LA HAINE
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COPERTINA CD: CoreyCOREY
SACRONIENTE
Massacro/Heroine/Dufresne - 2003



Con un anno (!!!) di ritardo esce finalmente la grandiosa prova su lunga durata dei Corey dopo il già bel demo And now back to the metal.
I 4 novaresi, magari peccando di modestia, definiscono la loro musica un nuovo standard per il grind, ma devo dire che questa affermazione non è infondata. Ascoltando infatti Sacroniente mi sono venuti all mente gruppi tipo Nasum, Pig Destroyer e altri che hanno preso il grind e portato ad una nuova forma, inserendo e amalgamando nuovi suoni e sfaccettature... e ciò mi piace... cazzo se mi piace!
Il distacco dal precedente demo si sente: la componente metal ha preso decisamente piede, inserendosi nelle loro radici ben piantate nell' HC, sfuriate grind e ogni tanto fa capolino l'ombra di certo post-core d'oltreoceano.
Il risultato è come avrete intuito alquanto devastante.
Brutalità, violenza ma anche intensità... tanta intensità ed è ciò che più mi ha colpito.
Ogni singola canzone lascia il segno, cosa assai rara per il genere: ascoltando pezzi come "Soffoco", "Solitudine", "I am not", "Come me tanti", "E in un attimo il silenzio", "Delusion of my self", "Hypocritical" etc, è quasi impossibile rimanere fermi e non iniziare ad urlare. Registrazione e produzione da urlo, tecnica altrettanto allucinante specie quella del batterista che nelle parti più grind lascia quasi spiazzati. Chitarra pesantissima, metallica, basso distorto e 4 (ripeto 4) voci urlate e growl che non lasciano spazio per nessuna sensazione positiva. Forse è questo il punto chiave del disco: la distruzione di ogni speranza, odio, sofferenza e tutto ciò di negativo si può vedere guardandosi in torno lo si ritrova in questo disco.
Provate a leggervi i testi... che avvicinerei (forse sbagliando) un po' per i contenuti/tematiche a quelli di Misantropo a senso unico dei Cripple bastards (solo per rendere l'idea, certamente i Cripple sono ancora più nichilisti...).
I testi: altra cosa che mi è piaciuta un sacco, urlati sia in italiano che in inglese.
Ma ci sono anche altri elementi che fanno di questo qualcosa di più di un buon disco... ad esempio (e non ultimo) la bonus track... che non anticipo ma nella quale i Corey dimostrano di saper fare e bene anche qualcosa di diverso dalle sfuriate pesantissime che costituiscono questo disco.
"....nessuno in realtà ti sta osservando, non sei così importante"

01/04/03, Kabukiman


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