21.30 HOTEL RIF & EMILIO FRANZINA in Veneto Trasformer, presso Parco di Villa Raimondi . Ingresso gratuito. Maggiori informazioni sugli Artisti, immagini, recensioni e logo della rassegna sono disponibili sul sito della Biblioteca, all'indirizzo http://digilander.iol.it/biblionogara . Se vuoi ricevere la cartolina della rassegna musicale, manda un'e-mail con l'indirizzo postale a biblionogara@libero.it indicando nell'oggetto "cartolina Musica delle Radici 2002". 

18/07/2002 -  Zevio (VR) - Big One in concerto    

GIOVEDI’ 18 LUGLIO – ORE 21.30 nel CORTILE DEL CASTELLO DI ZEVIO, BIG ONE in concerto, “PINK FLOYD TRIBUTE”, INGRESSO EURO 8,00. I Big One nascono nel 1990 per una forte volontà di un chitarrista navigato, Elio Verga, che ha saputo circondarsi da alcuni tra i più dinamici musicisti veronesi per creare una delle cover-band più richieste a livello nazionale per l’esecuzione della musica dei Pink Floyd. L’esperienza e le capacità tecniche del gruppo sono messe al servizio dell’esecuzione dei brani più famosi del leggendario gruppo inglese per il quale i Big One, avvalendosi della collaborazione di tecnici professionisti audio/video e della presenza di "Pianeta Rosa" (fans club dei Pink Floyd in Italia), hanno allestito numerosi “grandi tributi”, tra questi un’indimenticabile "tutto esaurito" al Teatro Romano di Verona il 7 settembre 2001 in cui erano convenuti un po’ da tutto il nord-Italia gli estimatori della musica pinkfloydiana. I Big One si sono esibiti nei locali più rappresentativi dell’Italia settentrionale partecipando con vivo successo a spettacoli all’aperto, trasmissioni televisive e concerti in teatri. Per i loro fans hanno registrato un CD prodotto dalla casa discografica "Azzurra music" in cui presentano varie situazioni "live" tratte dalle loro più recenti esibizioni. 

18/07/2002 -  Sommacampagna - "La frontera" in concerto    

Giovedì 18 luglio '002, ORE 22,00 La frontera (VI), LIVE! Gruppo rivelazione, composto da musicisti professionisti che hanno dedicato un CD alla musica dei popoli: dall'Irlanda alla Grecia, dalla Bulgaria alla Yugoslavia... in un melting-pot entusiasmante quanto ricercato!!! IL CONCERTO SI TERRA' ALL'INTERNO DI UNA MANIFESTAZIONE DEDICATA AL BLUES, CHE SI SVOLGE DA ANNI IN UNA CORTE RURALE DI CUSTOZA. L'INGRESSO E' LIBERO E GRATUITO E LA CORTE CAVALCHINA LA TROVATE LUNGO LA STRADA TRA SOMMACAMPAGNA E CUSTOZA, 500m DOPO LA CANTINA SOCIALE. FACILE DA TROVARE... TROPPO SBAGLIATO NON VENIRE!!!  Info: 347/0448200 - 328/4215018

20/07/2002 -  Verona - Malafestival / 6    
 
MALAFESTIVAL dall'8 GIUGNO al 27 LUGLIO presso SPAZIO EMMAUS, strada MATTARANETTA 41, San MICHELE EXTRA (VR) - USCITA A4 VR EST. TUTTE LE SERE COUS COUS, BIRRA, VINO, SANGRIA, COCKTAILS e SPAGHETTATA NOTTURNA. Oggi: SABATO 20 LUGLIO; ore 20.30  COUS COUS con LINDA; ore 20.00  GIUSEPPE CULICCHIA (reading) sound track: Qaster; ore 21.00  3NOIR in concerto; ore 22.00  LIBRA in concerto in collaborazione con brain's cat; a seguire  DJ SET CON RAVA.
 
20/07/2002 -  Nogara (VR) - Orchestra Baobab
 
L'Assessorato alla Cultura del Comune di Nogara (Vr), col patrocinio della Provincia di Verona e della Regione Veneto presenta la rassegna MUSICA DELLE RADICI 2002. Oggi in programma: Sabato 20 luglio 2002 - ore 21.30 ORCHESTRA BAOBAB in Musica Etnica Senegalese presso Parco di Villa Raimondi. Ingresso gratuito. Maggiori informazioni sugli Artisti, immagini, recensioni e logo della rassegna sono disponibili sul sito della Biblioteca, all'indirizzo http://digilander.iol.it/biblionogara . Se vuoi ricevere la cartolina della rassegna musicale, manda un'e-mail con l'indirizzo postale a biblionogara@libero.it indicando nell'oggetto "cartolina Musica delle Radici 2002".
 
20/07/2002 -  Zevio (VR) - Skarface in concerto    
 
SKARFACE IN CONCERTO SABATO 20 LUGLIO – ORE 21.30 presso il CORTILE DEL CASTELLO DI ZEVIO - INGRESSO EURO 8,00. Gruppo francese che nasce nel 1991. Al ritmo di 1 cd all'anno la band è senza dubbio in prima linea nella scena ska internazionale. Più di 500 concerti li hanno portati da Bratislava a Praga, attraverso lunghe tournées in Germania, Spagna, Italia, Svizzera, USA, Canada e molti altri stati...trascurando per l'80% del tempo proprio il loro paese (Francia) per il quale si sono invece risvegliate le loro attuali aspirazioni. Sin dal loro inizio la scelta dell'indipendenza e della libertà è stata evidente. Nessuna etichetta discografica e nessun promoter li ha mai interessati, preferendo loro vivere nell'underground, lontano dai media e dalla loro stupidità. Il risultato: un rifiuto e un black out quasi totali attorno a una delle band più oneste e creative della Francia.  Nonostante gli SKARFACE abbiano sempre rifiutato ogni impegno o militanza politici, sono i valori umani, l'anti-razzismo, la partecipazione, il rispetto e la non violenza che essi difendono nelle loro canzoni. Se infatti alcuni testi sono effettivamente leggeri, non si può non considerare che ce ne sono altri che trattano problemi ben più seri. Per gli SKARFACE essere apolitici non significa essere sordi, come pensare di non dover dare lezioni o insegnamenti agli altri non vuol dire essere ciechi. Abbiamo bisogno anche di respirare e una band come gli SKARFACE è una boccata di aria fresca in questo mondo di ingiustizie e di pressioni sociali. Allora... Non prendete tutto troppo sul serio e soprattutto sappiate ridere di voi stessi. Nessuno è migliore degli altri, tutto è già stato fatto e coloro che vogliono fare i duri prima o poi cadranno. Tutti moriremo un giorno, quindi impariamo fin d'ora a non giudicare sempre male chi ci sta vicino e pensiamo anche a divertirci. Per tutti, senza ulteriori pensieri.
 
21/07/2002 -  Camposilvano (VR) - Ricordo degli emigranti e memoria di S. Carlo Borromeo
 
Ore 9,30  - Concerto di campane della squadra campanaria di Mezzane Ore 10,30  - S. Messa celebrata da don Walter Soave, assistente ecclesiastico per molti anni degli emigranti italiani e animata dal coro “Alta Valle” di Badia Calavena e Sant’Andrea Ore 11,15  - Riflessione sugli aspetti dell’emigrazione sulla montagna veronese proposta da Vito Massalongo - Commemorazione dell’emigrante veronese da parte del dott. Claudio Valente presidente dell’Associazione Veronesi nel Mondo. Ore 11,45  - Posa di una corona di alloro al monumento all’emigrante italiano e lancio di palloncini.  - Breve rassegna di canti proposta dal coro Alta ValleIMMAGINI E TESTIMONIANZE DELL’EMIGRAZIONE italiana in una piccola mostra PRESSO IL MONUMENTO 
 
21/07/2002 -  Nogara (VR) - Nicola Piovani in concerto
 
L'Assessorato alla Cultura del Comune di Nogara (Vr), col patrocinio della Provincia di Verona e della Regione Veneto presenta la rassegna MUSICA DELLE RADICI 2002. Oggi in programma: Domenica 21 luglio 2002 - ore 21.30,  NICOLA PIOVANI in Concerto Fotogramma (premio Oscar per le musiche del film di Roberto Benigni "La vita è bella" ) presso Parco di Villa Raimondi. Ingresso 15 euro. Maggiori informazioni sugli Artisti, immagini, recensioni e logo della rassegna sono disponibili sul sito della Biblioteca, all'indirizzo http://digilander.iol.it/biblionogara . Se vuoi ricevere la cartolina della rassegna musicale, manda un'e-mail con l'indirizzo postale a biblionogara@libero.it indicando nell'oggetto "cartolina Musica delle Radici 2002".
 
22/07/2002 -  Nogara (VR) - Orchestra di Tangeri
 
L'Assessorato alla Cultura del Comune di Nogara (Vr), col patrocinio della Provincia di Verona e della Regione Veneto presenta la rassegna MUSICA DELLE RADICI 2002. Oggi in programma: Lunedì 22 luglio 2002 - ore 21.30 ORCHESTRA ARABO-ANDALUSA DI TANGERI presso Parco di Villa Raimondi. Ingresso gratuito. Maggiori informazioni sugli Artisti, immagini, recensioni e logo della rassegna sono disponibili sul sito della Biblioteca, all'indirizzo http://digilander.iol.it/biblionogara . Se vuoi ricevere la cartolina della rassegna musicale, manda un'e-mail con l'indirizzo postale a biblionogara@libero.it indicando nell'oggetto "cartolina Musica delle Radici 2002". 
 
23/07/2002 -  Nogara (VR) - Musica delle Radici 2002
 
L'Assessorato alla Cultura del Comune di Nogara (Vr), col patrocinio della Provincia di Verona e della Regione Veneto presenta la rassegna MUSICA DELLE RADICI 2002. Oggi in programma: Martedì 23 luglio 2002 - ore 21.30,  BARABAN in Canti di Terra, Suoni di Festa (Musica popolare del Nord Italia) presso il Piazzale del Municipio. Ingresso gratuito Maggiori informazioni sugli Artisti, immagini, recensioni e logo della rassegna sono disponibili sul sito della Biblioteca, all'indirizzo http://digilander.iol.it/biblionogara.
 
23/07/2002 -  Zevio (VR) - Maurizio Vandelli in concerto
 
MERCOLEDI 24 LUGLIO ORE 21,30, presso il CASTELLO DI ZEVIO, MAURIZIO VANDELLI in concerto. Leader carismatico e voce solista del più importante gruppo italiano degli anni ‘60/’70, l’EQUIPE 84, creò insieme ai suoi tre compagni Victor, Alfio e Franco, uno stile musicale inconfondibile, ancora oggi imitato e riportato nella storia della musica italiana come il più grande fenomeno di quei tempi. L’isterismo collettivo che accompagnava i concerti dell’Equipe ovunque si esibissero valse ai 4 il soprannome “I BEATLES ITALIANI”. 
 
23/07/2002 -  Vicenza - Video sulle giornate contro il G8    
 
Martedì 23 LUGLIO, CineForum nonstop : "Genova, Luglio 2001" Video sulle giornate contro il G8. Proiezioni dalle 21:00 c/o HULK- Contrà Pedemuro San Biagio, 65 Vicenza. Associazione culturale PUNTO ROSSO - VICENZA. COLLETTIVO SPARTAKUS. Per info: 340-6874793 333-8515766 puntorosso@inwind.it  sparta@libero.it  

24/07/2002 -  Soave (VR) - Cinema all'aperto: «Parla con lei»    

Legambiente di Soave organizza presso Parco Zanella (Soave - VR) la rassegna "Cinema all'aperto". Ingresso: 5 Euro. Inizio della proiezione, ore 21,15. Questa sera è in programma la pellicola «Parla con lei» di Pedro Almodovar.

 
25/07/2002 -  Vicenza - Verità e Giustizia su Genova    
 
Giovedì 25 LUGLIO - Incontro-Dibattito: "Verità e Giustizia su Genova" Riflessioni ad un anno dalla mobilitazione contro il G8. Presso Villa Lattes - Via Thaon di Revel - Vicenza - ore 21.00 . Con: Haidi Giuliani -madre di Carlo Giuliani., Vincenzo Miliucci - Confederazione COBAS, Giorgio Riolo - Ass.Cult. Punto Rosso Mi - direzione ATTAC! Info: Associazione culturale PUNTO ROSSO - VICENZA. COLLETTIVO SPARTAKUS. Per info: 340-6874793 333-8515766 puntorosso@inwind.it  sparta@libero.it
 
27/07/2002 -  Verona - Malafestival / 7    
 
MALAFESTIVAL dall'8 GIUGNO al 27 LUGLIO presso SPAZIO EMMAUS, strada MATTARANETTA 41, San MICHELE EXTRA (VR) - USCITA A4 VR EST. TUTTE LE SERE COUS COUS, BIRRA, VINO, SANGRIA, COCKTAILS e SPAGHETTATA NOTTURNA. Oggi: SABATO 27 LUGLIO, ore 20.00  GIAMPIERO RIGOSI + GUIDO LEOTTA IN "PIANO DELTA" (reading); ore 21.00  URBANA in concerto ore 22.00  LEBOWSKI in concerto; a seguire  DJ SET.

01/08/2002 -  Soave (VR) - Cinema all'aperto: «Amnèsia»    

Legambiente di Soave organizza presso Parco Zanella (Soave - VR) la rassegna "Cinema all'aperto". Ingresso: 5 Euro. Inizio della proiezione, ore 21,15. Questa sera è in programma la pellicola «Amnèsia» di Gabriele Salvatores.

02/08/2002 -  Badia Calavena - Creedence Clearwater Revived in concerto
 
Sara’ la prima tappa italiana dei Creedence Clearwater Revived. Saranno infatti a Badia Calavena il prossimo 2 agosto presso la Piazza del Mercato del paese dell’alta val d’Illasi. Il gruppo Creedence Clearwater Revival si è formato nella metà degli anni sessanta sotto l'impulso dei fratelli Fogerty. Hanno poi conquistato i favori di tutto il pianeta diventando delle star quasi come se fossero i Beatles d'America. Verso la fine degli anni settanta i fratelli Fogerty si separano artisticamente: mentre John decide di percorrere una carriera da folk-singer, il fratello Tom decide di continuare a percorrere le strade dei Creedence.  Ora circa trenta'anni dopo, il chitarrista Johnny Guitar ha riformato di nuovo la band, formando un vero e proprio super gruppo : il batterista Leon Parr, gia batterista dei Verve e dei Marillion; il bassista Simon Crumley, già con gli Skeleton Crew; il tastierista Christiam Madden, già membro e fondatore dei Wings; il cantante Peter Burton membro dei mitici Smokie di Alan Silson. Questa è la formazione di questa band fatta di stelle. Negli ultimi anni i Creedence Clearwater Revived hanno suonato in decine e decine di festivals in Europa e nell'Est.  La band suona tutti i classici dei Creedence Clearwater Revival nel classico sound fatto di una fusione di west coast, country music, blues, rock. Il concerto è in programma per il 2 agosto 2002 alle ore 21,00 presso la Piazza del Mercato di Badia Calavena. I biglietti sono in vendita presso il Box Office di Verona in Via del Pontiere. N. 27/a Per ulteriori informazioni si puo’ contattare il comune di Badia Calavena al numero telefonico 045 7810503.

08/08/2002 -  Soave (VR) - Cinema all'aperto: «Il signore degli anelli»    

Legambiente di Soave organizza presso Parco Zanella (Soave - VR) la rassegna "Cinema all'aperto". Ingresso: 5 Euro. Inizio della proiezione, ore 21,15. Questa sera è in programma la pellicola «Il signore degli anelli» di Peter Jackson.

15/08/2002 -  Soave (VR) - Cinema all'aperto: «L'era glaciale»    

Legambiente di Soave organizza presso Parco Zanella (Soave - VR) la rassegna "Cinema all'aperto". Ingresso: 5 Euro. Inizio della proiezione, ore 21,15. Questa sera è in programma la pellicola «L'era glaciale» di Chris Wedge. 

24 - 29/08/2002 -  Viterbo - Convegno Cem 2002    
 
'Diversa-mente', una parola intesa nel suo duplice significato: di avverbio (Come educare in modo diverso?) e di aggettivo-e-sostantivo (Che cosa vuol dire educare una mente diversa?). Questo il tema del 'Convegno Cem 2002', promosso e organizzato dal movimento pedagogico fondato dai missionari saveriani.L'iniziativa si svolgerà a Viterbo dal 24 al 29 agosto. "Abbiamo bisogno di una nuova coscienza planetaria di solidarietà - scrive il professor Antonio Nanni, vice-direttore di Cem - che sappia legare gli uomini tra loro e con la natura terrestre. L’umanità non riesce a partorire l’umanità! Siamo ancora nell’età del ferro dell’era planetaria e nella preistoria della mente umana. Il pensiero politico è oggi allo sconforto. Le guerre si riaccendono, il mondo perde la visione globale e il senso dell’interesse generale. E’ urgente e necessario aprirsi ad una organizzazione nuova del mondo". Ispirandosi al pensiero di Gregory Bateson e di Edgar Morin, il 'Convegno Cem 2002' intende rinnovare le relazioni sociali, ripensare la natura dell'educazione per le nuove generazioni, per ri-orientare lo sviluppo dell'economia mondiale e assicurare una 'governance' del pianeta, dove nessuno è straniero. Il Convegno è aperto a tutti gli educatori, in primis agli insegnanti, ma anche ad assistenti sociali, educatori di strada, obiettori di coscienza e volontari. Per informazioni: http://www.saveriani.bs.it/cem/index_frame.htm
 
14/09/2002 -  Quarrata (PT) -  9 Marcia per la Giustizia
 
La Casa della Solidarietà della Rete Radié Resh di Quarrata (Pt) e «Libera» organizzano la «9 Marcia per la Giustizia» Agliana-Quarrata, sabato 14 settembre 2002 con ritrovo e partenza alle ore 18 ad Agliana in piazza Gramsci ed arrivo alle ore 21 in piazza Risorgimento a Quarrata. Parteciperanno: p. Alex Zanotelli (comboniano), Gianni Minà (giornalista), Giancarlo Caselli (magistrato), don Luigi Ciotti (presidente di Libera) Luis Sepulveda (scrittore), Gherardo Colombo (magistrato), Gino Strada (Emergency). Per adesioni e informazioni: Casa della Solidarietà tel. 0573-72297 e-mail: a.vermigli@rrrquarrata.it 
 
27-28-29/09/2002 -  Verona -  Rete Lilliput in Festa

FESTA DELLA RETE LILLIPUT di Verona: Il 27/28/ e 29 settembre si svolgerà l’annuale festa della Rete, "Verona capace di Futuro", presso Villa Buri.  

La Lettera 

di Ettore Masina

1 - Lo chiamavamo “il gioco della verità”, lo giocavamo a 13-14 anni e sono sicuro che a molti di noi (a me certamente) sembrava ai limiti del peccato, una specie di rischio della sincerità che poteva portarti chissà dove. Bisognava solennemente giurare di non mentire e poi rispondere a una serie di domande che i compagni ti ponevano.. I primi a essere proposti erano gli interrogativi cosiddetti erotici. “Ti piace di più Teresa o Jole.?”; e ad essi, in genere, spudoratamente mentivamo, scoprendoci piegati da un attacco di timidezza irresistibile oppure in base a strategie amorose (al cuore tutto è concesso) minuziosamente preparate. Ma poi, su altri argomenti, sentivamo una specie di assoluto bisogno di lealtà e così le domande ci sfidavano a difficili scelte. Per esempio: “C’è un uomo, in qualche parte della Cina, che tu non conosci, non ne sai neppure il nome. Schiacciando un bottone, puoi ucciderlo all’istante. Se lo fai, ti viene consegnato un enorme tesoro. Ci stai?”. Naturalmente no, dicevi con forza. “Aspetta, aspetta – diceva un Tentatore. – Non vedrai il suo cadavere, come non hai mai visto la sua faccia. Sino ad oggi non sapevi neppure che esistesse. Che ti importa se non esisterà più? Nessuno saprà mai che cosa hai fatto. In compenso, diventerai ricchissimo”. Continuare a dire sinceramente di no si faceva più difficile. E il Tentatore incalzava: “Guarda: quel cinese non è una persona importante, non uno statista né un artista né un filosofo: soltanto un tizio qualsiasi che quasi nessuno conosce… Allora?”. (Credo che negli anni ’50 ne abbiano fatto un musical intitolato “Un mandarino per Teo”). Ripenso a quel gioco mentre nel televisore scorrono le immagini dell’ennesimo massacro di civili perpetrato dagli aviatori americani in Afganistan, questo paese consegnato alla devastazione, ieri dai sovietici, oggi dalla mente malata di Dobliù Bush e dei suoi servi-padroni. Piccoli morti che non hanno nome per noi e di cui contempliamo, per la prima e l’ultima volta, e per un solo secondo, i visini diventati di cera; piccoli feriti immersi in un lago di sofferenza: ce n’è uno (lo avete visto anche voi?), il cui corpicino è tutto ricoperto di bende, solo un braccio si muove, forse per cercare la madre, per supplicarla di portarlo via da tanto dolore. E penso agli aviatori che lo hanno colpito senza sapere neppure che esistesse; e forse, questa sera, andando a dormire, terranno vicino al loro letto la fotografia di bambini dei quali sono padri amorosissimi. Temo che chiedergli di pensare alle loro piccole vittime susciterebbe più sorpresa che irritazione: la guerra è guerra, non è vero? E chi e dove bombardare lo hanno deciso gli alti gradi.

2 - C’era una volta una guerra che rivelava ai combattenti tutti i suoi orrori. Se contempli i capolavori di Goya o, tanto per dire, le stampe popolari messicane dell’Ottocento, ti colpisce l’esiguità dello spazio che separa i condannati a morte dai fucili dei soldati: forse la benda che copriva il volto dei morituri gli era imposta non per impedire loro, misericordiosamente, di vedere i preparativi dell’esecuzione ma perché i loro occhi non potessero fissare gli occhi dei carnefici, porgli una domanda terribile: “Devi proprio farlo?”. Tra uomo e uomo passava questa domanda; e avveniva che molti combattenti se la ponessero dentro e maturassero decisioni eroiche, il rifiuto delle armi; o almeno l’odio per il mestiere di soldato. Poi la guerra moderna (soprattutto una parte della guerra moderna: quella dell’aviazione) si è fatta più disumana nel senso profondo dell’espressione: l’umanità ne è definitivamente sparita perché non ci sono più uomini in rapporto fra loro ma solo parti di una macchina umana, nel cielo, e obiettivi militari, fra i quali, per definizione, città e vie di comunicazioni e - come ineliminabili, prevedibilissimi, anzi: certtissimi  “effetti collaterali”  - case, donne e bambini. Se, come già possibile, la strumentazione di bordo diventasse totalmente automatica, l’aviatore che sgancia la morte potrebbe  (e forse presto potrà) non sapere neppure quale regione sta sorvolando a 7-8 mila metri d’altezza, ormai totalmente sicuro della propria incolumità. Un perfetto boia di Stato, o di Nato, il cui addestramento costa ai contribuenti miliardi di vecchie lire. Un uomo (ma sono in arrivo anche le pilote) che, non vedendo mai i volti delle sue vittime, può crederle semplici astrazioni.

3 - Tutte le armi sono fatte per uccidere e tutti gli eserciti  per adoprarle. Eppure una sorta di terribile graduatoria si impone. Dei soldati e dei marinai è possibile immaginare qualche missione di pace e così degli elicotteristi. Ma dell’aviazione da bombardamento, no: essa, ormai, e tanto più nell’assetto mondiale, è guerra per definizione “offensiva”. Ci prendono per idioti quando ci parlano di bombe “intelligenti” che colpiscono con assoluta precisione obiettivi rigorosamente militari: sì, è vero, qualche missile di quel tipo può colpire, per mostrare la raffinata tecnologia dell’Impero, la camera da letto dei Milosevic o di Arafat. ma le bombe intelligenti usate devono essere in grandissima minoranza se a Belgrado hanno distrutto  l’ambasciata cinese e nella guerra “umanitaria” per la Bosnia colpito colonne di profughi, treni, scuole, ospedali: e lo stesso va accadendo, in nome della “Libertà duratura” di Bush, da quasi un anno, in Afganistan. E le bombe clusters, a frammentazione, che nelle strategie del Pentagono hanno sostituito le mine anti-uomo? Gli aviatori del Blocco del Bene le disseminano per stragi future; se ne stanno lì, al suolo, come mostruose tarantole di acciaio, in attesa che qualcuno le sfiori, magari le tocchi: quasi sempre piedi di bambini, manine. Non è terrorismo? Mi dicono che i concorsi per l’ammissione all’Accademia aeronautica di Pozzuoli siano gremitissimi.

4 - La Rete Radiè Resch è un grande variegato contenitore di uomini e donne di pace, di costruttori e costruttrici di pace. Uno di loro, Andrea Mattei, , è morto dopo una lunga malattia. Era fratello di Gianfranco, martire della Resistenza, ed era, anche lui, un resistente: il suo motto, “liberi di non bere”, raccontava di una lunga lotta interiore. “Liberi tutti” ne era stata la più recente versione, per lotte più ampie contro tutti i potenti che fanno violenza ai poveri. Con Antonella, sua moglie, creava spazî di accoglienza. Amava scrivere parabole (una, bellissima, sul mantello di San Martino, sto cercando di rintracciarla nel grande caos del mio studio. per compartirla con voi) e lettere a quel Dio creatore che lui chiamava “Signora Madre”. Non aveva parole facili, come tutti i maestri. L’altra persona di cui voglio parlarvi in poche parole (ma meriterebbe un lungo discorso) è Roberto Carusi. Fa, di professione, l’insegnante e so che lo fa benissimo. ma il suo vero mestiere è quello di teatrante, in tutti i significati della parola: attore, autore, regista, capocomico e persino cabarettista: Geniale e fulmineo nell’ironia, gli ho sempre avvertito dentro una grande capacità di sofferenza, un bisogno di dare e ricevere amore, la disponibilità a  gettarsi a precipizio nei problemi della vita avendo come unica bussola la bontà. Adesso Roberto ci offre un libro, bellissimo, a cominciare dal titolo:”Mariambulus. Un bambino nella Milano di cinquant’anni fa”. Non soltanto il racconto di un’infanzia poverissima, arricchita dagli affetti e dalla fantasia, ma anche la descrizione, straordinariamente vivace, di luoghi e di personaggi. Un esempio, per tutti, il ritratto del santo cardinale Schuster: “Il cardinale, come s’addiceva a un ex-monaco benedettino, giungeva prima del sole, sgusciando dalla lucida automobile nera con passi piccoli e veloci a guisa di topo, la testa protesa come quella di una tartaruga sotto lo zucchetto cremisi, le diafane mani giunte a mo’ di guglia anche se nevicava. S’affannavano a baciargliele le bocche dei fabbricieri del Duomo residenti in zona, incappottati e con gli occhi cisposi per la levataccia, l’abito da cerimonia inzuppato di neve per l’imprevista genuflessione…”. Prendete nota, per favore, perché temo che non troverete “Mariambulus” in molte librerie: l’editore si chiama ExCogita, l’indirizzo è : via Ruggero di Lauria 15, Milano, excogita@excogita.it 

INFORMAZIONI E RIFLESSIONI (NAZIONALE)


 
LA LOBBY DELLE ARMI E L’IPOCRISIA DEL PIANO DI AZIONE PER L’AFRICA
 
Nei giorni scorsi l’Italia si è preparata a fare la sua bella parte per il "piano d'azione per l'Africa" varato dal G8 di Kananaskis, in Canada. Mentre il presidente del Consiglio Berlusconi porgeva sorrisi ai capi di Stato del G8, la maggioranza al governo dava un ulteriore colpo di spugna alla legge 185/90 sul controllo delle esportazioni di armi italiane. Con pieno appoggio della maggioranza è stato infatti approvato il disegno di legge 1927 che non solo ratifica gli accordi di Farnborough sulla "ristrutturazione dell’industria europea della difesa", ma col quale si intende far "decollare verso ambiti maggiormente competitivi" (parole testuali di Filippo Berselli, sottosegretario di Stato per la difesa) la nostra industria bellica. Non ci sarà così più bisogno di arrossire di fronte ai dati che puntualmente la relazione della Presidenza del Consiglio sull'export italiano di armi presenta al Parlamento (anche se i parlamentari che arrossiscono pare siano pochi, considerato che raramente sono state sollevate questioni in merito). Nonostante da anni, infatti, si affermi a parole l’intenzione di non vendere armi a dittatori, a regimi che violano i diritti umani e a governi indebitati, la realtà è ben diversa. E c'è una buona dose di ipocrisia in affermazioni che tendono ad attribuire la responsabilità delle "spese per armi" ai soli destinatari senza nominare chi di fatto vende quelle armi. Giusto per essere precisi, riportiamo alcuni dei dati ufficiali della Relazione della Presidenza del Consiglio sull'export italiano di armi. Da questa apprendiamo negli anni 2000-2001, il 70 per cento delle armi italiane è stato venduto a Paesi del Sud del mondo. Vediamo in particolare ciò che riguarda l’Africa. Nel 2000 l’Africa subsahariana è stata il maggior acquirente di armi italiane, comperandone per 575 miliardi di lire, cioè quasi un terzo del totale. Sempre nel 2000, il Sudafrica è stato il primo acquirente di armi italiane spendendo 498 miliardi di lire per 30 elicotteri A109 Agusta con un accordo tra Italia e Sudafrica nel quale si prevede che l’investimento nel settore della difesa sia affiancato da uno a fini civili pari al 50 per cento del valore di quello militare, aprendo la strada a iniziative italiane nel settore tessile, dell’oro e della biomedicina (in altre parole, armi in cambio di risorse). Ancora nel 2000, la Nigeria con 76 miliardi di lire di vendite autorizzate, si è piazzata al sesto posto tra gli importatori di armi italiane. In Africa centrale sono giunte nel 2000 anche piccole forniture al Ghana (466 milioni di lire) e al Niger (pistole mitragliatrici Beretta per 4 milioni). Infine tra gli acquirenti del 2000 appaiono paesi poverissimi, come la Mauritania, con una spesa militare del 2,3 per cento e uno dei peggiori rapporti tra debito estero e Pil (243 per cento). E per venire ai dati del 2001, il 20 per cento del mercato italiano di armi è indirizzato all'Africa e al Medio Oriente e sono state effettuate consegne del valore di 32 milioni di euro agli Emirati Arabi Uniti, 21 milioni di euro alla Turchia, 13 milioni di euro alla Siria, 6,9 milioni di euro al Kuwait, 6,2 milioni di euro alla Nigeria, 2,4 milioni di euro al Kenya, 1,3 milioni di euro all'Algeria. Tra i compratori "minori" figurano Ghana, Sudafrica, Zambia, Arabia Saudita, Bahrein, Giordania, Libano, Marocco, Mauritania, Oman, Qatar, Tunisia e... Israele al quale lo scorso anno abbiamo venduto armi per "solo" 230 mila euro, a fronte dei 119 milioni di lire del 2000 e dei 12 miliardi del 1999. Se poi passiamo ai dati per le "armi di piccolo calibro e munizioni" vendute ad uso non-bellico ma civile o sportivo, l’Istat informa che dalla provincia di Brescia sono partite armi destinate all’Africa per un valore complessivo di 3.820.684 euro nel 1999, 2.191.395 nel 2000 e 3.389.759 nel 2001. Un mercato abbastanza stabile come si può notare. Tra i Paesi africani e del Medio Oriente ne spiccano alcuni che hanno acquistato "armi di piccolo calibro e munizioni" per i seguenti valori (in euro): Algeria (1.406.140 nel 1999, 287.624 nel 2000 e 347.567 nel 2001); Arabia Saudita (7.145.699 nel 1999, 232.973, 258.084 nel 2001); Emirati Arabi Uniti (1.029.810 nel 1999, 6.542.090 nel 2000 e 17.538.057 nel 2001) – cito questi "paesi arabi" che non sono certamente "poveri" ma che, viste le compere, pare stiano sviluppando una "passione particolare" per l’arte venatoria; Giordania (279.789 nel 1999, 551.777 nel 2000 e 955.558 nel 2001); Marocco (1.133.041 nel 1999, 1.265.725 nel 2000 e 2.100.859 nel 2001). Senza dimenticare poi Israele, che da quanto tutti sappiamo è un paese dove è molto diffuso l’hobby… della caccia, il quale ha acquistato armi bresciane per 1.915.839 di euro nel 1999, 2.366.309 nel 2000 e 1.911.305 nel 2001. Un acquirente fedele, non c’è dubbio! E tutto questo è "legale e autorizzato" ed è possibile attraverso la connivenza di tre attori principali: i produttori di armi, le banche d’appoggio e i nostri governi. Non è un caso che i suddetti tre attori – che formano la lobby delle armi – nei giorni scorsi abbiano brindato per l’approvazione della maggioranza alla Camera al Disegno di legge 1927 che per "garantire maggior competitività internazionale" all’industria bellica italiana sottrae molti di questi dati al controllo del Parlamento e delle associazioni. Con buona pace delle popolazioni africane e del nuovo "piano d'azione per l'Africa". (di padre Giorgio Beretta, della rivista ‘Missione Oggi’).

SERVI DEL GLOBO

XXI SECOLO: LA NUOVA SCHIAVITÙ È QUELLA DEGLI IMMIGRATI IRREGOLARI NEL PRIMO MONDO, PRIVI DI TUTELE E GARANZIE.

di CARLOS MONTEMAYOR
 
I lavoratori "illegali" o irregolari sono quelle migliaia di persone che non godono della giusta tutela nel lavoro, pur essendo richiesti e accolti da numerose fabbriche, aziende agricole, turistiche o altro degli Stati Uniti. Sono lavoratori ai quali viene negata la piena legalità del loro lavoro, non il lavoro stesso. Sono lavoratori, non delinquenti né terroristi, né sono un cancro, come il governo messicano ha affermato recentemente. Con la sentenza emessa dalla Suprema Corte degli Stati Uniti continueranno a lavorare come irregolari, ma ora senza garanzie umane e senza garanzie sul lavoro; saranno i nuovi schiavi del secolo XXI e del Terzo millennio. È significativo che tutto questo accada al vertice giuridico del Paese che si definisce il difensore della democrazia nel mondo.
La Suprema Corte degli Stati Uniti ha dichiarato che i lavoratori irregolari non hanno diritto a chiedere il rispetto dei loro diritti di base alle imprese che abbiano violato la legge licenziandoli o punendoli. Ha chiuso in questo modo il caso del lavoratore messicano José Castro, licenziato insieme ad altri tre operai dalla ditta Hoffman Plastic Compound a Paramount, California, nel 1989.
Jim Cason e David Brooks, corrispondenti de La Jornada, hanno dato notizia che la Giunta Nazionale per le Relazioni del Lavoro aveva decretato che i diritti di Castro erano stati violati e aveva ordinato che gli fossero pagati i salari non percepiti e che fosse riassunto. I tribunali avevano appoggiato l’ordine della Giunta, ma la Suprema Corte non ha condiviso queste decisioni.
I due giornalisti hanno intervistato Arturo Rodríguez - presidente dello United Farmworkers of America, il sindacato dei giornalieri fondato dal leader chicano César Chávez – che ha dichiarato che i padroni ora cercheranno di assumere più irregolari possibile, sapendo che non godono di protezione legale: "Questo vanifica, per i lavoratori, il diritto di confrontarsi con i loro padroni… li situa quasi in condizione di schiavitù, visto che non hanno risorse per difendersi".
La politica economica imposta nel mondo a partire dagli anni ‘80 ha prodotto uno smisurato aumento della povertà, un’accelerazione nella concentrazione della ricchezza in determinate regioni del pianeta e in certi strati sociali delle varie economie nazionali. Presupposto di questa nuova povertà è un’altra idea di umanità: la libera circolazione di capitali e merci, ma non la libera circolazione del lavoro. Si aprono le frontiere agli investimenti, ma si chiudono all’immigrazione.
Tuttavia è impossibile chiudere le frontiere. Arrivano asiatici e messicani negli Stati Uniti, asiatici in Europa, maghrebini e sahariani in Spagna, nigeriani e algerini in Francia, curdi in Germania. Questo flusso permanente va aprendo in modo lento le frontiere, in controtendenza rispetto a quello che l’attuale modello stabilisce o suppone. Per questo nei Paesi del cosiddetto primo mondo c’è una crescente violenza culturale, razziale, economica, giuridica e del lavoro contro le minoranze, siano esse turche, nere, minoranze asiatiche o ispaniche. La discriminazione razziale fa parte di una più profonda gamma di esclusioni sociali che invadono aree politiche, economiche e giuridiche. Un’altra idea di essere umano sorge quando intere regioni diventano superflue nell’economia del mondo.
Con il ritorno della schiavitù negli Stati Uniti si sta inviando un messaggio importante al mondo impoverito. O meglio, a Paesi come il nostro. Il messaggio spiega in cosa consista la modernizzazione delle legislazioni mondiali in materia di lavoro, In apparenza, il modello della globalizzazione si proponeva solo di "abbassare" la contrattazione e soprattutto facilitare il licenziamento dei lavoratori. Ora vediamo che si tratta di "abbassare" il lavoro in tutte le categorie, quello dei lavoratori "legali" e quello del lavoratori "illegali". La maggiore modernizzazione doveva essere, invece, la schiavitù. Dobbiamo applaudire questo modello di modernizzazione del lavoro? Questa è la modernizzazione che ci aspetta?
 
 
La globalizzazione fa bene, chi la contrasta è nemico dei poveri e del Terzo mondo. Lo scrive "Tempi"¸ settimanale vicino alla Compagnia delle Opere, il braccio economico di Comunione e liberazione (e lo ribadisce Giorgio Vittadini, presidente della CdO, in un'intervista su "Avvenire" lo scorso 7 giugno), che, in occasione del vertice Fao (vedi notizie precedenti), dedica un ampio servizio "ai virtuosi nemici dei poveri" - da p. Alex Zanotelli che "inveisce" contro "la globalizzazione che uccide" ai "Principi della Chiesa che della falsa carità si fanno illustri mentori" -, colpevoli di contribuire al fallimento di ogni occasione in cui si cerca di programmare una "governance della globalizzazione", dal G8 di Genova al vertice Fao di Roma.
"La realtà della globalizzazione è fatta, come ogni realtà umana, di luci ed ombre, ma le luci sono molto più numerose e intense di quanto il catastrofismo ideologico e apocalittico dei No Global riescano a far credere a tanti", si legge sul n. 23 di "Tempi". "Non è vero che la globalizzazione ha aumentato il numero degli affamati: lo ha abbassato, anche se più lentamente di quanto desiderato. Non è vero che la globalizzazione ha aumentato il numero dei poveri: l'ha fatto diminuire. Non è vero che la globalizzazione ha peggiorato la qualità della vita nei Paesi più poveri: l'ha migliorata. Non è vero che l'apertura dei mercati al commercio internazionale è svantaggiosa per i Paesi in via di sviluppo (Pvs): quelli di loro che hanno intensificato il commercio con l'estero stanno meglio di quelli che non l'hanno fatto. Non è vero che la presenza delle multinazionali aumenta lo sfruttamento dei lavoratori nel Terzo mondo: al contrario, migliora le loro retribuzioni. Non è vero che la globalizzazione sta deforestando il pianeta: la percentuale di terre boscose sta aumentando. Non è vero che l'aria e l'acqua sono più inquinate: lo sono meno di vent'anni fa. Non è vero che il debito estero del Terzo mondo sta esplodendo: quello relativo sta, seppur lentamente, diminuendo."
Tuttavia, lo ammette anche "Tempi", qualche problema c'è. La diseguaglianza fra i più ricchi e i più poveri sta aumentando: se nel 1960 il 20 per cento dei più ricchi del mondo aveva un reddito 30 volte più alto di quello del 20 per cento dei più poveri, oggi è 82 volte più alto. "Ma non è un effetto della globalizzazione", precisa "Tempi": "è una tendenza in atto da quando è nata la moderna economia capitalista nel XVIII secolo", come se l'internazionalizzazione dei mercati - cioè la globalizzazione - non fosse una fase avanzata del capitalismo moderno. E comunque non per questo la situazione è negativa: "nei Paesi poveri - prosegue - l'avvento della diseguaglianza reddituale è in realtà una buona notizia, perché segnala un miglioramento complessivo della situazione. Nelle società precapitaliste, infatti, c'è poca diseguaglianza perché quasi tutti sono poverissimi, nelle società in via di modernizzazione invece c'è maggiore diseguaglianza perché la nuova ricchezza non è spalmata omogeneamente", perciò "le condizioni di quasi tutti finiscono per migliorare, benché in modo diseguale".
Quindi, più globalizzazione meno povertà. Purtroppo però, si legge ancora, "ci ritroviamo circondati di maestri narcisisti che introducono i discepoli non alla realtà totale, ma ad un senso di colpa opprimente". Il problema dei popoli poveri "è solo e sempre quello di essere sfruttati dai popoli ricchi, non c'è nessun bisogno di aiutarli a cambiare gli aspetti retrogradi e antiumani delle loro culture", mentre per quanto riguarda il Nord del mondo ci si riduce "al farisaismo del 'consumo critico': si 'boicottano' per motivi etici determinati prodotti provenienti dal Terzo mondo, senza chiedersi se questo non farà che peggiorare le condizioni dei poveri di laggiù, privati di un'occasione di reddito senza alternative; si chiama 'commercio equo' quella che rischia di essere una forma di assistenzialismo paternalista (pensate al potere discrezionale di chi decide chi sono i poveri che "meritano" di entrare nel circuito, o alla mortificazione di energie imprenditoriali locali che sarebbero capaci di confrontarsi col mercato)". Si tratta di scelte miopi e "narcisistiche" che privilegiano "l'apparire giusti" piuttosto che "l'essere giusti", cioè l'onere di "assumersi la responsabilità degli effetti ultimi, intenzionali o non intenzionali, delle proprie azioni". (da ADISTA)
 
Tagli ai Servizi Sociali
Servizi sociali: dopo «l'effetto elezioni» del 2000, diminuiscono nei bilanci gli interventi a sostegno delle fasce deboli. Regioni, meno risorse per l'assistenza
 
Le Regioni riducono la spesa sociale rispetto al 2000 (anno elettorale) e sono lente nell'applicare la riforma dell'assistenza varata ormai un anno e mezzo fa. Solo la metà dei governi regionali ha messo in cantiere i primi provvedimenti per assicurare l'integrazione tra interventi sociali e sanitari, per realizzare i «piani sociali di zona» e per consentire ai Comuni di predisporre sistemi integrati di servizi sociali. L'obiettivo prioritario della riforma - assicurare sul territorio nazionale prestazioni sociali uniformi - è, però, ancora lontano dall'essere raggiunto. Nei bilanci di previsione 2001, la spesa delle Regioni destinata all'assistenza sociale (interventi a sostegno delle fasce più deboli della popolazione, anziani, minori, tossicodipendenti, portatori di handicap, ecc.) è diminuita, rispetto all'anno precedente, da 2,3 a 2,2 miliardi di euro; guardando alla composizione strutturale del bilancio, la quota percentuale prevista per tali interventi è scesa, nello stesso periodo, dal 2 all'1,8 per cento. Il calo di risorse per il sociale si spiega probabilmente con l'«effetto elezioni», che ha gonfiato i bilanci di previsione 2000 della quasi totalità delle Regioni: in quell'anno, infatti, le spese messe in cantiere per l'assistenza sociale hanno registrato un consistente aumento rispetto al 1999 (addirittura + 566 milioni di euro, di cui circa la metà al Sud) e agli altri anni precedenti. I decrementi maggiori si sono registrati in Sardegna, dove la spesa sociale si è praticamente dimezzata (da 181,7 a 95 milioni di euro) e la quota percentuale delle risorse destinate all'assistenza ha subìto un taglio di ben 2 punti percentuali (dal 3,8 all'1,7%), e in Veneto, dove l'incidenza della spesa sociale sul totale delle risorse programmate è diminuita dal 3,2 all'1,5%, determinando, così, una drastica riduzione dei valori di spesa sociale pro-capite, da 65,69 a 30,29 euro. Nel 2001, a caratterizzare l'andamento regionale della spesa sociale sono i forti squilibri territoriali: ma stavolta a funzionare da spartiacque non è il solito divario Nord-Sud, quanto piuttosto le enormi differenze esistenti tra regioni a statuto ordinario e a statuto speciale. A guidare la classifica delle Regioni che spendono di più per l'assistenza è, infatti, la Valle d'Aosta, che nel 2001 ha destinato al sociale il 4,2% del bilancio (spese correnti e per investimenti), con una spesa pro-capite pari a 508,78 euro: un valore 20 volte più elevato di quello registrato nel vicino Piemonte e ben 32 volte superiore al parametro della Puglia, fanalino di coda con 15,49 euro di spesa pro-capite. A seguire, le Province di Trento (481,06 euro) e Bolzano (380,70) e il Friuli Venezia Giulia (141,22); il Molise è la regione ordinaria che spende di più per il sociale, con 50,01 euro pro-capite sempre nel 2001. L'enorme divario tra i due sistemi regionali è la conseguenza di un sistema istituzionale ormai anacronistico, che ha attribuito maggiori competenze e sommerso di trasferimenti statali le cinque regioni «speciali», e che ancora tarda ad andare in soffitta, soprattutto per quanto riguarda le assegnazioni di finanziamenti. Tra le Regioni ordinarie, sono soprattutto i governi del Sud (oltre al Molise, la Basilicata, la Calabria e la Campania) a destinare quote di risorse maggiori all'assistenza sociale. Non sempre, però, a elevati valori di spesa (rilevati nei bilanci preventivi) corrispondono programmi sociali di qualità. Intanto, sul fronte dell'adeguamento normativo agli indirizzi della legge quadro, la Campania è stata la prima Regione ad approvare, nel maggio 2001, le linee programmatiche per l'integrazione degli interventi e dei servizi sociali. In Liguria, il piano sociale triennale prevede il riequilibrio dei servizi sociali tra le zone, l'introduzione di forme associative intercomunali e il potenziamento dell'osservatorio sociale anche per valutare la spesa dei Comuni e l'utilizzo dei finanziamenti regionali. In Lombardia, in attuazione del Piano socio-sanitario, il 70% dei fondi devoluti ai Comuni è destinato ai buoni sociali (vaucher), il rimanente 30% allo sviluppo dei servizi sociali. In Toscana, sono stati stanziati oltre 80 milioni di euro a sostegno delle politiche rivolte a tutte le categorie del disagio sociale, di cui 70 indirizzati direttamente ai Comuni. Abruzzo, Umbria e Basilicata avevano già approvato, negli scorsi anni, piani sociali orientati ad anticipare i contenuti della riforma dell'assistenza, con particolare riguardo alla realizzazione dei piani di zona. (Francesco Montemurro - Il Sole 24 ore - Lunedí 10 Giugno 2002)
 
La tassa di Bush
(di Galapagos - il Manifesto)
 
Bush non ce l'ha fatta: ieri notte la sua proposta di abolizione della tassa di successione è stata stoppata dal senato Usa dopo aver ricevuto il via libera dalla camera. Il provvedimento sarebbe stato «un regalo ai ricchi» hanno sostenuto quasi all'unanimità i democratici che, nonostante 9 defezioni, ma grazie a 2 repubblicani e un senatore indipendente sono riusciti a non far approvare la legge, presentata dal ricco senatore del Texas, Phil Gramm, come abolizione della «death tax», tassa sulla morte. Gramm ha però promesso che i repubblicani riproporranno l'abolizione della tassa e ne faranno il tema principale della prossima campagna elettorale per le politiche del 5 novembre. Ma non tira aria buona per loro: i democratici, cifre alla mano, hanno dimostrato che in dieci anni le perdite per il fisco ammonterebbero a 740 miliardi di dollari. In Italia l'abolizione dell'imposta sulle successioni (e sulle donazioni) è stato il primo atto del governo Berlusconi, nonostante la precedente riforma del centro-sinistra l'avesse già trasformata in un obolo simbolico (il 3% dell'eredità, con il primo miliardo esentasse) al contrario dell'imposta Usa che si mangia oltre un terzo del patrimonio o di quella inglese che costringe i proprietari dei castelli a fare da ciceroni ai turisti per mantenere le loro magioni.
Il conflitto di interessi in Italia è evidente visto l'enorme patrimonio del premier, ma non è solo l'interesse a aver mosso il nuovo governo che non ha mai quantificato con precisione il «buco» nel gettito fiscale. Il punto centrale è l'ideologia. Negli Usa (etica protestante?) l'opposizione all'abolizione ha visto in prima linea gli esponenti più ricchi dell'imprenditoria, con in testa Bill Gates, che hanno speso montagne di dollari per pubblicare sulla stampa appelli a pagamento, il cui senso era: «che c'entrano i nostri figli con la ricchezza creata da noi?». Il tutto nel contesto di una dottrina economica liberale da sempre favorevole a una imposta che non distrugge ricchezza, non scoraggia l'accumulazione, ma contribuisce, con il gettito che frutta, a ricreare una distribuzione dei redditi che altrimenti rimane ingessata.
In Italia, invece, c'è il mito del signoraggio: case, castelli, terreni, azioni, fabbriche e via dicendo sono intoccabili. La «robba» deve essere trasmessa di padre in figlio esentasse. La posizione ideologica di Berlusconi (ma non solo lui, visto che non c'è stato un Agnelli, un Del Vecchio, un De Benedetti o un Benetton a pronunciarsi contro l'abolizione della tassa in Italia) si accompagna con l'ideologia cattolica dell'elemosina, dell'aiuto concesso, la negazione del diritto naturale. Basta rileggere l'intervento del «nostro» presidente del consiglio alla Fao per rendersene conto. Anche Berlusconi pensa che sia una «death tax». In realtà potrebbe essere una tassa in difesa della vita a favore di chi rischia di morire perchè i paesi industrializzati lesinano le risorse (che invece abbondano per lo sfruttamento, anche bellico) per promuovere lo sviluppo. Ma al cavaliere (come al vecchio Achille Lauro) le tasse non piacciono: preferisce l'elemosina che corrompe e fa conquistare voti.
 
INFORMAZIONI E RIFLESSIONI (INTERNAZIONALE) 

 
GREENPEACE CONDANNATA PER AVER MODIFICATO IL LOGO DELLA ESSO
 
Un tribunale francese ha dato parzialmente ragione alla multinazionale del petrolio, Esso, che aveva citato Greenpeace con l'accusa di aver usato illecitamente il suo marchio e di averlo modificato sostituendo alle due S il segno del dollaro. La sentenza condanna Greenpeace a eliminare il logo "E$$O" dal sito www.greenpeace.fr/stopesso. L'associazione ha quattro giorni per conformarsi alla sentenza, altrimenti dovra' pagare una multa di 5000 euro al giorno. Il logo incriminato e' presente da piu' di un anno sul sito inglese della campagna "Stop Esso" e da qualche mese sul portale internazionale www.stopesso.org., senza che questo abbia portato ad alcuna azione legale da parte della Esso. Il giudice non ha riconosciuto le altre richieste della Esso: una multa di 80.000 euro al giorno per danni alla reputazione (secondo la multinazionale, l'aver riprodotto il logo sostituendo il segno del dollaro al posto della "S" assocerebbe la multinazionale alle forze naziste SS), il ritiro di tutti i loghi, incluso il termine "Stop Esso".
Secondo la Esso, i loghi creati da Greenpeace starebbero creando un rifiuto da parte del pubblico del logo della multinazionale. "Non e' una questione di logo, e' il comportamento della Esso nei confronti dell'effetto serra che danneggia la sua reputazione- spiega Domitilla Senni e' inutile mostrare i muscoli e pagare gli avvocati per censurare chi critica questo comportamento irresponsabile nei confronti del pianeta. La Esso non vuole affrontare un dibattito sul cambiamento climatico e ci porta in tribunale. Continua ad usare il denaro, come ha gia' fatto per fare lobby su Bush anche per bloccare le voci dissenzienti con la sua politica"
Anche in Italia, Greenpeace ha presentato il rapporto "Un decennio di sporchi trucchi" ( http://www.greenpeace.it/esso.pdf ) per dimostrare come il presidente americano sia stato fortemente sponsorizzato dall'industria petrolifera.
Greenpeace Francia andra' in appello contro la decisione del tribunale, perché questa sentenza costituisce un pericoloso precedente per tutte le associazioni che denunciano le pratiche delle grandi multinazionali che inquinano o non rispettano i diritti umani.
 
SOLIDARIETA' 
 
Prosegue la raccolta di fondi promossa da «il GRILLO parlante»
Un gruppo elettrogeno per il Salvador
ATTENDIAMO IL VOSTRO CONTRIBUTO

Numero versamenti finora effettuati: 14 - Fondi raccolti 158 euro

Fondi ancora da raccogliere: 1442 euro

Come avrete già letto nei numeri precedenti, "il GRILLO parlante" è impegnato da due anni nel sostegno ad una azione di solidarietà in Salvador, "Progetto Sorriso", portato concretamente avanti dai volontari del Ser.Co.Ba (Servizio alle Comunità di base) e Pax Christi International operanti tra le gente più povera della periferia di San Salvador, la capitale della piccola nazione del Centro America bagnata dall'Oceano Pacifico, duramente provata dai recenti terremoti. Tra qualche giorno partirà da Vicenza, diretto a San Salvador, un container carico della solidarietà (materiale didattico, sanitario e generi di prima necessità) manifestata da tante persone e coordinata dai gruppi di appoggio di Cologna Veneta (VR) e Turbigo (MI). Grazie alla sensibilità della ditta "FCM" Furlani Costruzioni Meccaniche di Minerbe (VR) siamo riusciti ad ottenere un prezzo di assoluto favore per l'acquisto di un gruppo elettrogeno per la produzione di energia elettrica (con incluso il kit per saldare), indispensabile per le mille attività dei volontari nelle comunità più isolate. Manca ancora, tuttavia, la copertura finanziaria per concretizzare tale sogno, pari a 1442 euro. Come già evidenziato, "il GRILLO parlante" può contare esclusivamente sulla vostra solidarietà. Sulla bontà dei 1776 lettori ai quali chiediamo di recarsi presso il più vicino Ufficio Postale ed eseguire il versamento di (almeno) 2 euro sul  Conto Corrente Postale numero 21008305 intestato a: Amedeo Tosi - Chiara Terlizzi - Indirizzo: località Praissola 74/b - 37047 San Bonifacio (Verona) Causale del versamento: "Salvador". Grazie,

ASSOCIAZIONI & APPELLI


DARE NOME ALLE EMOZIONI E AI SENTIMENTI

"Dare nome alle emozioni e ai sentimenti" è il tema portante della seigiorni organizzata dall’Associazione "Ore Undici" a St. jacques De Champoluc (Ao) dal 29 luglio al 4 agosto. Saranno presenti: Arturo Paoli (Piccolo Fratello del Vangelo), il teologo don Carlo Molari, Emmanuelle Marie (scrittrice), Lina Dicuzzo (somato-psicoterapista), Enzo Meroni (pittore-designer) e don Mario De Maio (sacerdote e psicoanalista). Si terranno laboratori di creatività e gruppi di approfondimento (pittura, manipolazione, movimento, musica, consapevolezza del corpo). La quota di partecipazione: da 155 euro. Per informazioni: tel. 0639887428 – e-mail: oreundici@tin.it ; www.oreundici.it

VISITA A BARBIANA - PARTENZA DA SAN BONIFACIO

Giovedì 22 agosto, come ogni anno, con un gruppo di amici andremo a Barbiana dove è vissuto e morto don Lorenzo Milani. E' un occasione indispensabile per ripensare e riflettere sul pensiero e sulla vicenda umana di don Lorenzo oltre che per ritrovarci e stare insieme. Il programma è questo: ore 6.15 un pullman parte da San Bonifacio (Piazza Costituzione); ore 6.30 un pullman parte da San Zeno di Colognola ai Colli (di fronte alla chiesa); ore 6.35 i pullman si incontrano a Strà di Colognola ai Colli (davanti al ristorante Bareta); ore 7.00 al casello di Nogarole Rocca per raccogliere altri amici; ore 9.50 circa uscita a Barberino per pausa ristoro; ore 10.15 in viaggio verso Barbina; ore 11.00 sosta dei pullaman e partenza a piedi verso Barbina;  ore 11.30 arrivo a Barbiana; visita al cimitero dove è sepolto don Lorenzo e breve riflessione ; pranzo al sacco; incontro con un testimone; ore 16.00/16.30 visita al Centro di documentazione don Milani di Vicchio; ore 18.00 partenza per il ritorno; ore 22.00 circa rientro. Costo del viaggio circa 10 euro e abbigliamento leggero e poco ingombrante. Per informazioni e prenotazioni: Luigi Adami 0457650393, Lorenzo Dani 0457665005, Mariano Mariotto 0457614468, Loredana Mazzonelli 0457901838,  Paolo Veronese 0457820845

FORUM ITALIANO PER UN'ALIMENTAZIONE SOSTENIBILE

Ciao! Ricordi la proposta di costituzione del Forum Italiano per un'Alimentazione Sostenibile? Stanno arrivando le prime adesioni, e' arrivata anche una risposta del Cartello animalista che per il vertice Fao aveva organizzato la Campagna "Un'altra alimentazione e' possibile": Emergono due tipi di animalismo: etica o politica? Chiediamo alle forze sociali e politiche democratiche e a tutti i cittadini, di partecipare al dibattito entrando nel nostro sito e leggendo  i vari messaggi. E' possibile aderire al Forum o mandare soltanto un parere: www.progettogaia.org clicca su: DOPO FAO. Lavoriamo insieme! (Associazione Progetto Gaia) 

13-14-15 luglio 2002 A Genova, un anno dopo
Rete Lilliput torna a Genova per rilanciare i temi del Public Forum e dibattere sulle alternative possibili

La Rete Lilliput torna a Genova ad un anno esatto dall'apertura di quello straordinario e irripetibile laboratorio politico determinato dal Genoa Social Forum in occasione del G8 del luglio 2001. Un movimento complesso, articolato, inedito che ha fatto irruzione nell' arena politica italiana con una pluralità di soggetti differenti per tradizione, pratiche e cultura politica. Oltre 1000 gruppi e associazioni in grado di collaborare ed interagire per dare vita ad un unico evento fortemente politico e mediatico mirato a contrastare con contenuti, proteste e proposte il governo illegittimo del pianeta da parte della ristretta oligarchia degli Otto Grandi.

NON SOLO PIAZZA PER FARE POLITICA, LA FORZA DELLE PAROLE E DELLE IDEE Oggi, a 12 mesi di distanza, Rete Lilliput organizza una tre giorni ricca di contenuti, di idee, di analisi dedicata a tutti coloro che credono che un altro mondo sia possibile. Un programma di alto profilo con partecipanti di estremo rilievo: da Alex Zanotelli a Frei Betto; da Alberto Castagnola a Imma Barbarossa; da Francesco Martone a Lidia Menapace; da Antonio Vermigli a Lorenzo Guadagnucci. Rete Lilliput vuole aumentare la consapevolezza nei cittadini che è necessario cambiare rotta, perché il sistema economico dettato dal neoliberismo è un sistema carico di ingiustizie e povero di solidarietà. Durante la tre giorni sarà presentato il lavoro dei Gruppi tematici della Rete: dalla Campagna Kappa in difesa dei lavoratori birmani all'Impronta Ecologica che misura lo stato di "affaticamento da neoliberismo" del Pianeta Terra; dalla difesa della Legge 185/90 sul commercio d'armi alla promozione del software libero.

LA MEMORIA Importante sarà anche il tema della memoria. Rete Lilliput non dimentica la violenza orribile subita dai manifestanti inermi e pacifici, l'accanimento militare e repressivo per impedire il dissenso espresso dalla società civile, l'inaccettabile uccisione di Carlo Giuliani, apice del fallimento totale di una gestione irresponsabile e premeditata dell'ordine pubblico; gestione sulla quale Lilliput, con piena fiducia nella magistratura, attende chiarezza e verità.

LA NONVIOLENZA Rete Lilliput intende anche rilanciare con forza un ragionamento particolare sul tema della nonviolenza, ravvisando la necessità di intraprendere sempre di più e in tutto il movimento che lotta per un altro mondo possibile, una riflessione seria e feconda, contaminante, affinché tale pratica non rimanga una sterile ed inefficace "buona intenzione".

I CONTATTI Per maggiori informazioni il referente politico ed organizzativo è il nodo genovese della Rete Lilliput nelle persone di Deborah  Lucchetti 338/1498490, Fabio Marraffa 328/5691335, Alberto Zoratti  349/6766540. Rimango comunque a disposizione per qualsiasi chiarimento e informazione supplementare.

Povera Telecom o poveri noi?

Analizzando l'ultima bolletta del telefono che mi è arrivata, ho notato che pago, oltre all'abbonamento e al costo delle Telefonate, anche il NOLEGGIO ACCESSORI, ed il NOLEGGIO APPARECCHI TELEFONICI. Non volendo più pagare il noleggio apparecchi telefonici, non sapendo in che cosa consistesse il noleggio accessorie non sapendo in che cosa consistessero i servizi telefonici supplementari, ho chiamato il 187 per avere ulteriori informazioni, e ho scoperto che: IL NOLEGGIO ACCESSORI è una quota che si paga per LE PRESE TELEFONICHE installate in casa; IL NOLEGGIO APPARECCHI TELEFONICI è una quota che si paga per noleggiare il telefono, così ho domandato all'operatrice se potevo restituire il telefono, comprarne un altro e non pagare più il noleggio, e l'operatrice mi ha risposto che si poteva restituire il telefono alla sede Telecom scritta sulla mia bolletta e non pagare così più il noleggio. Finita questa chiamata ho pensato a quali telefoni (ne ho 2 fissi) appartenessero alla Telecom, e non ricordandomi se erano entrambi o solo uno di loro proprietà, ho richiamato il 187 e un'ALTRA operatrice mi ha chiesto se gli apparecchi avessero più di tre anni, ho risposto di sì, mi ha chiesto il mio numero di telefono, mi ha chiesto a chi fosse intestatala linea e ha confermato che gli apparecchi AVEVANO PIÙ' DI TRE ANNI E MI HA DETTO CHE LA TELECOM NON LI ACCETTA PIÙ'E CHE QUINDI SAREBBERO DIVENTATI DI MIA PROPRIETÀ E CHE DALLA BOLLETTA SUCCESSIVA IO NON AVREI PIÙ' PAGATO IL NOLEGGIO! A questo punto, sorge spontanea la domanda: "Scusi, ma tutti i soldi che ho pagato per il noleggio negli anni precedenti, come faccio a recuperarli?".
L'operatrice mi ha risposto che NON ERA POSSIBILE EFFETTUARE UNO STORNO E RESTITUIRMI I SOLDI! Allora io ho chiesto conferma del fatto che IL NOLEGGIO NON VIENE PIÙ PAGATO SOLO SE E' IL CLIENTE A TELEFONARE AL 187 E AVVISARE CHE I SUOI APPARECCHI HANNO PIÙ' DI TRE ANNI e l'operatrice mi ha risposto che non essendo un'operazione automatica ERA PROPRIO COSI'! QUESTO E' UN VERO FURTO! PROPRIO LA TELECOM CHE HA INSTALLATO CHISSÀ QUANTE CENTRALI TELEFONICHE AUTOMATIZZATE, NON E' IN GRADO DI TOGLIERE AUTOMATICAMENTE IL COSTO DEL NOLEGGIO APPARECCHI TELEFONICI AI PROPRI CLIENTI CHE HANNO UN TELEFONO DA PIÙ' DI TRE ANNI???!! DICIAMO PIUTTOSTO CHE LE CONVIENE NON FARLO PERCHÉ' COSI' GUADAGNA UN MUCCHIO DI SOLDI ALLE SPALLE DEI CLIENTI MENO ATTENTI, E CHISSÀ QUANTI SONO ! Non ci crederete, ma non è ancora finita qui: Dopo aver disabilitato il servizio ho chiesto se il discorso del noleggio che scade dopo tre anni valesse anche per IL NOLEGGIO ACCESSORI (cioè le banali prese telefoniche di plastica) e mi ha risposto di sì e mi ha chiesto se volevo togliere ANCHE IL NOLEGGIO ACCESSORI! E ME LO CHIEDE PURE?CERTO CHE SI' ! PERCHÉ DOVREI PAGARE PER DUE PEZZI DI PLASTICA SE HO IL DIRITTO A NON PAGARE IL LORO NOLEGGIO! POVERA TELECOM, SE NON VUOI PROPRIO DISABILITARE AUTOMATICAMENTE TUTTI I COSTI INUTILI E INGIUSTI CHE I TUOI CLIENTI SOSTENGONO, AVVISALI ALMENO CHE SE HANNO UN TELEFONO E DELLE PRESE DA PIÙ' DI TRE ANNI DEVONO CHIAMARE IL 187 PER NON PAGARNE PIU' IL NOLEGGIO! ALTRIMENTI TOCCHERÀ' SEMPRE AL POVERO CLIENTE FARE IL PASSAPAROLA! E METTI D'ACCORDO TUTTI GLI OPERATORI DEL 187 PER FAR SI' CHE RISPONDANO TUTTI ALLO STESSO MODO, SENZA CONTRADDIZIONI (FINO A UN MESE FA NON RISPONDEVANO NEANCHE ALLE SEGNALAZIONI DI GUASTI SULLA LINEA)! POVERA TELECOM, HAI SOLAMENTE 4.022.941.728,30 Euro di Capitale Sociale! (É scritto IN CARATTERI MINUSCOLI nell'intestazione della bolletta, sotto il marchio Telecom!). DIVULGATE IL PIÙ' POSSIBILE QUESTA E-MAIL, PROVATE ANCHE VOI CHIAMARE IL 187 E VI RISPONDERANNO "SE VUOLE LO TOGLIAMO E DALLA PROSSIMA BOLLETTA NON LO PAGA PIU"

MassMedi@ 


 
DA LEGGERE
GUIDA AL RISPARMIO RESPONSABILE
Centro Nuovo Modello di Sviluppo - 2002 - EMI edizioni www.emi.it - Pagg. 350 - 13 euro. 
 
Le vie del cambiamento per un mondo di giustizia e di pace passano attraverso la partecipazione, la denuncia, la sobrietà, il consumo critico, ma anche attraverso il risparmio responsabile: un modo di risparmiare, che non si preoccupa soltanto del tasso di interesse, ma soprattutto dell'uso che le banche fanno dei nostri soldI. Ecco l'importanza di questa guida che è stata scritta per informarci sui comportamenti delle banche, affinché possiamo escludere quelle coinvolte con le armi, con i paradisi fiscali, con i regimi oppressivi e privilegiare, al contrario, quelle che hanno un comportamento responsabile nei confronti dei lavoratori, dell'ambiente, del Sud del mondo. Le informazioni spaziano dalla proprietà alle iniziative di finanza etica e sono fornite anche sotto forma di schede. In tutto i gruppi bancari esaminati sono 44 per un totale di 210 banche. Finalmente un mondo da sempre immerso nel mistero viene messo allo scoperto, con linguaggio semplice, per consentire a tutti di capire. Un altro pezzo di democrazia si fa realtà.

www.cestim.it

Cari amici, da più di tre anni il Cestim - centro studi immigrazione di Verona ha dato vita a cestim on line (http://www.cestim.it ), servizio gratuito  rivolto a studenti, operatori sociali, ricercatori e a tutti quanti sono interessati ad una corretta rappresentazione degli attuali fenomeni migratori. Utilizzando una veste grafica essenziale  Cestim on line si propone di guidare il visitatore nel web alla ricerca dei siti e dei materiali più interessanti in tema di immigrazione.  Il sito è organizzato in schede tematiche (Razzismo  - Intercultura - Islam - Irregolari  - Criminalità e devianza -  Scuola - Condizione abitativa Emigrazione  Lavoro Mass Media Salute - Politiche sull'immigrazioneRifugiati  - Rom, Sinti e Camminanti - Minori - Centri di detenzione - Veneto) e sezioni (Novità su Cestim on Line , gli aggiornamenti dell’ultima settimana  - Dati statistici, dati sull'immigrazione in Italia e nel mondo - Normativa , archivio completo di leggi, decreti e circolari sull’immigrazione in Italia e negli altri Paesi OCSE - Biblioteca , bibliografie a tema e links per la ricerca bibliogarfica - Ricerche, Tesi di laurea e working papers "full text"  - Materiali didattici, per la comprensione dei fenomeni migratori, per il superamento del pregiudizio razzista, per l’educazione alle relazioni interculturali e per l’insegnamento dell’italiano come L2 - Dossier Paesi, schede informative sui Paesi più rilevanti per il fenomeno dell’immigrazione in Italia  - Riviste e newsletters - Videoteca - Servizi per immigrati in Italia e nel Veneto  - Links , per argomento e per Paesi). Nella sezione Novità  vengonono evidenziati con scadenza settimanale gli aggiornamenti del sito, mentre nella pagina dedicata agli Eventi sono segnalati giornalmente congressi, incontri, corsi e altre iniziative di interesse.  Per  poter migliorare il nostro servizio vi invitiamo a contribuire all’arricchimento di Cestim on line segnalandoci notizie, eventi, pubblicazioni, studi, tesi di laurea e altri materiali che possono essere di interesse per tutti.    

 
IN VIAGGIO... NEL CUORE DEL MONDO 

Rubrica curata da Gianmaria Ragnolo
 
I RACCONTI di Gianmaria Ragnolo. Nato a Soave nel maggio del 1979, in provincia di Verona, dopo aver conseguito la maturità classica, ha vissuto ed iniziato gli studi universitari a Firenze. Nel 2000 ha lasciato l`Italia per lavorare e vivere nel Regno Unito. Il giovane, nell`agosto del 2001 è partito per il suo primo viaggio in Australia e Nuova Zelanda dove ha lavorato in fattorie organiche e conosciuto più a fondo le culture indigene dei due Paesi. Ha iniziato da qualche settimana la sua seconda avventura australiana, cercando sempre nuove esperienze di viaggio, evitando tutto ciò che è convenzionale e descrivendo ciò che vive e vede con curiosità ed acutezza. Lo seguiremo, passo dopo passo, in questa sua avventura di vita. Se lo volete conoscere o anche solo inviargli un saluto, questa è la sua e-mail: montegrappa@hotmail.com
 
 
2. Ritorno al passato 

Natalie e Glenn sono stati semplici e cordiali come li ricordavo. Mi hanno accolto con calore ed abbiamo trascorso qualche ora a parlottare del più e del meno, del mio viaggio, della loro casa che pian piano stanno rifinendo. Jack, adagiato sul letto ed  avvolto dai cuscini, non prendeva sonno. La stessa sera sarei ripartito, il mio treno delle 7 mi avrebbe portato nel punto più ad Est dell’intero continente australe: Byron Bay. É una meta classica per chi viaggia in Australia, decisamente modellata sullo stampo del turismo; per molta gente è il centro dell’intero continente. Si dice addirittura che qui sia possibile sentire l’energia della terra, del vento, dell’acqua e del fuoco. Un luogo quasi trascendentale insomma, che per millenni gli Aborigeni hanno avvolto nella sacralità.  Ma trasformato dagli europei in una mecca per il turismo anarchico. Hotel, alberghi, ostelli, ristoranti e bar di ogni genere e per ogni tasca; per non parlare di negozi di abbigliamento, di attrezzature da sub, di talismani, di saponi, di prodotti orientali ed annesse essenze che si annusano nell’aria. Cercavo disperatamente di evitare il più possibile una folla disorganizzata ma non avevo speranze. Gli hippy, soprattutto, hanno piantato radici solide. Arrivarono qui negli anni `70 e da allora nessuno li ha più  sradicati. Si organizzano corsi di Yoga ovunque, per non parlare del Tai Chi o del Reiki (quelle che definisco “arti del benessere” e consistono in esercizi fisici molto lenti mirati a risollevare anima, corpo e spirito), gente qualsiasi suona per le strade, ti chiama ‘fratello’ e ti invita a gettare una moneta. Un tizio se ne stava addirittura steso su di un prato con fiori vari sparsi attorno dicendo a chi passava di lì: “sei bello fratello”. Oppure: “com’è bella la vita”, o “tesoro, sei fantastica oggi”. Il tutto senza conoscerti. Scioccante. E poi questo è un paradiso per surfisti, predicatori di strada con tanto di bibbia alla mano, ciarlatani. Tutti inveiscono contro le droghe eppure se ne consuma parecchia, marjuana soprattutto. Questo è l’Eden per chi ne vuole trovare in quantità e di produzione locale. La pianta di “gangia” (in gergo) fa parte dell’arredamento domestico qui. Il clima è favorevole in quanto sub-tropicale, umido. E le pianticelle crescono sane e forti nel periodo estivo. Con tanto amore vengono curate, potate, fumate. Fa parte della cultura del posto. Ecco perché per molte persone qui si può essere davvero liberi. C’è chi cammina a piedi nudi, chi mezzo nudo, chi gironzola nudo completo (questi ultimi confinati in una spiaggia appositamente nudista onde evitare problemi con un turismo “moderato” che comunque esiste). Mi son fermato due notti. Ho camminato lungo la spiaggia al tramonto; di giorno ero salito fino al faro: da lassù si avvistano le balene, se si capita nel giorno fortunato. É uno spettacolo esilarante. Lo sbuffo d’acqua di questi mammiferi può raggiungere svariati metri di altezza e sembra quasi una carica di esplosivo che detona in mezzo all’Oceano. Le avevo già viste l’anno scorso quando ero passato di qui. Le balene migrano lungo la costa Est dell’Australia ogni anno in due periodi ben distinti. Ad agosto e settembre si spostano a Sud verso le gelide acque dell’Antartide in quanto i mari del nord sono troppo caldi con l’arrivo dell’estate. A maggio e giugno, invece, con l’inverno alle porte, invertono rotta e risalgono verso le più miti acque tropicali a Nord, lasciando le ghiacciate distese antartiche (per chi non si trovasse coi mesi, le stagioni in Australia corrono al contrario dell’Europa  in quanto ci troviamo nell’emisfero australe, quello a Sud del pianeta. L’estate corre tra dicembre e febbraio mentre l’inverno qui comincia il primo giugno e si esaurisce a fine agosto). Sabato pomeriggio sono partito per Brisbane, capitale dello stato del Qeensland. E’ stata una sorta di lotta contro il tempo. Puntavo al martedì successivo, avevo un volo prenotato per Darwin. Cercavo di far combaciare i giorni ed i luoghi, di non predere tempo, di non sprecare soldi in posti turistici: personalmente non so davvero apprezzarli / CONTINUA.

DALLA PARTE DEI BAMBINI 

Rubrica curata da Greta Blu 

Cos’è la pedofilia?

Un giornale aperto, una notizia alla tv, un discorso tra adulti: ai bambini nulla sfugge e, se fino a poco fa la domanda più ricorrente era “Come nascono i bambini?”, ora possiamo sentirci chiedere, di punto in bianco, “Cos’è la pedofilia?”. Inutile e sbagliato fare finta di non sentire, rispondere “non ho tempo” o delegare ad altri l’onere della risposta: i bambini hanno fiducia, non bisogna tradirli, come non bisogna far capire loro che sono troppo piccoli per queste domande. Ricordiamo che una risposta semplice ed esauriente, a qualsiasi domanda ci venga formulata, è un passo avanti verso una naturale opera di prevenzione per la loro salvaguardia. Il non avere risposte, come il vietare, scatena nei bambini una maggiore curiosità, rischiando che certe verità vengano svelate da persone estranee ed in modo traumatico. Cosa dire, allora? Con tranquillità e semplicità, e senza timore, possiamo dire ai nostri bambini che i pedofili sono persone non buone, ammalate, che dicono di voler bene ai piccoli ma non è assolutamente vero. Diciamo anche che i pedofili fanno cose cattive, per esempio toccano in modo strano i bambini mettendoli in imbarazzo, li accarezzano, li baciano, fanno loro regali che però non bisogna mai accettare.  L’importante è però non spaventarli, neppure quando accenniamo al fatto che anche persone vicine a noi tutti i giorni possono essere così. E’ importante spiegare cosa vuol dire “essere toccati”: in modo buono come con papà e mamma ed in modo cattivo, che mette imbarazzo, disagio e timore. Così come il saper distinguere le persone buone da quelle cattive. Nel parlare, dobbiamo trasmettere al bambino che ci ascolta un senso di sicurezza e di fiducia, sia egli figlio, nipote, alunno. Se manteniamo integra la fiducia che ha nei nostri confronti, saremo certi che in caso di necessità si rivolgerà a noi con sicurezza e sincerità. Il gioco, le letture, i disegni, sono strumenti importanti e rassicuranti attraverso i quali, adulti e bambini insieme, si addentrano con delicatezza, sensibilità e senza traumi nel tema dell’abuso. Può essere che proprio attraverso tali sussidi possiamo prevenire come far emergere situazioni di disagio, come può essere che da un’immagine il bambino riviva un’esperienza vissuta e ne avverta sofferenza. I bambini devono essere tutti i giorni osservati durante le loro attività, attraverso le quali possono lanciare segnali importanti che solo noi, genitori ed educatori, siamo in grado di cogliere se attenti, preparati ed informati. Se il bambino ci parla di cose che riteniamo strane, non diamo per scontato che siano inventate: può essere che ci sia un fondamento di verità che persone preposte ed esperte sapranno valutare. Il nostro compito non è tirare fuori a tutti i costi le informazioni dai nostri bambini ma quella di avvertire in essi un eventuale senso di disagio, campanello di allarme. Non forziamoli, non ricattiamoli promettendo “qualcosa in cambio” se ce ne parlano, rischiamo di farli cadere in un mutismo imbarazzante e senza ritorno. L’importante è che il bambino avverta la nostra disponibilità l’ascolto, la nostra dolcezza, la nostra protezione, sia quando siamo chiamati a rispondere, sia quando domandiamo. Con questi semplici accorgimenti, la domanda “Cos’è la pedofilia?” non ci farà  più paura. (Greta Blu con la consulenza del Dott. Sergio De Martino)

SAN POLO DI PIAVE. E' stato attivato anche quest'anno a San Polo, il servizio di prevenzione sugli abusi e sulla tutela della dignità e della libertà dei bambini, dei ragazzi e delle donne. Il servizio, iniziato dall'assessorato ai servizi sociali del Comune, lo scorso anno, è un progetto che prevede interventi cofinanziati dalla Regione, a sostegno della famiglia, in particolare per i minori e le donne. E' aperto, dunque, presso la sede municipale uno sportello di ascolto. Si potrà accedere al servizio, il lunedì, dalle ore 9 alle 13, oppure su appuntamento, telefonando ai numeri 0422 855106 e 329 7503570.

Violenza sui minori E' nata una comunità in provincia di Venezia. STRA (Ve). Sulla violenza ai minori i genitori vogliono saperne di più. Da questa esigenza è nato nel progetto «Una comunità che si prende cura delle famiglie», finanziato dalla legge Turco del '97, un percorso formativo su questo tema per i padri e le madri. L'iniziativa è coordinata dall'agenzia Metodi. Sono interessati gli assessorati alle politiche sociali dei dieci comuni rivieraschi che gestisco nell'ambito della normativa citata uno spazio genitori accanto ad un altro spazio per bimbi e ragazzi. Si sono formati alcuni gruppi di lavoro di genitori su iscrizione ai quali sono intervenuti esperti con varie competenze: dal medico all'avvocato allo psicologo. Con l'intento di sviscerare il problema che resta ancora tabù dal momento che se ne parla poco e con molte cautele. In secondo luogo con la precisa intenzione di dare una informazione corretta e indicazioni su strutture competenti a proposito di minori. Infine per indirizzare i genitori al dialogo con i figli su temi del genere.

PAROLE IN LIBERTA' 
Rubrica curata da Vincenzo Andraous ( vincenzo.andraous@cdg.it - Tel. 0382 3814417) 
 
Vincenzo Andraous è nato a Catania il 28-10-1954,  una figlia Yelenia che definisce la sua rivincita più grande, detenuto nel carcere di Pavia, ristretto da ventinove anni e condannato all’ergastolo “FINE PENA MAI”. Da otto anni usufruisce di permessi premio e lavoro esterno in art.21, da due anni e mezzo è in regime di  semilibertà svolgendo attività di tutor-educatore presso la Comunità “Casa del Giovane “di Pavia. Per dieci anni è stato uno degli animatori del Collettivo Verde del carcere di Voghera, impegnato in attività sociali e culturali con le televisioni pubbliche e private, con Enti, Scuole, Parrocchie, Università, Associazioni e Movimenti culturali di tutta la penisola,  Circa venti le collaborazioni a tesi di laurea in psicologia e sociologia; E’titolare di alcune rubriche mensili su riviste e giornali, laici e cattolici; altresì su alcuni periodici on line di informazione e letteratura laica, e su periodici cattolici di  vescovadi italiani; ha conseguito circa 80 premi letterari; ha pubblicato sette libri di poesia, di saggistica sul carcere e la devianza, nonché la propria autobiografia; “Non mi inganno” edito da Ibiskos di Empoli; “Per una Principessa in jeans”   edito da Ibiskos di Empoli; “Samarcanda” edito da Cultura 2000 di Siracusa; “Avrei voluto sedurre la luna“ edito da Vicolo del Pavone di Piacenza; “Carcere è società” edito da Vicolo del Pavone di Piacenza; “Autobiografia di un assassino-dal buio alla rinascita” edito da Liberal di Firenze; “Oltre il carcere” edito dal Centro Stampa della “Casa del Giovane” di Pavia.

INTERESSE COLLETTIVO

Quando si parla di carcere, si rischia di incorrere in esternazioni ideologiche, che sono il mezzo per infilare la scorciatoia più vicina, per non percorrere la strada faticosa a nome Giustizia e Umanità. Per partorire davvero riforme, invece occorrono costruzioni mentali forse difficili, non basta esprimere giudizi. Tutti sappiamo che è più facile non guardare a quel che succede nei meandri di un penitenziario. Altrettanto sappiamo che è ancora meglio non interessarsi a quel che non succede in una prigione. In fin dei conti è più consono non accollarsi troppi mal di testa per “persone“ che hanno sbagliato, e pagano giustamente pegno. Tranne poi scandalizzarsi e farne un dramma di coscienza, quando molte di queste persone, una volta ritornate in libertà, al termine della loro pena, ricommettono gli identici reati , creando allarme sociale e insicurezza. Allora si auspica, inasprimento delle pene, carcere duro….. il capo reclino negli strati più profondi, con l’unico risultato di nascondere la verità, quella che fa male e ci indica come corresponsabili di un’assenza che perpetua vittime e carnefici. L’impressione che si ricava dal dibattito attuale sul carcere, è di una somma di parole che non favorisce speranza. Come se il carcere, per un imperativo categorico non scritto ma imponente, dovesse rimanere uno spazio isolato, disgregato e disgregante, annichilente a tal punto che nessuno deve interessarsene con impegno e investimento appropriato. Come se obbligatoriamente chi entra nel perimetro di  una prigione, debba uscirne svuotato di se stesso, e senza prospettiva alcuna. Come se trasformare il presente carcerario, ricercando un dialogo possibile, che edifica il più piccolo degli approdi sicuri, a fronte di uno sbandamento che ha prodotto conflittualità assidua, fosse una utopia lacerante. Eppure, se vogliamo che l’insicurezza e la criminalità diminuiscano, dobbiamo riflettere tutti insieme, perché l’esperienza ci dice e conferma che sulla personalità di ogni detenuto, di ogni uomo ristretto, di ogni minore o adulto in prigione, gli effetti sfavorevoli delle sanzioni privative della libertà personale, superano di gran lunga qualsiasi portata positiva per la sua risocializzazione. Per superare lo scompenso, la diastasi tra punizione e recupero, occorre ripristinare un clima di collaborazione e di partecipazione attiva. Forse è il caso di prendere in considerazione il fatto che il reato, il delitto, è anche una malattia sociale, e come tale, necessita più di un risanamento che di punizione. Se rapportiamo questo ragionamento alla funzione del carcere, erroneamente  ridotto a fungere da  mero luogo di contenimento, e alla luce degli effetti prodotti: recidiva, desocializzazione, deresponsabilizzazione, dobbiamo per forza fare affidamento sull’idea di un carcere che serva davvero a qualcosa, quanto meno a migliorare le persone costrette a trascorrervi parte della loro vita. Come uomo e come detenuto, negli obiettivi raggiunti, ho riconoscenza per chi mi ha aiutato a rinascere, e senza alcuna polemica,  mi viene da pensare che una società dimentica il diritto stesso, quando lascia il detenuto SOLO  a riconoscere le proprie colpe, e tradisce quel diritto quando lo lascia SOLO nel suo impegno a superarle e rinnovarsi. Eppure è proprio questo rinnovamento, questo impegno a superare il passato, questa assunzione di responsabilità soggettiva, che impone al detenuto, ma anche alla collettività un nuovo modo di “vivere il carcere”. In questa terra di nessuno, quale è il carcere, c’è davvero bisogno di un incoraggiamento pedagogico, verso condotte socialmente condivisibili, ma forse c’è  soprattutto urgenza che vengano attenuati alcuni meccanismi dissocianti di una peculiare condizione carceraria, i quali ostacolano la prospettiva di un valido avvenire e di una nuova esistenza sociale. Sono solo parole? Oppure quanto fin qui detto conserva per intero il peso e la comprensione di un vero e proprio interesse collettivo? Più volte è stato sostenuto che ogni intuizione educativa, responsabilizzante, fagocitante un cambio di mentalità all’interno di una prigione, è sistematicamente resa monca, dal sovraffollamento, dalla carenza di personale e di fondi.  Più volte alle parole si sono sommate altre parole, ma al fondo mai nulla è rimasto, infatti a queste serie difficoltà, vanno aggiunte diverse altre voci, tra cui il taglio del 13% dello stanziamento concesso agli Istituti Penitenziari  per far fronte alle spese sanitarie.  Addirittura il taglio riguardante le retribuzioni per i lavori domestici svolti in carcere è  del 45%. Mi ritornano in mente le parole di un Nietzsche trapassato, che forse consapevolmente si confrontava con il proprio cavallo, e affermava: Non mi piace la vostra Giustizia fredda!… Dite, dove si trova la Giustizia che è amore ed ha occhi per vedere? Inventatemi dunque l’amore che porta su di se non solo tutte le pene, ma anche tutte le colpe.

PAROLEALTRE

 
ANCORA UN MATTINO
 
Ancora un mattino
un mattino per nulla
un'argilla nel cavo delle mie mani.
Ancora un mattino,
senza motivo né finalità
se nulla viene a tracciare il suo cammino.
 
Un mattino per dare
oppure un mattino per prendere,
per dimenticare o per imparare.
Un mattino per amare, maledire o disprezzare,
per mollare o resistere.
 
Ancora un mattino,
chi cerca e chi dubita
mattino perso cercando la strada,
ancora un mattino peggiore o migliore
per spegnere o per accendere il fuoco.
 
Un mattino che non serve a niente:
un mattino senza una mano che aiuti.
Questo mattino è il mio, è il tuo,
un mattino inutile
per farne un sogno lontano.
 
Ancora un mattino
che ti fa giudice o reo,
vittima o protagonista.
 
Ancora un mattino
amico, nemico,
tra la ragione e il desiderio,
mattino per agire o aspettare l'occasione
per soppesare le evidenze,
mattino innocente, mattino intelligente.
 
A te deciderne il senso! 
 
 

SITI AMICI


1) Agenzia di Stampa Missionaria www.misna.org
2) www.altravicenza.it è il sito di Altravicenza, che ha sede presso la Casa per la Pace di Vicenza.
3) Da Monteforte d'Alpone... www.stilelibero.org
4) ARCI di Verona www.arci.verona.it
5) Biblioteca di Nogara (VR): http://digilander.iol.it/biblionogara
6) Terre Libere, altre forme di comunicazione www.terrelibere.it
7) Notiziario femminile www.femmis.org
8) Agenzia di stampa: www.consumietici.it
9) Giovani e missione... www.giovaniemissione.it
10) L'importante network italiano dell'informazione ecologica: WWW.PROMISELAND.IT
11) Pedagogisti on line: www.educare.it
12) Rete Lilliput: www.retelilliput.org
13) Il sito dell'Associazione no profit «Progetti Alternativi per L'energia e l'ambiente» www.paea.it
14) Antimafia2000 www.antimafiaduemila.com
15) Il mondo dei bambini nelle proposte di www.aquiloneblu.org  e Greta Blu :-) www.gretablu.it
16) Dall'omonima associazione no profit www.fagianinelmondo.it
17) Associazione Viottoli - Comunità cristiana di base  http://www.viottoli.it
 
PROSSIMO NUMERO: 23 LUGLIO 2002
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